Venezia 79. Leone d’Oro a “All the Beauty and the Bloodshed”, film sulla fotografa Nan Goldin
Il film della regista Laura Poitras ha conquistato la giuria. L’Italia è comunque nel palmares di Venezia con Luca Guadagnino e il suo film più interessante, Bones and all. Si chiude così il festival che ha dato spazio alle diversità e alle unicità.
Il documentario è cinema. Venezia 79 non ha avuto alcun timore nel dimostrarlo. E anche il verdetto della giuria, presieduta da Julianne Moore, non ha remore. È la regista premio Oscar Laura Poitras a ricevere il Leone d’Oro per il suo film documentario All the Beauty and the Bloodshed incentrato sulla fotografa Nan Goldin. Ma come è stata la 79. Mostra del Cinema di Venezia? È stata insolita, ‘sciapa’, poco movimentata ma non per questo meno interessante. È vero, nulla ha fatto clamore, niente ha creato scandalo, poche sono state le discussioni, però tanti sono stati i film buoni ed importanti. L’esperienza trans, la famiglia imperfetta, la maternità, l’amore, la ribellione, la paura e sofferenza della mitizzazione: sono questi gli argomenti più trattati nei film che vedremo quindi in sala nei prossimi mesi.
UN LEONE D’ORO POLITICO
“I miei film tendono a seguire questioni politiche”, ha detto Laura Poitras. “Tendono a seguire le persone che stanno conducendo uno sforzo per combattere per qualche motivo di giustizia o responsabilità”. All the Beauty and the Bloodshed è una storia epica sulla artista e attivista Nan Goldin, raccontata attraverso la sua fotografia rivoluzionaria e rari filmati della sua lotta per dimostrare la colpevolezza della famiglia Sackler riguardo l’abuso americano degli oppioidi. “Vorrei ringraziare il festival per avere compreso l’importanza del cinema”, dice decisa Laura Poitras. “Sono qui oggi grazie a due donne, una di queste è Nan Goldin. Lei, che non è qui perché sta lavorando ad una retrospettiva, ha dedicato la sua vita e condiviso il suo lavoro con tutti noi. Io ho conosciuto tantissime persone coraggiose nella vita ma nessuno come lei, qualcuno che ha scelto di affrontare questa famiglia che ha sulla coscienza migliaia di morti. Lei ha scavato nella sua anima e ha condiviso con tutti noi qualcosa di forte e veramente importante. Lunedì sarò al suo compleanno e festeggerò con lei”.
BONES AND ALL, IL FILM ITALIANO TRA I PREMIATI
Luca Guadagnino con Bones and All firma il suo film più interessante. Il premio per la Migliore regia non è solo meritatissimo, è il giusto riconoscimento per un autore poco celebrato da riconoscimenti ufficiali. Emozionatissimo sul palco, non può che leggere dal telefono: “un ringraziamento molto sentito alla Biennale di Venezia. Io non sarei qui stasera per Alberto Barbera che protegge i cineasti. Fare film è sempre stata la mia vita. Quando avevo 8 anni facevo film in super otto!”. E aggiunge Guadagnino: “Vorrei ringraziare la giuria perché voi credete che esiste davvero un posto al mondo per i mostri! Bones and all esiste come matrimonio speciale tra USA e Italia, e questo perché il cinema non conosce confini e geografia”. Doppio premio per il film. “Sono davvero così felice di essere qui su questo palco, moltissimi attori meravigliosi sono in questa sala e io sono con Luca, il mio magnifico regista”, diceTaylor Russell premiata appunto per Bones and all come attrice emergente.
LE STAR: BLANCHETT E FARRELL
Coppa Volpi a Migliore attrice e Miglior attore a due star. I premiati sono rispettivamente Cate Blanchett per Tár e Colin Farrell per Gli spiriti dell’isola. Cate Blanchett, meravigliosa e come sempre in Armani, riceve questo premio per un film che regge interamente addosso. Una sceneggiatura, quella di Tár, scritta appositamente per lei. “Sono qui grazie a una squadra meravigliosa e l’orchestra di Dresda che adoro. Amo questa coppa, in cui berrò molto vino rosso”, scherza l’attrice. “Questo premio appartiene però anche a Todd Field, che dopo 15 anni torna qui, alla sua sceneggiatura meravigliosa. Questa esperienza mi ha cambiato la vita come regista ed essere umana”. Colin Farrell, in collegamento dalla sua cucina di Los Angeles, ha preso comunque parte alla cerimonia: “un premio molto speciale. vorrei ringraziare tutti e ovviamente Martin McDonagh, mio carissimo amico. Grazie per questa sceneggiatura. Amicizia e sentimento di appartenenza sono i valori che volevamo condividere con voi con questo film. È stata una lunga storia d’amore e sono contento che la stampa l’abbia accolto così bene”.
TUTTI I PREMI
VENEZIA 79
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Leone d’oro per il miglior film: All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras
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Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria: Saint Omer
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Leone d’Argento – Premio per la migliore regia: Bones and all di Luca Guadagnino
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Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Cate Blanchett per Tar
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Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Colin Farrell per Gli spiriti dell’isola
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Premio per la migliore sceneggiatura: Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola
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Premio speciale della giuria: No Bear di Panahi
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Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: Thaylor Russell di Bones and all
ORIZZONTI:
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Premio Orizzonti per il miglior film: Jang-e jahani sevom
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Premio Orizzonti per la migliore regia: Tizza Covi e Rainer Frimmel per Vera
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Premio speciale della giuria Orizzonti: Pane e Sale di Damian Kocur
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Premio Orizzonti per la migliore attrice: Vera Gemma per Vera
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Premio Orizzonti per il miglior attore: Mohsen Tanabandeh per Jang-e jahani sevom
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Premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura: Fernando Guzzoni per Blanquita
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Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio: Snow in september di Lkhagvadulam Purev-Ochir
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Venice short film nomination for the European Film Awards:
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Premio degli spettatori – Armani Beauty (Orizzonti Extra): Nezouh di Soudada Kaadan
PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA:
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Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”: Saint Omer di Alice Diop
VENEZIA CLASSICI
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Miglior restauro: Branded to kill
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Miglior documentario sul cinema: Fragments of Paradise
VENICE VR EXPANDED
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Gran premio della giuria per la migliore opera VR: From the main square
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Premio migliore esperienza VR: The man who couldn’t leave
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Premio migliore storia VR: Eggscape
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