Avatar2. Il sequel sarà un successo?

Avatar - La via dell’acqua è il sequel del film che rappresenta il maggiore incasso al botteghino a livello mondiale di tutti i tempi. Sarà nuovamente così o il racconto di James Cameron metterà in crisi la Disney? Al centro della storia ci sono la famiglia, l’identità e l’ambiente

Dal 14 dicembre al cinema c’è Avatar 2. Sarà un grande successo di pubblico o il sequel del fortunatissimo film di James Cameron (uscito nel 2009) è fuori tempo massimo? Di certo Avatar – La via dell’acqua rappresenta un momento molto importante per l’industria cinematografica e anche per il futuro della sala, ed in particolar modo per la The Walt Disney Company. Avatar 2 ha già un primato, è il film più costoso della storia con circa 350 milioni e, a detta anche dello stesso regista, qualsiasi incasso inferiore ai 2 miliardi di euro sarà considerato un fallimento. Cosa racconta questo secondo capitolo?

Jake Sully and Neteyam in 20th Century Studios, AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy: 20th Century Studios

Jake Sully and Neteyam in 20th Century Studios, AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy: 20th Century Studios

AVATAR2: UN SEQUEL DEVE TENERE CONTO DEL SUO PUBBLICO

“Nel primo film la storia e i personaggi erano più semplici, in questo caso mi sono ispirato al fatto che sia Zoe che Sam sono genitori, e anch’io ho cinque figli. Abbiamo voluto entrare nelle dinamiche familiari, riguardanti la responsabilità di avere figli, e raccontare anche dalla prospettiva dei ragazzi stessi”, commenta Cameron che nelle varie presentazioni non è apparso per nulla preoccupato. Un merito (e anche di più) gli va riconosciuto: fare un sequel dopo così tanto tempo è un grande azzardo ma anche un vero stimolo per il settore, oltre che indice di una travolgente passione per il proprio lavoro. “Steven Spielberg non ha fatto E.T. 2 perché il primo aveva avuto successo“, ha commentato James Cameron. “Penso che sia importante per un sequel onorare quello che il pubblico ha amato del film precedente, ma bisogna anche costruire e regalare agli spettatori cose che non si aspettano. Ci sono sorprese sulla storia che abbiamo tenute nascoste e che non abbiamo mostrato nei trailer, ma il film racconta anche elementi molto profondi dell’essere vivente”.

AVATAR: The way of water

AVATAR: The way of water

IN AVATAR 2 FAMIGLIA, IDENTITÀ E AMBIENTE

Già da diversi mesi si parla di questo film, la sua comunicazione è iniziata abbastanza presto e c’è chi lo attende sin dal 2009. Tra i primi a rivelare qualcosa in più è stato il produttore Jon Landau, potremmo dire che è lui ad aver condotto i più curiosi in quello che sarà il nuovo viaggio di Avatar 2. “Qui si racconta il tema della famiglia, non solo la famiglia biologica ma anche quella che si sceglie. Si parla di appartenenza non solo dal punto di vista degli adulti ma anche e soprattutto di quello degli adolescenti, che lottano per cercare la loro identità e un posto nel mondo”. E continuando: “torna il tema dell’ambiente con il ritorno a Pandora. Spero che il film aiuti a sensibilizzare il pubblico. Sia chiaro, non abbiamo l’intenzione di fare a nessuno la predica. Siamo provocatori utilizzando la fantascienza come metafora del mondo in cui viviamo. Le nuove generazioni guarderanno il mondo in modo diverso. Siccome non volevamo predicare bene e razzolare male, ci siamo impegnati ad essere green anche sul set, per esempio non abbiamo usato la plastica e ci siamo serviti dell’energia solare”. 

AVATAR: The way of water

AVATAR: The way of water

AVATAR 2: VERSO L’INFINITO E OLTRE?

Avatar –  La via dell’acqua rappresenta il secondo tassello di una saga già scritta ma ancora non del tutto realizzata. Sempre Jon Landau aveva raccontato della grande sfida ovvero “lavorare sui quattro sequel. Scrivere quattro sceneggiature ha richiesto molto tempo. È stato sì difficile ma ci ha anche permesso di portare avanti la produzione in modo più efficiente e per far sì che le quattro storie fossero autoconclusive ma nel complesso una saga, una storia unica. E poi abbiamo degli attori giovani nel cast e se avessimo scelto di non lavorare subito sui quattro film nel frattempo sarebbero cresciuti”. Tredici anni di attesa per il sequel di Avatar, mentre per il numero 3, attualmente in post-produzione, la data di uscita è fissata per il 20 dicembre 2022, il numero 4 è al momento in produzione e sulla carta dovrebbero esserci già il 5 e il 6. Avatar ha quindi a tutti gli effetti una sua saga: sarà vincente o rappresenterà il peggior business cinematografico di sempre?

Margherita Bordino

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

Scopri di più