The Falcon and the Winter Soldier. I Supereroi Marvel conquistano la serialità
Debutto da record su Disney+ per la miniserie The Falcon and The Winter Soldier. Doveva essere la prima ad arrivare in piattaforma e invece è stata preceduta da quel successo meraviglioso che ha stata WandaVision conquistando un pubblico sempre più vario e avvicinando tantissimi all’universo dei supereroi. Se WandaVision è stata costruita come una serie […]
Debutto da record su Disney+ per la miniserie The Falcon and The Winter Soldier. Doveva essere la prima ad arrivare in piattaforma e invece è stata preceduta da quel successo meraviglioso che ha stata WandaVision conquistando un pubblico sempre più vario e avvicinando tantissimi all’universo dei supereroi. Se WandaVision è stata costruita come una serie in tutto e per tutto, aiutata anche dalle vicende del fumetto da cui è tratta, The Falcon and The Winter Soldier è sì divisa in sei episodi ma la sensazione è quella di essere in un grande e incantevole film della Marvel pieno di azione e sentimentalismo. “È una storia epica, costruita sui personaggi”, racconta la regista Kari Skogland. Con The Falcon and The Winter Soldier “abbiamo l’opportunità di esplorare molto più da vicino questi personaggi e il loro mondo. I film erano come una sorta di assaggio, mentre questa serie della durata di sei ore è un pasto completo. Nonostante ciò, ha tutte le meravigliose caratteristiche tipiche dell’Universo Cinematografico Marvel: azione, comicità, un ritmo forsennato, volti familiari e nuovi personaggi. È tutto estremamente coinvolgente”. Si, avete capito bene, firma la regia di questa miniserie televisiva una donna.
KARI SKOGLAND, LA REGISTA
Kari Skogland? Questo nome forse non dice molto a tanti spettatori, eppure è una delle donne del cinema che negli ultimi anni ha permesso a molti di noi di godere di prodotti di grande qualità. Kari Skogland ha diretto alcuni film di cui in pochi hanno sentito parlare – Men With Guns, Chicks With Sticks, Fifty Dead Men Walking – ma la sua carriera è ricca di appuntamenti televisivi sorprendenti e degni di nota: The Handmaid’s Tale, Queer As Folk, The L Word, Boardwalk Empire, The Borgias, Longmire, Vikings, House of Cards e The Walking Dead. Una regista perfetta quindi quando si tratta di animo umano e azione. Il suo lavoro in The Falcon and The Winter Soldier è molto chiaro: ha cercato di scavare più a fondo possibile nella vita e nei sentimenti dei personaggi offrendo un loro quadro completo e condendo il tutto con scene che chi ama questo genere cinematografico si aspetta, quindi scontri, duelli e velocità. La stessa regista racconta di essere rimasta molto colpita dall’animo dei due personaggi protagonisti, dalle loro vulnerabilità, vulnerabilità che si nascondono dietro la divisa da supereroe e che non troppo spesso vengono mostrare al pubblico.
ALLA SCOPERTA DI PERSONAGGI NOTI
Dopo la vicenda di Avengers: Endgame, i nostri protagonisti sono tornati alla vita di sempre, una vita apparentemente normale ma che non può esserlo fino in fondo. Non dopo quanto hanno vissuto. Sam Wilson e Bucky Barnes sono due individui risoluti che non vanno sempre d’accordo, e vengono scaraventati in una missione inaspettata accerchiati da personaggi intriganti in un mondo in cui è molto difficile distinguere i buoni dai cattivi. Falcon e il Soldato d’Inverso, nei loro “nomi d’arte” sono due personaggi che chi segue la Marvel conosce bene ma non benissimo! Ma cosa hanno in comune? Cosa li unisce veramente? “Si conoscono e hanno un denominatore comune, ovvero Steve Rogers, ma non sono esattamente buoni amici”, dice Kari Skogland. “Però il loro legame è molto interessante”. Il capo sceneggiatore Malcolm Spellman aggiunge che tutti gli elementi del loro rapporto vengono amplificati in questa serie. “Se eliminiamo dall’equazione il migliore amico che i due personaggi hanno in comune, il loro rapporto viene messo a nudo”, afferma. “Sono come il fuoco e il ghiaccio. Sam reagisce in modo spontaneo, di pancia, mentre Bucky è molto più freddo e calcolatore. Tutti conoscono quella scena di 30 secondi in Civil War in cui bisticciano sul posizionamento del sedile di Sam. Ci siamo basati su quell’alchimia e l’abbiamo espansa”.
ANTHONY MACKIE & SEBASTIAN STAN
Anthony Mackie (Sam Wilson/Falcon) è un vero talento. Arriva dal mondo del teatro, precisamente dal off-Broadway. Ha una formazione classica, ha studiato presso la Juilliard School of Drama. Sebastian Stan (Bucky Barnes/Winter Soldier) è molto più noto nell’universo degli Avengers anche se ha alle spalle un lungo percorso nel cinema indipendente che è quello che forse gli ha dato maggiore soddisfazione a livello di critica e sostegno da parte della stampa. Anthony Mackie ha accolto con gioia l’opportunità di questa serie: “ho la sensazione che, con questa serie, siamo riusciti a mostrarvi chi siano realmente Sam e Bucky e come mai abbiano determinati valori”, afferma. “Avrete l’opportunità di incontrarli e conoscerli come personaggi tridimensionali. Avrete l’opportunità di vedere le persone che sono. È divertente, perché solitamente nel mondo del cinema si hanno a disposizione soltanto due ore per raccontare l’inizio, la parte centrale e la fine di una storia. Ma stavolta abbiamo a disposizione sei episodi per raccontare tutte le vicissitudini di questi personaggi, il modo in cui vedono il mondo, e il loro futuro dopo la fine di questa serie”. Mentre a che punto ritroviamo il Soldato d’Inverno? “Sta cercando di abbracciare la sua nuova vita, ma è piuttosto smarrito e sta vivendo una nuova crisi d’identità”, afferma Sebastian Stan. “Sta facendo del suo meglio e sta cercando di trovare la sua strada dopo Steve, dopo tutti quegli eventi. In un certo senso, è come se fosse libero di pensare a se stesso per la prima volta in assoluto. Ma non è facile”.
– Margherita Bordino
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