Venezia 77. Leone D’oro 2020 a Nomadland
Alla 77esima Mostra del Cinema inaspettatamente la Coppa Volpi maschile va a Pierfrancesco Favino, attore italiano sempre più amato all’estero. Il Leone d’Oro, che consacra il migliore film, va inevitabilmente a Nomadland con protagonista una cupa e al tempo stesso fragile Frances McDormand, diretto e montato da Chloé Zhao.
Alberto Barbera, direttore artistico, e il suo team ci hanno scommesso e hanno vinto. La Mostra del Cinema di Venezia edizione 77 si è svolta e sarà ricordata non solo per la pandemia in corso ma anche per il cinema presentato, vissuto e raccontato. Una Mostra in cui le donne hanno varcato ogni frontiera tra regia e interpretazione, in cui la madrina Anna Foglietta e la Presidente di Giuria Cate Blanchett hanno dato un’immagine di eleganza, voglia di fare e comunicare.
VENEZIA 77, L’ITALIA ALLA MOSTRA DEL CINEMA
La Mostra del Cinema di Venezia 77 ha avuto un Fuori Concorso e una sezione Orizzonti sfavillante, al meglio degli ultimi anni. Nel Concorso ha presentato ottimi film anche se nessuno da vero colpo di fulmine e tutti con tematiche molto forti, sospesi tra la vita e la morte, oltre che incentrati sul rapporto tra genitori e figli. L’Italia vista alla 77esima Mostra del Cinema è molto interessante, non perfetta ma promettente. Tra i quattro film in Concorso Le sorelle Macaluso di Emma Dante ha travolto tutta la critica, principalmente quella italiana. Un film accogliente, coinvolgente, sentito. Un coro di anime, di generazioni che fa dell’amore e dalla violenza familiare uno stendardo. In Concorso c’erano anche Notturno di Gianfranco Rosi, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, Padrenostro di Claudio Noce. Forse quello che delude un po’ di questa Mostra è non aver visto trionfare questo cinema italiano come doveva, anche perché dopo tanti anni ha portato film eccellenti e di alto livello, seppur con qualche difetto.
VENEZIA 77, UN ATTO DI AMORE VERSO IL CINEMA
Mariangela Gualtieri e Diodato danno il via alla cerimonia di chiusura della 77esima Mostra del Cinema di Venezia, al timone come al principio una emozionatissima Anna Foglietta. “Avevamo tutti quanti noi un pensiero, quello di arrivare qui questa sera, ed ora ce l’abbiamo fatta”. Può sembrare un facile sentimentalismo ma è proprio così, questa Mostra del Cinema è stata un vero atto di amore da parte di tutti, artisti e addetti ai lavori, giornalisti e spettatori comuni. La cerimonia ha visto svolgersi una premiazione al passo con i tempi e le varie misure di sicurezza mantenute in tutto questo periodo. Tra giurie in remoto, premi presi senza passaggio di mano in mano, distanziamento necessario. Che cosa è il cinema per i più grandi cineasti del mondo? Lo ha chiesto la Biennale a tantissimi tra cui Scorsese e Sofia Coppola. La risposta: è necessità, diversità, contatti, un mondo straordinario. E poi la stessa Cate Blanchett ha ribadito che il cinema è quel filo rosso tra la realtà e l’immaginario. L’emozione in sala, tra le persone in platea, non è mai stata viva tanto quanto quest’anno. Stessa cosa per chi ha ricevuto i premi, in maggiore numero andati a donne di grande talento e alcune anche esordienti.
L’ITALIA PREMIATA ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Tra gli esordienti della 77esima Mostra del Cinema di Venezia un grande plauso va a Pietro Castellitto e al suo I predatori, film dallo humor nero, forte e spumeggiante. Un vero pingpong d’ironia e dramma che è premiato con la Migliore Sceneggiatura in Orizzonti. L’Italia è stata premiata anche tramite la Coppa Volpi a Pierfrancesco Favino per Padrenostro di cui è attore protagonista e anche produttore. “Sono terrorizzato di fare un discorso decente dopo quello che ha detto Pietro Castellitto e quindi terrorizzato di fare la figura dell’infame”, ha scherzato l’attore che visibilmente emozionato ha continuato, “pensavo di passare un sabato sera come al solito e invece mi avete fatto un grande regalo. Voglio dedicare questo premio a tutte le stelle che ancora nasceranno e a tutte le milioni di sale cinematografiche che ne accoglieranno la luce”. Del tutto inaspettata questa Coppa Volpi – nonostante i pochi ruoli maschili incisivi in questa Mostra – ma che rende orgoglioso il nostro Paese per essere riconosciuto e rappresentato da un attore così talentuoso e sensibile che in questo film non avrebbe mai brillato se non affiancato da un cast eccezionale, in primis da due giovanissimi Mattia Garaci e Francesco Gheghi. Il 9 marzo 2020 anche il cinema si è fermato, ma con la Mostra del Cinema possiamo dire che è ripartito. Ora spetta agli spettatori riempire le sale.
TUTTI I PREMI DELLA MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 77
LEONE D’ORO per il miglior film a:
Nomadland di Chloé Zhao
LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
Nuevo Order di Michel Franco
LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a
La moglie della spia di Kiyoshi Kurosawa
COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione femminile a:
Vanessa Kirby per Pieces of a Woman
COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione maschile a:
Pierfrancesco Favino per Padrenostro
PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
The Disciple per Chaitanya Tamhame
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
Cari compagni di Andrei Konchalovsky
PREMIO MARCELLO MASTROIANNI
a un giovane attore o attrice emergente a:
Rouhollah Zamani per Sun Children
ORIZZONTI
il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
The Masteland di Ahmad Bahrami
il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Lav Diaz per Genus Pan
il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
Listen di Ana Rocha de Sousa
il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE a:
Khansa Batma per Zanka Contact
il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE a:
Yahia Mahayni per The Man Who Sold His Skin
il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA a:
I predatori di Pietro Castellitto
il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
Entre tu y Milagros di Mariana Safron
il VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2019 a:
LEONE DEL FUTURO
PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a:
Listen di Ana Rocha de Sousa
VENICE VIRTUAL REALITY
il GRAN PREMIO DELLA GIURIA PER LA MIGLIORE OPERA VR IMMERSIVA a:
The Hangman at Home – an immersive single user experience di Michelle Kranot e Uri Kranot
il PREMIO MIGLIORE ESPERIENZA VR IMMERSIVA PER CONTENUTO INTERATTIVO a:
Finding Pandora X di Kiira Benzing
il PREMIO MIGLIORE STORIA VR IMMERSIVA PER CONTENUTO LINEARE a:
Killing a Superstar di Fan Fan
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