È morto a 97 anni Giuseppe “Peppino” Rotunno, maestro della fotografia del cinema
Tra i più importanti e premiati direttori della fotografia del cinema italiano e internazionale, fu un grande collaboratore di registi del calibro di Visconti e Fellini, per il quale aveva lavorato in Casanova, Satyricon, Amarcord.
Grande lutto nel mondo del cinema. Giuseppe Rotunno, ai più noto come “Peppino”, è morto a 97 anni nella sua casa di Roma. Nato sempre nella Capitale il 19 marzo del 1923, Rotunno ha esordito nel mondo del cinema negli anni Quaranta, al fianco di importanti registi dell’epoca. Ha debuttato a poco più di vent’anni come giovane direttore della fotografia grazie a Roberto Rossellini nel film L’uomo della croce. Nel periodo della Seconda Guerra Mondiale approda in Grecia assieme al regista Michele Gandin firmando pellicole di grande peso come Cristo non si è fermato a Eboli, Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1952.
PEPPINO ROTUNNO, LE GRANDI COLLABORAZIONI
Giuseppe Rotunno ha lavorato con i grandissimi della storia del cinema, da Vittorio De Sica a Pier Paolo Pasolini, da Mario Monicelli a Valerio Zurlini. E ancora Mario Soldati, Antonio Pietrangeli, Lina Wertmuller, Massimo Troisi e Roberto Benigni, Roberto Faenza, Dario Argento. Non sono mancate le collaborazioni oltreoceano: a Hollywood ha incontrato registi del calibro di Stanley Kramer, Martin Ritt, Mike Nichols, Bob Fosse, Robert Altman, Fred Zinnemann, Sydney Pollack, e inoltre è stato il primo direttore della fotografia non americano ad essere ammesso all’ASC (American Society of Cinematographers) nel 1966. Il suo ultimo film è stato nel 1997 Mi ricordo, sì, io mi ricordo per la regia di Anna Maria Tatò. Tra le collaborazioni più note, si ricordano in particolare quelle con Federico Fellini, per il quale ha diretto la fotografia di capolavori come Satyricon, Roma, Amarcord, Casanova, Prova d’orchestra, La città delle donne, E la nave va; e quelle con il grande Luchino Visconti, come ad esempio Senso, Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo e Lo Straniero.
PEPPINO ROTUNNO, I RICONOSCIMENTI
Peppino Rotunno ha vissuto una vita intera tra i dietro le quinte del cinema, affermandosi negli anni d’oro del cinema italiano e ottenendo riconoscimenti internazionali. Tra i tanti premi vinti, anche sette Nastri d’argento, due David di Donatello più quello speciale del Cinquantenario. Non mancò anche una nomination all’Oscar per la migliore fotografia nel 1980 per All That Jazz – Lo spettacolo continua di Bob Fosse, film per cui vinse anche un Bafta.
-Giulia Ronchi
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