Look Back Anouk il corto dei registi fiorentini Gurrieri e Montini in omaggio a Ferragamo
L’idea per Look Back Anouk è nata durante i lavori di preparazione della mostra Incanto al Museo Novecento di Firenze.
L’universo onirico e criptico di Anouk, una creatura eterea sospesa tra cielo e mare, prende vita tra le fronde di una foresta notturna e paesaggi simbolici simili a palcoscenici. In un mondo che scivola tra sogno e realtà il cinema si unisce all’arte e alla moda nel cortometraggio Look Back Anouk realizzato dai giovani registi fiorentini Rocco Gurrierie Irene Montini in occasione della mostra Seta, un omaggio al mondo figurativo e ai foulard creati da Fulvia Ferragamo.
IL FILM SULL’INCONSCIO DI ANOUK
Nel tour virtuale, in attesa di poter visitare la mostra di persona a Palazzo Spini Feroni fino al 18 aprile, la sala cinque del museo è dedicata a questo breve film dove i confini sono sfumati e danno forma all’inconscio di Anouk che si muove all’interno di giardini segreti, ampi paesaggi e una foresta animata da tigri, zebre e fiori dai petali cristallizzati. “L’idea per Look Back Anouk è nata mentre stavamo preparando la nostra ultima mostra Incanto al Museo Novecento di Firenze”, racconta Rocco Gurrieri, uno dei registi del corto. “Abbiamo pensato di dare vita a una fiaba simbolista dal gusto antico che approfondisse in un senso intimo il sottile confine fra inconscio e magia. Era proprio la dimensione di una fiaba nordica, gelida e senza tempo, a incuriosirci dal punto di vista narrativo e visivo. Poi è arrivata la proposta da Ferragamo di realizzare un film corto per la mostra Seta, e i foulard di Fulvia sono divenuti palcoscenico di questo progetto”.
LE ANIMAZIONI DI JIŘÍ TRNKA
La narrazione e le immagini celebrano anche i lavori animati del maestro cecoslovacco Jiří Trnka come la versione di Sogno di una notte di mezza estate del 1959 di cui subì il fascino anche Fulvia Ferragamo. Il suo universo accompagna tutto il cortometraggio diviso in tre atti, due sogni e un risveglio: Anouk, simile ad Alice di Carroll, si muove all’interno del suo viaggio mentale e tra i bizzarri eventi in cui scivola, si ritrova nell’ambiguità del mistero. “Quelli di Anouk sono non-luoghi, palcoscenici fantasma”, continua Gurrieri. “La sua è una caduta apparentemente senza meta, è simultaneamente vittima e complice. Anouk è la paura e la gioia di vivere, è una ragazza che sta crescendo”. Dopo un vortice di domande, tra i rimandi alla realtà e all’arte di grandi maestri, torna dalla dimensione notturna consapevole che i misteri donano significati all’esistenza e che le verità vanno scovate al di là delle apparenze. Come afferma nel suo ritorno catartico “Fui improvvisamente felice e tornai presto a quella dolce tranquillità che ci vizia e ci assopisce, stordendo lo scorrere dei giorni”.
– Anna Amoroso
https://www.ferragamo.com/museo/it/virtual-tour
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati