Taormina Film Fest 67. In Sicilia si riparte con la magia del cinema
Un grande festival si preannuncia al Toarmina Film Fest di quest'anno. Dall'opera prima di Michela Cescon al film tratto da un fumetto di Gipi e firmato da Claudio Cupellini all'incontro con Giuseppe Tornatore. Un po' di magia cinematografica prima dei grandi eventi internazionali di Cannes e Venezia
Dal 27 giugno al 3 luglio si svolge la 67esima edizione del Taormina Film Festival, festival che ha una grandissima storicità e tradizione e che negli ultimi anni ha cambiato diverse direzioni artistiche. Questa è la prima guidata da tre giornalisti di cinema impeccabili, Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia. Con loro il festival potrebbe tramutarsi in una bella festa per appassionati e curiosi: il programma di quest’anno abbraccia le diverse anime della settima arte, con un’attenzione a generi, stili e linguaggi differenti, dal family all’horror, dalla dark comedy al drama, dall’animazione all’arthouse. Fanno parte della 67esima edizione del Taormina Film Festival sei opere prime e seconde in concorso e sette grandi première nazionali e internazionali che saranno presentate nell’incantevole scenario del Teatro Antico.
L’ESORDIO DI MICHELA CESCON E IL RITORNO DI CUPELLINI
Tra i film italiani presentati al Taormina Film Fest c’è l’esordio dietro la macchina da presa dell’attrice Michela Cescon, dal titolo Occhi Blu. Secondo le note di regia, “il film è una personale interpretazione e un tributo al genere Polar con il quale il cinema francese, a partire dagli anni ’40, riuscì a combinare, in un modo unico, i temi e gli stilemi del cinema noir e di quello poliziesco. Gli ingredienti tipici del genere sono gli stessi: pochi dialoghi, molta atmosfera e personaggi malinconici e romantici. In questo caso due commissari, un rapinatore e un giovane meccanico. C’è poi una moto – anzi, tante – e c’è la città, Roma, ritratta tra il traffico ondoso delle sue arterie e notti solitarie e vuote, tra una Piramide bianca come la luna e un Colosseo all’alba che vigila su sfide e rivincite”. Segue La terra dei figli di Claudio Cupellini, che come raccontato dal regista, “è una storia di formazione in cui la bellezza e la meraviglia, rappresentate da un adolescente solo al mondo, combattono contro le tenebre di una terra che sembra implacabilmente ostile. Il film che abbiamo appena terminato di girare è però anche una storia di avventura titanica e appassionante, un grande viaggio fisico e sentimentale, che parla di argomenti che appartengono sempre più al sentire comune: il futuro del mondo che lasceremo ai nostri figli e l’importanza della memoria”.
AL TAORMINA FILM FEST 67 DAVIDE FERRARIO, ROBERTO DE FEO E PAOLO STRIPPOLI
Al Taormina Film Fest ci sarà anche Boys di Davide Ferrario: una storia di amicizia e di relazioni personali. Che, con la crisi di tutto quello che è possibile entrasse in crisi, è quanto di buono ci è rimasto. Sentirsi parte di un gruppo (in questo caso una rock band, per quanto agée) è ancora qualcosa che ci regala la grazia di un posto nel mondo. Tanto più se queste amicizie sono di antica data e collegano il passato al presente e se il destino le sottopone a prove che ne testano la sincerità e il valore. I personaggi del film appartengono a una generazione che non ha mai immaginato di invecchiare davvero. E invece il tempo non fa sconti a nessuno. Ma pur dovendo ciascuno affrontare una sorta di “prova di passaggio”, scopriranno che la vita può tenere in serbo soddisfazioni imprevedibili in tutti i momenti. Da questo punto di vista sono essenziali i rapporti con le donne e con i personaggi più giovani. È solo con il loro confronto e con il loro intervento che Joe, Carlo, Bobo e Giacomo “diventano grandi”. E ancora Classic Horror Story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, un film sicuramente innovativo che racconta la storia di cinque carpooler che viaggiano a bordo di un camper per raggiungere una destinazione comune. Cala la notte e per evitare la carcassa di un animale si schiantano contro un albero. Quando riprendono i sensi si ritrovano in mezzo al nulla. La strada che stavano percorrendo è scomparsa; ora c’è solo un bosco fitto e impenetrabile e una casa di legno in mezzo ad una radura. Scopriranno presto che è la dimora di un culto innominabile. Come sono arrivati lì? Cosa è successo veramente dopo l’incidente? Chi sono le creature mascherate raffigurate sui dipinti nella casa? Potranno fidarsi l’uno dell’altro per cercare di uscire dall’incubo in cui sono rimasti intrappolati?
AL TAORMINA FILM FEST NON SOLO FILM MA ANCHE INCONTRI
Fanno parte del programma del Taormina Film Fest anche il tedesco Next Door, opera prima dell’attore Daniel Brühl, e il francese La signora delle rose (La fine fleur) di Pierre Pinot, sul cinema extra-europeo con il cinese Long Day di Yumo Luo. Non manca il family con Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga, e poi la black Woodstock di Summer of Soul, ovvero l’iconico concerto all’Harlem Cultural Festival del 1969 con B.B. King, Nina Simone, Stevie Wonder recuperato ed esaltato dal regista Ahmir “Questlove” Thompson con un inedito accesso al materiale d’archivio, che invita a una riflessione sulla questione razziale negli Stati Uniti. Tra gli incontri sono da segnalare alcuni protagonisti come Giuseppe Tornatore e Ferzan Ozpetek, il primo profondamente legato alla sua Sicilia come dimostrano i suoi film e il secondo incontrerà il pubblico nel ventennale de Le Fate Ignoranti per condividere il suo affascinante percorso artistico.
– Margherita Bordino
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