Parte il Biografilm Festival con Faith il documentario di Valentina Pedicini
Dalla Berlinale 2020 al Biografilm Festival un documentario sulle relazioni umane all’interno di una piccolissima comunità di monaci cristiani che praticano arti marziali. È il racconto atemporale di Valentina Pedicini, il suo film dal tratto più internazionale.
La meraviglia del documentario ha le immagini di Faith di Valentina Pedicini, film d’apertura della 16esima edizione del Biografilm Festival (dal 5 al 15 giugno in versione online su MyMovies). Dopo una piccola parentesi con il cinema di finzione (Dove cadono le ombre), Valentina Pedicini torna al genere documentario con un film senza giudizio ma per nulla neutro. Un film che offre un chiaro e forte punto di vista attraverso la stessa vita dei suoi personaggi. Faith, in inglese “fede”, conduce lo spettatore nella vita di tutti i giorni di una piccola comunità guidata da un maestro di Kung Fu. Un gruppo ai margini della società che però non si trova molto lontano da noi: vive infatti nel territorio marchigiano, e conduce una esistenza fatta appunto di fede, libertà di scelta, scelte radicali, corpi, volti, anche sacrificio ed esercizio fisico. Valentina Pedicini con Faith torna in un luogo che già conosceva, in cui anni fa ha realizzato un cortometraggio (nel 2008). Per questo suo documentario sceglie una formula non molto convenzionale, ovvero omette la costruzione del racconto attraverso le interviste e si insidia alle relazioni della comunità con la macchina da presa e con una piccolissima troupe, trascorrendo con loro circa cinque mesi.
TEMPO E DIMENSIONE ASTRATTA
Faith è il ritratto personale e impersonale di una comunità di monaci cristiani che segue il rigore delle discipline orientali. Una comunità che ha alle spalle un ventennio di storia e radici. Una comunità costituita da persone che hanno fatto una scelta progressiva di allontanamento dal mondo ma non una scelta di clausura. Persone che vivono senza affanno tecnologico ma che comunicano con il mondo attraverso i propri canali ufficiali o per lavoro. Dal documentario di Valentina Pedicini si legge la volontà di osservare e raccontare una scelta possibile di vita, non per forza condivisa. Un’immagine quasi astratta di persone che trascorrono il loro tempo in modo differente dal nostro attraverso un’attenta cura del corpo, meditazione, allenamento e preghiera. Il tempo è un elemento chiave di questo documentario. Un tempo scandito da regole, da momenti di condivisione comunitaria, da sforzo fisico e mentale. Una dimensione atemporale accentuata dalla volontà della regista di girare in bianco e nero, non per mera scelta estetica ma per sincera scelta narrativa e simbolica. Il bianco e il nero sono i colori della purezza e delle ombre, sono i colori che forniscono un’immagine astratta, lontana, dalla percezione del presente, ma anche colori che danno una luce accattivante e travolgente. Come scrive la stessa Valentina Pedicini nelle note di regia: “i Monaci Guerrieri – come loro si fanno chiamare – si vestono solo di bianco; bianco è il loro mondo, bianchi i corpi, sudati, piegati, genuflessi, arrampicati, divaricati che sfidano la gravità. Bianca la purezza, sentimento di cui si fanno portatori”.
OSSERVARE UNA SCELTA DI VITA
Faith è un documentario di ricerca, nel senso che indaga su un interrogativo ben preciso: cosa si è disposti a perdere o a lasciare in nome della fede? Lo spettatore è guidato nell’osservazione a porsi molte più domande senza mai puntare il dito ma guardando e ascoltando una scelta di vita radicale, con tutte le complessità che questa può riguardare. Ci sono monaci che vivono questa loro scelta e dimensione in modo rigoroso, altri che di tanto in tanto cadono nel dubbio, altri che con apparente tranquillità cercano rifugio in un estenuante esercizio fisico. Ma andiamo all’origine di questa comunità… È il 1998 quando un Maestro consacra corpo e anima per un “bene superiore”, per costruire un nuovo mondo. Recluta giovani campioni di arti marziali, li battezza come Monaci Guerrieri e Madri Guardiane, e fonda un Monastero. Ventidue anni dopo i “Guerrieri della Luce” continuano la loro esperienza e scelta di disciplina e meditazione. Faith è il lavoro più internazionale di Valentina Pedici. Un documentario su una piccola comunità, girato con una piccolissima troupe, ma un grande lavoro narrativo, registico, di pensiero e di ascolto. Un film che suscita e provoca tanto stupore: per la scelta di vita di questi monaci, non comprensibile a tutti; per la luce che fuoriesce dal grande schermo attraverso il bianco e nero; per la musica tecno, vero elemento di rottura, in completa presa diretta e accompagnamento reale della disciplina quotidiana di queste persone. E no, Faith e la vita di questi monaci guerrieri non ha molto a che vedere con il racconto di Paulo Coelho. Per Valentina Pedicini la scelta di vita di questi monaci ha a che vedere con quanto scritto da Buzzati in Il deserto dei tartari: “tutti là dentro si erano dimenticati che in qualche parte del mondo esistevano fiori, case allegre e ospitali. Tutto là dentro era una rinuncia, ma per chi, per quale misterioso bene?”.
–Margherita Bordino
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