Novità a ItsArt: accordo da quasi 2 milioni con Media-Maker e le dimissioni dell’AD Guido Casali
Campagne pubblicitarie a tappeto per la “Netflix della Cultura”, che intanto però perde dopo pochi mesi Guido Casali, il suo amministratore delegato e content director.
Grossi cambiamenti per ItsArt, la piattaforma di contenuti video voluta dal Ministero della Cultura e realizzata da Cassa Depositi e Prestiti insieme all’azienda Chili di Stefano Parisi. La “Netflix della Cultura” – come era stata lanciata dal ministro Dario Franceschini lo scorso maggio, a un anno dal decreto-legge che ne aveva sancito la nascita – si è ora alleata con la compagnia Media-Maker, che produce contenuti editoriali e audiovisivi, siglando un accordo di 1,8 milioni. Non tutti soldi sonanti ma in gran parte uno scambio scambio di beni e servizi. In pratica Media-Maker creerà per la piattaforma una campagna pubblicitaria ad hoc sulla stampa nazionale e metterà la sua rete di cartelloni digitali outdoor gestiti a Roma, Milano e in circa 150 centri commerciali in tutta Italia. È vero che ItsArt comincia a irrobustirsi sui contenuti, ma ancora non è molto nota al pubblico generalista dunque è necessario comunicare e molto. ItsArt poi in cambio reciprocherà consegnando all’azienda delle giftcard per accedere alla piattaforma, da vendersi in una serie di iniziative promozionali orchestrate da Media-Maker.
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LE DIMISSIONI DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO GUIDO CASALI
A fronte di questo accordo non mancano le turbolenze a conferma di uno start up aziendale complicato per motivi esogeni ed endogeni. Dopo solo tre mesi a capo di ItsArt, l’amministratore delegato e content director Guido Casali ha lasciato la piattaforma. “Divergenze sulle strategie di sviluppo”: questa, riporta Ansa, è la motivazione addotta per la rinuncia alla posizione, ottenuta su indicazione di CDP (socio di maggioranza di ItsArt con il 51%) dopo il lavoro svolto da Casali in Nexo+, la piattaforma on demand che fornisce contenuti culturali anche a Sky Arte, Raiplay e Arte Tv. Cdp ha ribattuto che le dimissioni di Casali, poco prima di Natale, sono state invece una “decisione personale” perché l’elaborazione delle suddette strategie sarebbe spettata solamente a lui. Resta da vedere ora chi prenderà il suo posto come AD e soprattutto come responsabile delle scelte sui contenuti accanto al presidente Giorgio Tacchia, scelto dal socio di minoranza al 49% Chili.
– Giulia Giaume
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