Tutta l’arte al Torino Film Festival 2021. I film in programma
Si svolge in presenza il 39esimo Torino Film Festival. Tanti i film in programma che riguardano un po’ tutte le arti. Dal cinema al teatro, dalla pittura alla danza.
E anche il Torino Film Festival torna in presenza. Diciamolo, tra gli appuntamenti cinematografici italiani è quello che a tanti cinefili e curiosi è mancato di più. Il Torino Film Festival rappresenta quel momento nell’anno in cui un evento cinematografico è veramente sentito dalla città e seguito, anche nelle ore pomeridiane più impensabili.
Il 39esimo Torino Film Festival è la seconda edizione sotto la direzione artistica di Stefano Francia Di Celle e si svolge dal 26 novembre al 4 dicembre. “Il ritorno alla sala cinematografica e l’incontro tra il grande pubblico (consolidata tradizione del festival) e gli autori è l’anima dell’intera manifestazione”, scrive Francia Di Celle. “Le 5 sezioni competitive ne compongono il cuore pulsante, riaffermando il nostro impegno primario nel proteggere e promuovere le opere di autori emergenti realizzate spesso da produttori indipendenti con molti professionisti giovani coinvolti. Fortemente convinti che dare risalto a questo lavoro possa essere un utile contributo all’industria dello spettacolo e alla produzione culturale italiana e internazionale. La sperimentazione del linguaggio cinematografico è presente anche nelle sezioni non competitive a partire dall’omaggio completo ai cineasti resistenti Joana Hadjithomas e Khalil Joreige. Ma anche ne LE STANZE DI ROL – dove risiede il cinema più libero nel segno del cinema di genere – nelle proposte di film restaurati di BACK TO LIFE, negli eventi, nel focus NOI, nelle masterclass fino a una nuova sezione con opere che sfidano le regole della rappresentazione, INCUBATOR, così come in SCHERMI ERETICI, uno spazio dedicato a storie di cinema non convenzionali”.
TORINO FILM FESTIVAL 2021. TANTA ARTE NEL PROGRAMMA
La 39esima edizione del Torino Film Festival vuole favorire la normalità e fare tornare la sala ad essere la vera protagonista pur dialogando con tutte le forme di distribuzione e fruizione. E come gli altri anni o forse di più questo festival offre un programma di vera contaminazione artistica. Tantissimi sono i titoli presenti che riguardano la storia del cinema o del teatro, approfondimenti o curiosità su arte e danza. Un festival quindi sempre molto attento a più palcoscenici. Di seguito una selezione di film presenti al Torino Film Festival che riguardano proprio questa contaminazione.
– Margherita Bordino
LA CATTIVA NOVELLA
di Fulvio Risuleo (Italia, 2021, DCP, 13’)
L’animazione e le canzoni di Mirkoeilcane si abbinano nel racconto della lettera di Giovanni al suo migliore amico Gesù̀: gli affida i suoi cari e il mondo in rovina. Gesù̀si precipita dal Padre per tornare sulla Terra.
THE GIRL IN THE FOUNTAIN
di Antongiulio Panizzi (Italia, 2021, DCP, 80’)
Protagonista di quest’opera a metà tra documentario e finzione è Monica Bellucci, che racconta e interpreta l’attrice svedese e musa felliniana Anita Ekberg, indagando soprattutto la donna oltre l’icona, quella donna la cui immagine è diventata il simbolo della dolce vita e l’ha lasciata prigioniera di quel grande successo… Distribuito da Eagle Pictures, The girl in the fountain uscirà al cinema come film evento l’1, il 2 e 3 dicembre.
PEEPING BALLA – OMAGGIO A PIETRO BALLA
L’occhio che uccide, la videocamera che ama, l’immagine che detourna e il cinema che diventa perenne corpo a corpo tra realtà e finzione, ma anche corpo a corpo sessuale e politico. Un cinema erogeno e sovversivo. Peeping Balla tenta di sbirciare nel cinema di Pietro Balla: in modo parziale, provvisorio, fors’anche sbagliato, ben sapendo cosa rischia! Un programma composito con: Costanza (1992, 3’), L’attrice e l’operaio (1995, 12’ (inedito con Emma Dante), Camerini ardenti (1996, 38’), Image (1993, 2’) e Thyssenkrupp Blues (2008, 73’). Con interventi di Monica Repetto e Francesco Di Pace.
GIOVANNA, STORIE DI UNA VOCE
di Chiara Ronchini (Italia, 2021, DCP, 90’)
Omaggio a Giovanna Marini, icona della musica folk italiana e protagonista della Storia italiana. Il doc racconta l’impegno di una vita a sostegno della musica popolare e il meticoloso lavoro di raccolta e studio dei canti popolari, che parlano di amore, famiglia e difficolta della cultura subalterna del nostro Paese. Una riflessione sull’utilizzo della voce, veicolo di ricerca e azione sulla realtà. Il film sarà distribuito in Italia da Luce Cinecittà.
ITALIA, IL FUOCO E LA CENERE
di Olivier Bohler, Céline Gailleurd (Francia/Italia, 2021, DCP, 93’)
La voce narrante di Isabella Rossellini e eccezionali, spesso inediti, materiali d’archivio creano un viaggio elegiaco, lirico e visionario, dentro un universo troppo spesso sconosciuto: le origini del cinema muto italiano dalle cui ceneri, dopo la Seconda Guerra Mondiale, ri/sorgerà una delle più grandi cinematografie del mondo. Il film sarà distribuito in Italia da Luce Cinecittà.
PIANO LESSONS
Antongiulio Panizzi (Italia, 2021, DCP, 54’)
Il pianista German Diez Nieto negli anni 40 lascia L’Avana per trasferirsi a New York e diventare l’assistente del famoso pianista Claudio Arrau. Dopo alcuni anni abbandona la carriera concertistica per dedicarsi totalmente all’insegnamento. Le lezioni di pianoforte raccontate dai suoi studenti rivelano il rapporto che esiste tra un artista e ilsuo mentore e il valore che questo rapporto personale può avere nel processo di sviluppo artistico. Scritto e prodotto dalla pianista Francesca Khalifa.
BERGMAN ISLAND / SULL’ISOLA DI BERGMAN
di Mia Hansen-Løve (Francia/Belgio/Germania/Svezia/Messico, 2021, DCP, 112’)
I registi Tony e Chris (Tim Roth e Vicky Krieps) si trasferiscono per sei settimane sull’isola di Faro per scrivere ciascuno la sceneggiatura del nuovo film, cercando nel paesaggio amato da Ingmar Bergman l’ispirazione e il punto di partenza di un viaggio tutto interiore a partire dal quale plasmare lo sguardo. Come in uno specchio, in un continuo gioco di rimandi e allusioni. Il film uscirà in Italia al cinema il 7 dicembre con Teodora Film.
LES INTRANQUILLES / THE RESTLESS
di Joachim Lafosse (Belgio/Francia/Lussemburgo, 2021, DCP, 86’)
Leïla e Damien sono artisti e vivono con il figlio in una grande casa in campagna. Si amano profondamente, ma a dividerli saranno le difficoltà causate dalla malattia mentale di lui. Con rara sensibilità, Lafosse ritrae isuoi personaggi con uno sguardo etico, come un pittore in grado di cogliere mille diverse sfumature.
JANE PAR CHARLOTTE
di Charlotte Gainsbourg (Francia, 2021, DCP, 86’)
Jane Birkin vista da Charlotte Gainsbourg. Un’artista vista da un’artista. Una madre vista da una figlia. Uno scambio inedito nel corso degli anni che diventa una conversazione intima tra due figure imprescindibili della scena culturale francese e non solo, ma soprattutto tra una madre e una figlia. Il film sarà distribuito in Italia da Wanted.
SUZANNA ANDLER
di Benoît Jacquot (Francia, 2021, DCP, 91’)
Dall’omonimo testo teatrale di Marguerite Duras del 1968. Suzanna Andler (Charlotte Gainsbourg) visita una villa affacciata sul mare della Costa Azzurra. Le ore passano. Arriva il suo amante. Benoît Jacquot indaga sentimenti, tradimenti, menzogne. Tutto nell’arco di una giornata e di un unico luogo. Il film sarà distribuito in Italia da Wanted.
TROMPERIE / DECEPTION
di Arnaud Desplechin (Francia, 2021, DCP, 105’)
Ispirandosi al romanzo di Philip Roth, La Controvita, Desplechin ritrae lo studio di uno scrittore durante le lunghe visite della sua amante inglese. Si entra, così, in un territorio di assoluta libertà, in un racconto che si infiamma, scorrendo su registri diversi, in una sorta di utopia attraversata dal desiderio. Il film sarà distribuito in Italia da No.Mad Entertainment.
GIANNI SCHICCHI
di Damiano Michieletto (Italia, 2021, DCP, 60’ circa)
L’acclamato regista che incanta le platee dei maggiori teatri lirici esordisce nella regia cinematografica con un vitalissimo Gianni Schicchi di Puccini girato in presa diretta in un set per dare agli interpreti (tra cui il baritono Roberto Frontali e l’attore Giancarlo Giannini) la possibilità di esprimersi davanti alla macchina da presa nel modo più coinvolgente, umano e diretto possibile.
STREHLER, COM’E’ LA NOTTE?
di Alessandro Turci (Italia, 2021, DCP, 105′)
Un viaggio lungo una carriera formidabile, attraverso una miniera di voci e testimonianze inedite provenienti dagli archivi della RAI. Grazie a questi straordinari contributi, la parabola di Strehler si proietta così nitida e ricca di suggestioni indispensabili per capire l’uomo e il suo lascito culturale, il tutto intrecciato con performances, interventi e riflessioni sull’arte e sul teatro.
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA
di Gabriele Lavia (Italia, 2021, DCP, 103’)
Una stazione ferroviaria in Sicilia è il set per la rielaborazione della celebre novella che Gabriele Lavia intreccia ad altri testi di Pirandello. Due uomini si incontrano per caso e si raccontano le loro vite. Una sfida produttiva che unisce il talento e l’esperienza di un grande maestro alla sperimentazione digitale e agli effetti visivi più all’avanguardia.
GISELLE
di Riccardo Brun, Annalisa Mutariello, Paolo Rossetti, Francesco Siciliano (Italia, 2021, 90’)
Un film documentario che racconta un anno trascorso con il Corpo di Ballo della Scala. Un anno terribile e difficilissimo, nel quale il corpo di ballo della Scala ha tentato in ogni modo di portare in scena il balletto Giselle. Proiezione evento in collaborazione con Intesa San Paolo.
NON TI PAGO
di Edoardo De Angelis (Italia, 2021, DCP, 109’)
Sergio Castellitto è Ferdinando Quagliuolo, gestore di un banco lotto, protagonista di uno dei testi più noti di Eduardo, andato in scena nel 1940 e incluso nelle Cantate dei giorni pari (messo in scena da Luca De Filippo nel 2015, anno della sua prematura scomparsa). Quagliuolo vive spingendo ogni situazione della vita quotidiana e familiare verso cortocircuiti inevitabili per una storia che parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni ma non rinuncia al sorriso dell’illusione del colpo di fortuna.
SABATO, DOMENICA E LUNEDÌ
di Edoardo De Angelis (Italia, 2021, DCP, 111’)
Sergio Castellitto è Peppino Priore – protagonista della commedia andata in scena nel 1959 e inclusa nella Cantata dei giorni dispari – padre di una famiglia borghese che, oltre ai tre figli e alla moglie, si allarga in una sorta di piccola tribù di sorelle, fratelli, nonna e vicini di casa. De Angelis tradisce alcuni ruoli del testo originario giocando con il teatro tipico di un pranzo della domenica rivelandoci un nuovo sguardo che non prescinde mai da quello di Eduardo così sapiente nel mettere a nudo le dolorose contraddizioni degli interni familiari.
COMMEDIA ALL’ITALIANA
di Fabrizio Bellomo (Italia, 2021, DCP, 54’)
Un viaggio insieme intimo e collettivo sugli archetipi dello Stato e del Potere. Sulla toponomastica come sui monumenti. Il protagonista vaga in motocicletta e nelle ricostruzioni virtuali del mondo, attraversando trasmissioni televisive e materiali d’archivio, effettuando diverse conversazioni telefoniche.
IL GIARDINO CHE NON C’È
di Rä di Martino (Italia/Francia 2021, DCP, 52’)
“Dov’è il giardino dei Finzi-Contini? Non esiste, e non è mai esistito”. Una lunga passeggiata in un giardino immaginario. Lo spazio si anima di figure che con le loro parole restituiscono un ritratto di Giorgio Bassani e al contempo il racconto di un’epoca. Fra loro anche Dominique Sanda, protagonista del film che Vittorio De Sica trasse, non senza conflitti, da Il giardino dei Finzi-Contini.
LIEVITO
di cyop&kaf (Italia 2021, DCP, 70’)
Lievito indaga le relazioni tra gruppi di adolescenti e le loro guide adulte; i metodi didattici e le pratiche educative; le regole materiali e simboliche; il rapporto tra la forma dei luoghi e i corpi nello spazio. Intorno, come una cornice, le storie di Bruno Leone, decano del teatro di burattini e di Peppe Carini, maestro d’infanzia, a mostrare le radici profonde, le implicazioni e le contraddizioni di ogni rapporto tra allievi e maestri, ma anche le suggestioni politiche di un passato solo apparentemente remoto, in una città, Napoli, in cui la scuola non è mai stata l’unico luogo, e nemmeno il principale, dove imparare a vivere.
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