Killing Eve: il finale della serie tv su TIMvision
Alla sua uscita nel 2018, è stata acclamata come la serie evento della stagione autunno-inverno, spopolando negli Stati Uniti. Ora, a distanza di quattro anni dal primo episodio, arriva l’atteso finale della quarta e ultima stagione.
Trasmessa quasi in simultanea con BBC America, la serie televisiva britannica Killing Eve è disponibile sulla piattaforma di streaming TIMvision, che dal 2018 si occupa della sua distribuzione in Italia. L’inedito thriller è tratto dal romanzo “Codename Villanelle” di Luke Jennings, che racconta una classica spy story incentrata sull’ossessione l’una per l’altra delle protagoniste, intente a mettere in atto svariati piani fatti di interminabili fughe ed inseguimenti. La trama, cruenta e carica di tensione, si prefigge di ribaltare i classici stereotipi del genere intrecciando le vite contrapposte di due donne che ricoprono ruoli solitamente maschili. Le personalità di un’assassina e di una spia dell’MI6 vengono mostrate nelle loro divergenze tanto quanto nelle loro affinità, caratteristiche che accomunano due personaggi ugualmente ostinati e tenaci. La narrazione non manca di far risaltare anche tutte le contraddizioni e le fragilità che uniscono Eve e Villanelle, riuscendo a stemperare in modo brillante la violenza che fa da sfondo a tutto il plot, toccando a tratti i toni della commedia e dello humor nero.
KILLING EVE: LA TRAMA
Eve Polastri (Sandra Oh), agente di sicurezza dell’MI5 scontenta del proprio lavoro ma dotata di grande perspicacia, intuisce la vera natura dello spietato killer che si nasconde dietro ad una sanguinosa scia di feroci omicidi ancora irrisolti: una donna. È così che Carolyn Martens (Fiona Shaw), a capo della sezione russa dell’MI6, decide di reclutare Eve in missione segreta per scovare l’assassina. Si tratta di Villanelle (Jodie Comer), il cui vero nome è Oksana Astankova, giovane e affascinante ragazza russa altamente addestrata a uccidere per conto del misterioso gruppo chiamato I Dodici e capeggiato da Konstantin (Kim Bodnia). Rimasta orfana e con un passato violento alle spalle, Villanelle è cresciuta da sociopatica, diventando estremamente attaccata al lusso sfrenato che la sua vita criminale le consente di mantenere. Rimanendo sempre un passo avanti ai servizi segreti, mentre sfoggia outfit all’ultima moda, l’attraente sicaria rimane colpita e intrigata dalla sagacia di Eve nel mettersi sulle sue tracce, dando il via ad una caccia che ben presto si trasforma per entrambe in un chiodo fisso. Una storia declinata tutta al femminile, che mostra le numerose e talvolta contrastanti sfaccettature di due donne complesse, apparentemente opposte, ma unite in un pericoloso gioco di repulsione e attrazione.
KILLING EVE: LA CRITICA CRITICA
La trasmissione televisiva è stata acclamata dai critici e definita, su Rotten Tomatoes, come “seducente e sorprendente. Il colpo di scena di Killing Eve sulla spia contro la spia spaventa gli spettatori con uno spettacolo audacemente divertente che finalmente fa buon uso dei talenti di Sandra Oh”. Per questo ruolo, infatti, la celebre interprete di Cristina Yang in Grey’s Anatomy, nel 2019 ha vinto il Golden Globe come miglior attrice protagonista in una serie drammatica, accompagnata da Jodie Comer, vincitrice dell’Emmy Award per la medesima categoria. Anche l’indice di gradimento del pubblico è stato molto alto, specialmente per la prima stagione, consacrando la talentuosa sceneggiatrice della serie Phoebe Mary Waller-Bridge tra le 100 persone più influenti al mondo scelte nel 2020 dal Times. Insieme alla pluripremiata Fleabag (2016-2019), firmata sempre dalla stessa autrice, Killing Eve è stata inserita dal Guardian fra le migliori serie del XXI secolo, rispettivamente all’8° e al 30° posto. Le aspettative per il gran finale della crime-serie, dunque, sono molte soprattutto per via della conclusione che si preannuncia “davvero esplosiva”.
– Altea Novari
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