I film della settimana: La belle époque, Parasite, La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Dal fiabesco e metacinematografico La belle époque all’animazione che unisce l’arte di Buzzati a quella di Mattotti in La famosa invasione degli orsi in Sicilia, fino agli eventi rocamboleschi di due famiglia appartenenti a ceti diversi in Parasite. Autori che strizzano l’occhio ai temi caldi del presente!
Eccellenti letture del nostro tempo attraverso sfumature nostalgiche, avvincenti animazioni e drammi “familiari”. I film imperdibili di questa settimana sono La belle époque, La famosa invasione degli orsi in Sicilia e Parasite. Dalla Francia alla Corea del Sud al cinema il compito di dare un forte scossone alla nostra società. Dall’amore maturo di una coppia annoiata alla convivenza tra diverse culture passando dalla diseguaglianza sociale che finisce in tragedia. Nicolas BedosBong, Lorenzo Mattotti e Joon-ho portano sul grande schermo storie strepitose: un racconto nostalgico e romantico, una vicenda di necessità, potere e convivenza, una famiglia scossa da un tragico evento. Tra le uscite di questa settimana una nota a margine va però per Motherless Brooklyn – I segreti di una città di Edward Norton. Un film po’ lunghetto ma calzante sotto tutti i punti di vista. Il suo regista e anche protagonista si concede il ruolo di un detective privato affetto dalla sindrome di Tourette, che si ritrova ad indagare sull’omicidio del suo amico e mentore. Con pochi indizi in mano, l’uomo si inoltra nei bassifondi della Brooklyn degli anni 50 tra corruzione, facoltosi salotti e jazz club. È il ritorno di Norton alla regia dopo ben 19 anni. Un ritorno schizofrenico, noir, eccellente e minuzioso, in Italia distribuito da Warner Bros. Ed ora, passiamo agli imperdibili della settimana…
LA BELLE ÉPOQUE
“Se potessi rivivere un’altra epoca? La preistoria, quando ancora facevo sesso con mia moglie”. Da una battuta esilarante al massimo del romanticismo e della riflessione. La belle époque, senza mezzi termini, è il film più bello degli ultimi anni. Non è un modo di dire, è pura verità. Immaginate di andare a letto una sera qualunque e di trovarvi accanto uno sconosciuto, con cui in realtà avete condiviso tanti anni di matrimonio e avete fatto un figlio. Un rapporto maturo, saturo, annoiato ma dal contesto attuale in cui tutti siamo presi da social, telefoni e altre realtà virtuali che troppo invadono la nostra giornata. E immaginate come sarebbe, pur restando nel presente, poter rivivere il giorno più bello della vostra vita, qualunque esso sia. La belle époque è questo. È un film nostalgico ma romantico. Non è solo un film però, è anche una pagina frizzante di letteratura, un quadro dai colori beige e bordeaux, un disco appassionante e consolante. Chapeau anche ai suoi interpreti: Daniel Auteuil, Guillaume Canet, Fanny Ardant e Doria Tillier. In sala con I Wonder Pictures.
PARASITE
Il capolavoro coreano. Parasite merita tutta l’attenzione possibile. Firma la regia un maestro come Bong Joon-ho, lo stesso autore dei “recenti” Snowpiercer, uno degli sci-fi più adrenalinici degli ultimi tempi, e Okja, fantasy iperecologista targato Netflix. Con questo film, in sala con Academy Two, Bong Joon-ho torna a una forma smagliante e classica. La storia di du famiglie: una che vive in un modesto appartamento sotto il livello della strada, l’altra in una bella villa e griffata. È la perfetta metafora del terzo millennio, in cui una parte di mondo gode del wi-fi, per dire (e capirete dal film), e un’altra pirata la linea dai vicini. Quello di Bong Joon-ho è un dramma che fa sorridere, o meglio una commedia nera. Il regista mostra un mondo in cui rabbia e violenza sono a portata di mano, e la felicità, molto effimera e solo apparente, consiste nei beni materiali. È una visione limpida della nostra società, in cui l’inferno è percepito con tutto ciò che ci viene negato.
LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA
Con BIM Distribuzione arriva una meravigliosa animazione italiana. La famosa invasione degli orsi in Sicilia è il film di Lorenzo Mattotti tratto dall’omonimo libro di Dino Buzzati. Il suo autore scrive questo racconto nel 1945 sulla scia del devasto e della desolazione della seconda guerra mondiale. Nel 2019 Mattotti ripropone quella storia che, come le migliori favole, conserva il suo senso eterno. Un branco di orsi affamati e alla ricerca di un cucciolo smarrito scende a valle e invadono il mondo degli umani portando a questi ultimi onestà e tranquillità. Gli orsi e gli uomini però sono diversi e seppur provavo a convivere non sono destinati allo stesso luogo. Mattotti aggiunge al racconto originale alcuni personaggi: un cantastorie, che rievoca la tradizione orale oggi sempre più dimenticata; il vecchio orso, il saggio, l’anziano che non dimentica qui con la voce di Andrea Camilleri in quella che sarà la sua ultima “apparizione” pubblica. Un film d’animazione che nulla ha da invidiare ai progetti Disney e che bene mostra la nostra cultura, quella artistica legata alla profondità e alla prospettiva.
–Margherita Bordino
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