Cannes 75. La palma d’oro va a Triangle of Sadness
Ruben Östlud e Park Chan-Wook ricevono rispettivamente la Palma d’Oro e la Migliore regia. Triangle of sadness e Decision to leave sono due film che intrattengono lo spettatore e al tempo stesso lo sfidano. Il primo è una satira sociale, il secondo un thriller che usa lo humor per confondere. Entrambi parlano di relazioni con gli altri.
Arriva al termine il compito della Giuria di Cannes 75 presieduta da Vincent Lindon, chiamata a decidere tra 21 film in competizione. Ed è così che La Palma d’Oro va a Triangle of Sadness di Ruben Östlud, lo stesso regista di The Square. Si tratta di un film ironico, narrativo, forse estremizzante ma sicuramente attendo sguardo alla contemporaneità. E proprio per restate sul tema della moda e dell’apparenza, va sottolineato che le vere vincitrici del Festival di Cannes sono però passate sul tappeto rosso come ospiti e nella serata precedente a quella della cerimonia, conquistando praticamente tutti. Il fascino over di Helen Mirren e Andie MacDowell ha infatti fatto il giro del web in pochi secondi, perché diciamolo, Il Festival di Cannes non è solo festival di cinema ma lo è anche di glamour, vestiti, immagine e diversità, e chi riesce a colpire l’attenzione di fotografi e operatori video entra di diritto nel palmarès dei momenti migliori! Purtroppo da questa edizione e nello specifico da questa serata di festa restano fuori sia Nostalgia di Mario Martone sia Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi.
NEL VIVO DELLA CERIMONIA
La cerimonia entrata subito nel vivo – i francesi sono maestri nel rendere piacevole una premiazione e va riconosciuto – Zar Amir Ebrahimi riceve la Palma d’Oro come Migliore Attrice per Holy Spider di Alì Abbasi, un film tra i primi di questa edizione e che da subito si è capito sarebbe stato nel palmares di questa edizione. Mentre il Migliore attore è Song Kang-Ho per Broker (in Italia con Lucky Red) di Kore-eda. Holy Spider è un thriller che racconta la società iraniana, e nello specifico indaga una serie di femminicidi con un taglio anche molto giornalistico. Broker inizia come un road movie ma in realtà è un dramma forte che riguarda l’abbandono e la vendita di bambini ed è un film che riesce in più di un momento a cambiare registro emotivo e che riflette su come si è o si può costruire una famiglia. La Migliore sceneggiatura va a Boy from Heaven, un racconto a metà tra thriller politico e storia di spionaggio, mostra il potere dell’Egitto di oggi che non fa sconti a nessuno. Un exaequo arriva poi per Eo e Le otto montagne, che vedremo in sala rispettivamente con I Wonder Pictures e con Vision Distribution. Il primo è la sorpresa del festival, un film che ha per protagonista un asinello, un film onesto e che mostra l’amore per gli animali ed è un omaggio di Au hasard Balthazar (1966) di Robert Bresson; il secondo è tratto dall’omonima opera di Paolo Cognetti e mostra un grande rispetto visivo per la montagna, è una storia di amicizia, dipendenza e di evoluzione.
I PREMI PIÙ IMPORTANTI
La menzione speciale della giuria per celebrare le 75 edizioni, forse in modo anche scontato visto la loro popolarità al Festival di Cannes, va a Tori et Lokita dei fratelli Dardenne, storia sociale e culturale, storia di legami profondi e immigrazione. Film che alla sua premiere però è stato fischiato in sala sicuramente per divergenti visioni politiche. La Migliore regia va a quel genio di bravura che è Park Chan-Wook che ha osato fare qualcosa di diverso e di unire al noir lo humor regalando uno dei finali cinematografici più angoscianti di sempre. Per il Grand Prix un altro exaequo per Close, profondo, emozionante e sensibile storia di un’amicizia che sta evolvendo, e Stars at non, film che procede col tempo del jazz e che riguarda personaggi che vanno alla deriva. Ed in fine, la Palma d’Oro a Triangle of Sadness (in sala da noi prossimamente con Teodora Film), una satira sociale, vera chirurgia del nostro presente. Il suo regista è Ruben Östlud e, come già in precedenza, non perde occasione con il suo cinema per affrontare argomenti quali disparità di genere, sfaldamento degli ideali e ribaltamento dei ruoli. Se con il precedente film aveva fatto un ritratto severo e critico del mondo dell’arte, questa volta sfida l’universo della moda e la necessità incessante e anche stancante dell’apparire.
TUTTI I PREMI DI CANNES 2021
Palma d’oro a TRIANGLE OF SADNESS (SANS FILTRE) di Ruben ÖSTLUND
Grand prix speciale della giuria exaequo a CLOSE dI Lukas DHONT e STARS AT NOON di Claire DENIS
Miglior regia a PARK Chan-Wook per HEOJIL KYOLSHIM (DECISION TO LEAVE)
Premio speciale per l’edizione 75 di Cannes a TORI ET LOKITA (TORI AND LOKITA) di Jean-Pierre & Luc DARDENNE
Miglior attore a SONG Kang-Ho per BROKER di KORE-EDA Hirokazu
Miglior attrice a Zar AMIR EBRAHIMI per HOLY SPIDER (LES NUITS DE MASHHAD) di Ali ABBASI
Premio della giuria exaequo a EO di Jerzy SKOLIMOWSKI e LE OTTO MONTAGNE (LES HUIT MONTAGNES) di Charlotte VANDERMEERSCH e Felix VAN GROENINGEN
Migliore sceneggiatura a BOY FROM HEAVEN (WALAD MIN AL JANNA) di Tarik SALEH
Camera d’Oro a WAR PONY di Riley KEOUGH et Gina GAMMELL presentato in Un Certain Regard
Camera d’Oro Menzione speciale a PLAN 75 di HAYAKAWA Chie
Miglior cortometraggio a THE WATER MURMURS (HAI BIAN SHENG QI YI ZUO XUAN YA) di JIANYING CHEN
Miglior cortometraggio premio speciale della giuria a LORI di Abinash Bikram SHAH
Il miglior film in Un Certain Regard, attribuito dalla giuria guidata in questa edizione da Valeria Golino, è Les Pires. Il film sarà distribuito in Italia da I Wonder Pictures
-Margherita Bordino
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