Crowdfunding per il furto della Gioconda. Il corto da Oscar di un aspirante regista cerca fondi
Tratto dalla storia vera del clamoroso furto al Louvre nel 1911 del capolavoro di Leonardo, il corto di un laureando all’Accademia Albertina di Torino si affida alla raccolta fondi per diventare film e vincere l’Oscar
Anche (o soprattutto) in questa fase di profonda incertezza causata dal coronavirus e dalle strategie di contenimento che stanno soffocando ogni settore della vita, abbiamo visto come tanti progetti culturali si stiano affidando sempre più alle piattaforme di crowdfunding come Eppela e Kickstarter, nella speranza di poter partire. Tra questi c’è anche un cortometraggio nato dall’esigenza di raccontare un evento realmente accaduto che molti ancora non conoscono nella sua interezza: il furto della Gioconda del 1911 da parte dell’imbianchino varesino Vincenzo Peruggia. Emigrato a Parigi per lavoro con la famiglia quando era un bambino, decise di vendicarsi di tutti gli insulti e le prese in giro ricevute dai francesi, rubando il capolavoro di Leonardo Da Vinci, pensando che fosse di proprietà italiana. L’opera d’arte rimase per due anni nel suo appartamento, fino a quando non decise di “restituirla” all’Italia provando a venderla ad un prezzo misero al collezionista d’arte fiorentino Alfredo Geri, che una volta accertatosi che la tavola era quella vera, denunciò Vincenzo.
UNA BOCCATA D’ARIA
È la trama di Une Bouffèe D’air(tradotto Una Boccata D’aria), un corto di 15 minuti scritto e diretto da Federico Caria, studente all’ultimo anno dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino nell’indirizzo di Nuove Tecnologie dell’Arte, che ha creato una pagina su Kickstarter per trovare altri fondi necessari per il suo completamento e distribuzione. “Il cortometraggio è il mio progetto di laurea triennale del corso di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia Albertina Delle Belle Arti di Torino, nel cast sono presenti molte figure che provengono dall’Accademia Albertina ed è supervisionato come tutor dalla drammaturga Argia Coppola, anche lei, tra le tante cose, professoressa di Scrittura Creativa all’Accademia Albertina”, spiega ad Artribune Caria. “Il progetto, inoltre, ha vinto una borsa di studio dalla Fondazione Cecilia Gilardi che mi sta aiutando davvero molto nel mio progetto di tesi. La campagna di crowdfunding vuole quindi provare a far fare un ulteriore step in avanti al progetto, più sarà alto il budget a nostra disposizione, e più il prodotto finale sarà di livello”.
IL CORTOMETRAGGIO DI FEDERICO CARIA
Il cortometraggio poi ha un ulteriore obiettivo: oltre a raccontare uno dei furti più clamorosi della storia in modo rispettoso e non romanzato, vuole trattare anche tematiche come l’immigrazione e il razzismo, puntando sempre più in alto. “Trattando temi universali, ma soprattutto molto attuali nonostante sia una vicenda dei primi del ‘900, il progetto ha tutti gli elementi per diventare un candidato a festival ed eventi cinematografici nazionali ed internazionali. Basti pensare che l’85% dei film che vincono l’Oscar come miglior film, sono adattamenti, e tra questi, anche adattamenti da storie vere. Il cortometraggio, infatti, una volta finito, punterà ad essere distribuito nei vari festival”, conclude Caria. “Nel mio caso inoltre, il prodotto finale servirà sia come progetto da presentare per un master di cinema all’estero, e sia per, in futuro, provare a trovare dei fondi per realizzare, non più un cortometraggio, ma il film di questa incredibile storia”. C’è tempo fino all’11 dicembre per sostenere sulla piattaforma Kickstarter questo progetto e aiutarlo a raggiungere il traguardo di 3.500 euro.
-Claudia Giraud
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