Timothèe Chalamet diventa un’opera d’arte. Ma solo su Instagram: storia di due buffi account

L’attore famosissimo per Call me by your name è stato trasformato dalle fan in opera d’arte. Talvolta inserendolo grazie a photoshop nella cornice del quadro, altre ritoccando il suo look. Ecco perché

Elio Perlman è il giovane italiano ebreo protagonista insieme ad Olivier, ebreo statunitense, del libro scritto da André Aciman, Call me by your name. Nel 2017 viene presentato al Sundance, il noto festival cinematografico americano, il film diretto da Luca Guadagnino, con grande successo di critica e addirittura, successivamente, un bell’Oscar per la sceneggiatura. Elio è interpretato dal giovane Timothée Chalamet, attore americano di origine francese, classe 1995. Già noto per i diversi ruoli nella serie tv Homeland, nel film Interstellar, e in Lady Bird, dopo Call me by your name diventa una vera e propria star, generando dei curiosi fenomeni di delirio nei fan, che tendono ad associarlo a…. un’opera d’arte. Vediamo come. 

CHALAMETINART

Nel 2018 infatti nasce @chalametinart, un account attivissimo fino a gennaio 2019, raggiungendo quasi 90.000 follower, diventando virale per il suo originale taglio. L’autrice, una fan anonima, photoshoppava l’immagine dell’attore inserendone volto e mezzobusto all’interno di famosissimi quadri e opere d’arte. D’altra parte la bio dell’account recita, scherzando, pressappoco così: Si scopre che Timothée Chalamet è stato fonte d’ispirazione per gli artisti fin da Leonardo da Vinci. Ecco che il giovane interprete viene trasformato ne Il suonatore di liuto di Caravaggio, sta insieme a La ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, impersonifica Lord Byron in un ritratto di Richard Westall, diventa l’Uomo disperato di Courbet, e così via, in una carrellata che raggiunge fino allo “spegnimento” solo 38 seguitissimi post. Non si sa come mai l’autrice abbia poi deciso di non aggiornare più il seguitissimo account. Sta di fatto che di recente qualcuno ha raccolto la sua eredità.

CHALAMETWEARSART

Galeotto è stato forse il look indossato dall’attore a Busan, in Corea del Sud nell’ottobre 2019 nell’ambito del tour promozionale per il film The King. In questa occasione Chalamet vestiva una salopette in denim ridipinta, realizzata da S.R. STUDIO. LA. CA, il brand dell’artista americano Sterling Ruby. Com’è o come non è a febbraio è nato l’account Instagram @chalametwearsart, creato da Sabrina (cognome anonimo). “La mia intenzione”, racconta Sabrina ad Artribune, “era di fare qualcosa di divertente durante il mio University break. Adoro Chalamet e i suoi look sia che si trovi sul red carpet oppure no. Sono inoltre una appassionata d’arte, mi piacciono soprattutto le opere di Van Gogh o Monet”. E allora che ti pensa Sabrina? Comincia a photoshoppare il divo, trasformando i suoi abiti in opere d’arte. L’ispirazione viene anche dall’account @chalametinart, ma @chalametwearsart, nato, come Sabrina tiene a ribadire “just for fun” (Sabrina non è la titolare delle immagini) si concentra sui look. Il primo post, realizzato il 6 febbraio, fa indossare a “Timmy” gli Iris di Vincent van Gogh, ma ci sono anche camicie alla Gustav Klimt, giacche alla Cézanne o alla Murakami, completi alla Yayoi Kusama e così via. Enjoy. 

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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