I film della settimana: è sfida tra Eastwood e Waititi

Un innocente accusato ingiustamente e un bambino con un inconsueto amico immaginario, Adolf Hitler. Clint Eastwood e Taika Waititi si sfidano in sala con due opere intelligenti e di grande riflessione. Il primo sceglie una grande ingiustizia, il secondo il grande inganno del potere

Tolo tolo di Checco Zalone regge il primo posto al box office, Hammamet di Gianni Amelio ha sferrato un colpo inatteso e molto confortante per il cinema italiano e 18 Regali sulla vicenda di Elisa Girotto continua ad attirare spettatori. Il 2020 cinematografico italiano è iniziato con il piede giusto e nei prossimi mesi le aspettative sono alte. L’industria cinematografica italiana presenta il suo bilancio del 2019: incassi pari a € 635.449.774 per un numero di presenze in sala pari a 97.586.858. Rispetto al 2018 si è registrata una crescita degli incassi del 14,35% e un aumento delle presenze del 13,55%. In rapporto al 2017 la crescita degli incassi e delle presenze è stata invece rispettivamente pari all’ 8,70% e al 5,77%. Più in generale, in termini di incasso si tratta del 5° risultato sia dal 2010 (di pochissimo inferiore al 2015; -0,24%) che in assoluto, sempre in termini di incassi, dal 1995, anno di inizio delle attività di rilevazione da parte di Cinetel. Questa settimana però fanno il loro debutto in sala due film che inevitabilmente cattureranno l’attenzione di tanto pubblico. Si tratta di Jojo Rabbit di Taika Waititi e di Richard Jewell di Clint Eastwood. Due racconti straordinari, di grande riflessione. Due storie in cui una funzione particolare ce l’ha la bugia del potere e del potente, ma che essendo tale finisce presto o tardi con l’essere rivelata. E poi arriva Herzog con un documentario emozionante e vivo di storia: una “chiacchierata” con Gorbaciov.

Margherita Bordino 

JOJO RABBIT

Jojo Rabbit

Jojo Rabbit

Che meraviglia il film di Taika Waititi, in sala con 20th Century Fox. Jojo Rabbit, presentato in anteprima nazionale al Torino Film Festival, è un film fortemente satirico. La storia del giovane Jojo Betzler – un bravissimo Roman Griffin Davis -, un bambino di 10 anni che non riesce a relazionarsi con i suoi coetanei. Il suo soprannome, anche in modo un po’ dispregiativo, è Jojo Rabbit, proprio a sottolineare il suo essere tanto impacciato in tutto. Siamo nella Germania nazista e Jojo è un fiero seguace di Hitler – interpretato dallo stesso regista – al punto di pensarlo come suo amico immaginario. Il fascino per il nazismo e la devozione verso il suo comandante non tardano a mettersi in discussione. I dubbi sulla verità che vive arrivano quando scopre che la madre nasconde in soffitta Elsa (Thomasin McKenzie), una ragazza ebrea. Tra Jojo e Elsa dopo un primo momento di astio nasce un’amicizia e questa rivela minuto dopo minuto il grande inganno del nazismo e della razza. Ad interpretare la madre di Jojo è una splendida Scarlett Johansson. Un ruolo a tratti comico, familiare e drammatico per il quale si è guadagnata una nomination come Migliore Attrice non protagonista.

RICHARD JEWELL

 Richard Jewell

Richard Jewell

C’è una bomba al Centennial Park. Avete solo trenta minuti di tempo”. Una sola frase di aiuto e urgenza di soccorso che porta alla “ribalta” Richard Jewell, una guardia di sicurezza che riferisce di aver trovato il dispositivo dell’attentato dinamitardo di Atlanta del 1996. A Richard Jewell dedica il suo nuovo film il Maestro Clint Eastwood, al cinema con Warner Bros. Sì, un altro sublime film di questo autore che come si muove si muove non ne sbaglia mai una. Quella di Richard Jewell è una storia di ingiustizia e di superficialità. La storia di un uomo semplice che diventa involontariamente un piccolo eroe e si trova coinvolto in qualcosa di più grande di lui: indagato e sospettato. La storia di una persona buona che dall’oggi al domani si trova diffamato sia dalla stampa che dalla popolazione, assistendo al crollo della sua vita. Richard Jewell rivendica la sua innocenza e quasi con ingenuità attende di essere riconosciuto come estraneo ai fatti dell’attentato. “Spesso vediamo storie di persone potenti che vengono accusate, ma avendo disponibilità economica possono permettersi un bravo avvocato e sfuggire subito alle accuse”, ha spiegato Clint Eastwood. “La storia di Richard mi ha colpito perché invece tratta di un uomo comune, una persona qualunque. Un uomo, tra l’altro, perseguitato in tutti modi senza alcuna prova. Il fatto è che c’era fretta di trovare il colpevole e lui non aveva alcun potere di sfuggire alle accuse”. 

HERZOG INCONTRA GORBACIOV

Herzog incontra Gorbaciov

Herzog incontra Gorbaciov

Un incontro abbastanza particolare, quasi sui generis. Un incontro tra Werner Herzog e Michail Gorbaciov. Herzog incontra Gorbaciov arriva nelle nostre sale dal 19 gennaio con I Wonder Pictures. L’incontro tra un maestro del cinema e un gigante della politica, ultimo presidente dell’Unione Sovietica: esplosivo, inedito, lucido e significativo. Una conversazione sulla storia del ‘900 e non solo. Tra i due si istaura un rapporto di complicità e umorismo. Herzog è un vero maestro del cinema che sa come scavare affondo nella vita delle persone e riesce a portare alla luce un sincero Gorbaciov in un incontro che quindi diventa molto coinvolgente. Dall’infanzia contadina agli studi presso l’Università di Mosca, fino alla rapida ascesa nelle fila del Partito Comunista Sovietico. Un viaggio tra ricordi, materiali d’archivio e testimonianze d’eccezione che consentono, così, di ripercorrere le tappe salienti della politica degli ultimi decenni. Un film sicuramente per i patiti di storia!

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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