I film della settimana: L’uomo del labirinto, La famiglia Addams e L’età giovane
Da alcune vignette di fine anni ’30 alla letteratura contemporanea e di genere. Questo week end al cinema ci sono storie che hanno a che fare con le paure attuali, con lo humor americano e con più livelli di thriller.
Un thriller mentale e reale, l’animazione di una famiglia a cui siamo affezionatissimi e una storia che affronta il fondamentalismo islamico. Al cinema questa settimana non i semplici film dedicati alla festa di Halloween, ma racconti più coinvolgenti e di genere, dal forte impatto emotivo. Uno è inquietante, uno irriverente e l’altro riflessivo. Sono L’uomo del labirinto, La famiglia Addams e L’età giovane. L’attesissimo secondo film diretto da Donato Carrisi che ancora una volta sceglie un clima vintage e mette lo spettatore di fronte alle proprie paure; Gomez, Morticia e tutti gli altri della famiglia in una delle tante avventure che hanno intrattenuto generazioni e generazioni; il ritorno dei Dardenne preoccuparti per i giovani della nostra società e dell’estremismo troppo diffuso e non solo per questioni religiose.
–Margherita Bordino
L’UOMO DEL LABIRINTO
Donato Carrisi, amato scrittore di thriller, presenta al grande pubblico il suo secondo lungometraggio tratto da un suo libro di successo, L’uomo del labirinto. Una storia che, come suggerisce lo stesso titolo, si presenta labirintica e in due dimensioni: una mentale e una reale. Ma cosa è veramente reale? Lo scrittore e ormai regista lascia allo spettatore decifrare il tutto. L’uomo del labirinto, in sala con Medusa Film, è la storia di una adolescente che scompare una mattina come tante mentre si reca a scuola; di un detective insolito e vicino alla morte per un problema cardiaco. Un thriller che Carrisi propone con colori accesi e differenti dai soliti che fanno riferimento a questo genere. L’ambientazione che sceglie è un non luogo, in cui anche il tempo è indecifrabile. Per chi ha letto il libro sarà semplice tuffarsi nella narrazione visiva, per chi è ignaro di tutto potrà essere un po’ più complicato. Un elemento interessante è il fumetto che Carrisi porta con se dal libro al grande schermo e che quindi diventa un oggetto materiale in tutti i sensi. Il fumetto, classico oggetto dell’infanzia, diventa qui mezzo di dissuasione e di provocazione. Attenzione a Bunny, il coniglio, da David Lynch ad Alice nel Paese delle Meraviglie ognuno ha qualche segreto da nascondere. Curiosità: tra i produttori esecutivi ci sono Toni Servillo e Dustin Hoffman, anche interpreti.
LA FAMIGLIA ADDAMS
Un divertentissimo film d’animazione con tra le voci italiane Loredana Berté e Virginia Raffaele. La famiglia Addams, in sala con Eagle Pictures, ha alla regia il duo Conrad Vernon e Greg Tiernan reduci dal provocatorio Sausage Party. Inizialmente il progetto era stato pensato in maniera diversa. Era partito presso l’Illumination Entertainment e la Universal Pictures, con l’idea di realizzare un lungometraggio in stop-motion co-diretto da Tim Burton. L’idea è stata poi cancellata quando il film è passato alla MGM, che ha deciso di produrre un normale cartoon moderno in CGI, pur rispettoso della grafica caricaturale di Addams. Il risultato è decisamente interessante, accattivante e visivamente invitante. Merito però di una famiglia senza tempo come quella degli Addams che tra tv e cinema ha decisamente fatto la storia. Ma quanti ne conoscono la vera origine? La prima apparizione risale infatti agli anni trenta, quando Charles Addams pubblica una serie di vignette umoristiche sul settimanale The New Yorker. Si tratta di vignette singole, con una sola battuta. I personaggi sono presentati gradualmente ed inizialmente non hanno un nome. Dopo quasi 90 anni quei personaggi sono delle vere e proprie star.
L’ETÀ GIOVANE
Vincitore della Migliore Regia al Festival di Cannes e presentato in anteprima italiana alla 17esima edizione di Alice nella Città, L’età giovane porta i fratelli Dardenne ancora una volta a raccontare del periodo più bello e difficile di ogni uomo. Un film che racconta di un adolescente fin troppo malleabile che mette a rischio se stesso e gli altri perché spinto a un estremismo di culto e intellettuale spaventoso. I fratelli Dardenne, che si dicono preoccupati per i giovani di oggi che vivono senza un vero ideale o un obiettivo comune e comunitario, mettono in scena una storia radicale dove però loro non prendono alcuna posizione. Un film che ha come ispirazione i tremendi attentanti degli ultimi anni avvenuti in Francia. Era il 2016 e a distanza di pochi mesi dagli attentati terroristici di Bruxelles, i registi volevano fare un film “sul fondamentalismo islamico”. Alle loro dichiarazioni seguirono molte polemiche, tanto che i fratelli si rimangiarono il progetto, poi diventato due anni dopo L’età giovane, in originale Le Jeune Ahmed. Nelle sale italiane con Bim Distribuzione.
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