Le migliori serie tv italiane del 2022. Tra storia e identità

Da Marco Bellocchio a Domenico Procacci, dal sequestro Moro alla Generazione Z, dall’azione alla commedia intelligente: ecco le serie tv italiane che in questo anno hanno decisamente fatto la differenza

La serialità italiana sta vivendo un indubbio momento di trasformazione ed evoluzione. Non è tutta di ottima qualità ma iniziano a esserci sempre più casi di vivace creatività e interessante narrazione. Va detto subito che Amazon Prime Italia sta facendo un ottimo lavoro da questo punto di vista: sta puntando su poche produzioni originali (anche se potrebbe intensificarne il numero!), nuovi registri e linguaggi popolari e trasversali. Il 2022 della serialità italiana ha visto l’atteso sequel dell’amabile e politicamente scorretto Boris, la nuova stagione dell’epica e incredibile impresa di Romulus, il fallimentare adattamento di This is Us (in Italia con il titolo di Noi), il debutto dell’universo de Le fate ignoranti, il racconto del dietro le quinte del calcio con Il grande gioco e molto altro ancora fino alle dolci, romantiche e contemporanee corde di Odio il Natale. Ci sono però ben 5 serie su cui è impossibile non porre l’attenzione. Cinque serie di cui quattro, attraverso la storia del nostro Paese, i suoi pregi e i suoi difetti, hanno messo in scena racconti di documentazione reale, di azione, di colore, di società e una che mostra con estremo tatto e invidiabile delicatezza una storia di riconoscimento che va oltre ogni stereotipo e apparenza. Ecco quali sono.

Margherita Bordino

ESTERNO NOTTE

Esterno Notte di Marco Bellocchio, Ph. Anna Camerling

Esterno Notte di Marco Bellocchio, Ph. Anna Camerling

Per Esterno notte, sua prima serie tv, il regista Marco Bellocchio è stato finanche premiato dall’European Film Academy con l’Innovative Storytelling Award. Esterno notte è il racconto dei tragici giorni del rapimento di Aldo Moro, visti attraverso i molteplici punti di vista dei personaggi che di quella tragedia furono protagonisti e vittime. Dopo Buongiorno, notte, Bellocchio torna su quelle drammatiche pagine della nostra storia con un originale sguardo: “ho voluto stavolta farne una serie per raccontare l’Esterno di quei 55 giorni italiani stando però fuori dalla prigione tranne che alla fine, all’epilogo tragico. Esterno notte perché stavolta i protagonisti sono gli uomini e le donne che agirono fuori della prigione, coinvolti a vario titolo nel sequestro: la famiglia, i politici, i preti, il Papa, i professori, i maghi, le forze dell’ordine, i servizi segreti, i brigatisti in libertà e in galera, persino i mafiosi, gli infiltrati”. Esterno notte, dopo un passaggio al cinema e in prima serata su Rai1, è disponibile su RaiPlay e su Netflix.

THE BAD GUY

The Bad Guy, Prime Video, Ph. Paolo Ciriello

The Bad Guy, Prime Video, Ph. Paolo Ciriello

The Bad Guy ci mostra il ponte sullo stretto di Messina. Sì, proprio quello invocato in più di un’occasione da diversi nostri politici. È una serie che si posiziona come un unicum nel nostro Paese, e nasce dalla fantastica sceneggiatura di Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi. Il pubblico ministero siciliano Nino Scotellaro ha dedicato tutta la sua vita alla lotta contro la mafia, e improvvisamente viene accusato di essere uno di quelli che ha sempre combattuto: un mafioso. Dopo la condanna, senza più nulla da perdere, Nino decide di mettere a segno un machiavellico piano di vendetta, diventando il “bad guy” in cui è stato ingiustamente trasformato. Per farlo, seppellisce per sempre la sua identità e torna in Sicilia con il nome di Balduccio Remora, un lontano cugino dell’America “del Sud” del clan rivale a quello di Mariano Suro, il potente boss mafioso che lo ha incastrato. Tra amicizie improbabili e una nuova vita vissuta a WowterWorld, un fatiscente acquapark insieme a orche e mafiosi, Nino/Balduccio inizia la sua scalata per arrivare a Suro. Ma fino a che punto un uomo è disposto a rinunciare a se stesso per un ideale di giustizia? Mescolando il crime con la dark comedy, The Bad Guy, serie in 6 episodi, è disponibile su Prime Video.

BANG BANG BABY

Bang Bang Baby, Prime Video

Bang Bang Baby, Prime Video

Annunciata poco prima del lockdown, Bang Bang Baby è stata una vera sorpresa. Una serie di vero impatto internazionale che viaggia tra più registri, dal melò, alla commedia, passando per il crime e il teen drama. È ambientato nel 1986 e racconta la storia di Alice, adolescente di 16 anni che vive in una cittadina del Nord Italia. La sua vita di teenager cambia all’improvviso quando scopre che il padre che credeva morto in realtà è ancora vivo. È l’inizio di una discesa agli inferi, per Alice, che per amore del padre si tuffa nel pericoloso mondo della malavita, facendosi sedurre dal fascino del crimine. Quando cercherà di tirarsene fuori, forse sarà troppo tardi. La serie, diretta da Michele Alhaique, Margherita Ferri, Giuseppe Bonito e scritta da Andrea Di Stefano, Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni, è disponibile su Prime Video.

UNA SQUADRA

Una Squadra

Una Squadra

Dal 1976 al 1980 l’Italia è la squadra da battere. Parliamo di tennis e il trofeo per cui si lotta è la Coppa Davis. La squadra è formata da quattro giocatori: Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta, Tonino Zugarelli.  In quei cinque anni raggiungono la finale quattro volte, vincendo solo nel ’76 contro il Cile. Le finali raggiunte ma poi perse sono nel ’77 contro l’Australia, nel ’79 contro gli USA e nell’80 contro la Cecoslovacchia. Nel ’76 e nel ’77 la squadra ha come capitano non un giocatore ma una leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, ritiratosi dall’attività agonistica solo da pochi anni. Pietrangeli verrà esonerato dai suoi giocatori dopo la sconfitta del ’77 in Australia. Lo considera il più grande tradimento subito nella sua vita. La docuserie racconta una squadra a volte divisa, frammentata, con al suo interno rapporti difficili, conflittuali, sia tra i giocatori che con chi li guida e allena. Una squadra, una nazionale, che nel momento in cui ha la vittoria a portata di mano viene osteggiata e combattuta nel suo stesso Paese. E nonostante tutto questo, in quegli anni la squadra più forte del mondo. Una squadra, opera prima del produttore Domenico Procacci e “certamente unica”, come da lui ribadito più volte, è disponibile su NOW e su RaiPlay.

PRISMA

Prisma, Prime Video

Prisma, Prime Video

Prisma è una serie di formazione, in 8 episodi, scritta da Ludovico Bessegato e Alice Urciuolo, gli stessi che si muovono dietro Skam Italia. Prisma, presentata al Festival di Locarno, ruota attorno alla complessa relazione tra identità, aspirazioni, aspetto fisico e orientamenti sessuali di un gruppo di adolescenti di Latina.  Protagonisti del racconto sono due gemelli, Marco e Andrea, all’apparenza identici ma profondamente diversi nelle inquietudini che esprimono. Il loro percorso di scoperta di sé sarà gioioso e turbolento insieme e coinvolgerà allo stesso modo anche il loro numeroso gruppo di amici, tutti alla ricerca del proprio posto in un mondo in continuo cambiamento. In Prisma, disponibile su Prime Video, si è dato spazio cromatico a tutti i personaggi che si muovono tra maschile/ femminile, eterosessuale/omosessuale, campione/loser, abile/disabile,  mondano/solitario, creativo/ esecutore, giusto/sbagliato, forte/fragile.

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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