Morto Gianni Cavina, attore Nastro d’Argento volto della commedia all’italiana
L'attore, che esordì a teatro sotto la direzione di Franco Parenti, era comparso in decine di film, spesso con il regista e caro amico Pupi Avati. Proprio Avati ha dato notizia della sua scomparsa. Comparirà al cinema a settembre in Dante
L’attore Gianni Cavina è morto nella notte tra il 25 e il 26 marzo a Bologna, a 81 anni, dopo una lunga malattia. Della sua scomparsa ne ha dato notizia il regista Pupi Avati, che ha diretto Cavina in numerose occasioni – incluso il film Dante nelle sale a settembre – e a cui era legato da una profonda amicizia. Da molti colleghi e amici del mondo del cinema italiano sono giunte parole di cordoglio.
CHI ERA GIANNI CAVINA, VINCITORE DEL NASTRO D’ARGENTO
Nato a Bologna nel 1940, Gianni Cavina aveva esordito al Teatro Stabile di Bologna sotto la direzione di Franco Parenti. Dopo un periodo nel cabaret (anche con Lucio Dalla), ebbe nel 1968 il suo debutto cinematografico, con Flashback di Raffaele Andreassi, a cui hanno fatto seguito una serie di ruoli da caratterista comico in molti film della commedia sexy all’italiana. Il provvidenziale incontro con Avati diede inizio a un lungo sodalizio: decine i film realizzati insieme, da Thomas – Gli indemoniati, La mazurka del barone della santa e del fico fiorone (con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio), Tutti defunti… tranne i morti e Le strelle nel fosso fino a Dancing Paradise, Gli amici del bar Margherita e Il signor Diavolo, del 2019. Sceneggiatore di film come Bordella o La casa dalle finestre che ridono, Cavina aveva interpretato l’ispettore Sarti nella serie televisiva Rai dal 1991 al 1994 e aveva vinto nel 1997 il Nastro d’argento per la sua interpretazione da attore non protagonista in Festival, ancora una volta di Avati.
– Giulia Giaume
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