Berlinale 2023. I film della 73esima edizione

Da Christian Petzold a Margarethe von Trotta, da Mario Martone a Sean Penn, tutti i film della prossima e imminente Berlinale

La stagione dei festival cinematografici del 2023 è già iniziata da un po’. Si avvicina però il primo momento importante in particolare per l’industria europea: il Festival internazionale del cinema di Berlino in programma dal 16 al 26 febbraio. L’edizione numero 73 della Berlinale vede a capo ancora una volta la direttrice esecutiva Mariette Rissenbeek e il direttore artistico Carlo Chatrian. Un festival che adesso torna ad essere totalmente in presenza e ha come presidente di giuria l’attrice Kristen Stuart. L’Italia è presente, anche se non in modo massiccio come in genere avviene per lo più al Festival di Cannes, e sarà rappresentata da Mario Martone e Andrea di Stefano con i loro Laggiù qualcuno mi ama L’ultima notte di Amore, presentati nelle sezioni Special, mentre in Concorso ci sarà, come unico titolo italiano, il giovane Giacomo Abbruzzese con Disco Boy (protagonista Franz Rogowski, attore tedesco che nel 2021 ha preso parte a Freaks Out nel ruolo di Franz). Le mura di Bergamo (The Walls of Bergamo) di Stefano Savona sarà presentato tra i documentari e tra le serie c’è grande attesa per The Good Mothers di Julian Jarrold ed Elisa Amoruso, un viaggio nel mondo della ‘ndrangheta con un racconto tutto al femminile.

BERLINALE 2023: I FILM PIÙ ATTESI

Per quanto riguarda i titoli internazionali, le attenzioni sono rivolte verso Superpower, il documentario fuori concorso diretto da Sean Penn e Aaron Kaufman sulla guerra russo-ucraina con il presidente ucraino Zelensky, e verso She Came To Me, il film di apertura di Rebecca Miller, una commedia romantica interpretata da Peter Dinklage, Marisa Tomei, Joanna Kulig, Brian d’Arcy James e Anne Hathaway. Nella sezione Special gli occhi puntati sull’attesissimo Golda, film con Helen Mirren nei panni della premier israeliana Golda Meir (in Italia nei prossimi mesi con 01Distribution) e sull’horror fantascientifico di Brandon Cronenberg Infinity Pool, con Alexander Skarsgård e Mia Goth. Per quanto riguarda il fronte casalingo e quindi quello tedesco, tra i film più attesi ci sono i nuovi lavori di Christian Petzold (già premio della critica FIPRESCI alla Berlinale 2020 con Undine e Orso d’argento per la migliore regia nel 2012 con Barbara), Celine Song, Christoph Hochhäusler e Margarethe von Trotta, quest’ultima legatissima alla nostra Italia è in concorso con il ritratto potente della poetessa Ingeborg Bachmann, interpretata da una sempre straordinaria Vicky Krieps (di recente ammirata in Il corsetto dell’imperatrice).

Steven Spielberg

Steven Spielberg

BERLINALE 2023: ORSO D’ORO ALLA CARRIERA A SPIELBERG

Con una carriera incredibile, Steven Spielberg non ha solo incantato generazioni di spettatori in tutto il mondo, ma ha anche dato un nuovo significato alla parola ‘cinema’ come fabbrica dei sogni. Dell’intramontabile magico mondo dell’adolescenza o nella realtà che la storia ha scolpito per sempre, i suoi film ci portano a un livello diverso, dove il grande schermo diventa la superficie giusta per riempirci di emozioni. Se la Berlinale 2023 rappresenta un nuovo inizio, non potevamo pensare a una partenza migliore di quella offerta dal grande lavoro di Spielberg”, dichiarano i direttori della Berlinale Mariette Rissenbeek e Carlo Chatrian. Altra grande e importante notizia è quindi che la Berlinale consegnerà al regista Steven Spielbergl’Orso d’Oro onorario alla carriera, oltre al premio, il festival gli dedicherà un omaggio e, in occasione della cerimonia di premiazione, presenterà al Berlinale Palast il suo ultimo film The Fabelmans.

Margherita Bordino

TUTTI I FILM IN CONCORSO ALLA BERLINALE 73 

COMPETITION
“20,000 Species of Bees” di Estibaliz Urresola Solaguren
“The Shadowless Tower” di Zhang Lu
“Till the End of the Night” di Christoph Hochhausler
“BlackBerry” di Matt Johnson
“Disco Boy” di Giacomo Abbruzzese
“The Plough” di Philippe Garrel
“Ingeborg Bachmann – Journey into the Desert” di Margarethe von Trotta
“Someday We’ll Tell Each Other Everything” di Emily Atef
“Limbo” di Ivan Sen
“Bad Living” di Joao Canijo
“Manodrome” di John Trengove
“Music” di Angela Schanelec
“Past Lives” di Celine Song
“Afire” di Christian Petzold
“On the Adamant” di Nicolas Philibert
“The Survival of Kindness” di Rolf de Heer
“Suzume” di Makoto Shinkai
“Totem” di Lila Ayles 

ENCOUNTERS

“The Klezmer Project” di Leandro Koch, Paloma Schahmann
“The Adults” di Dustin Guy Defa
“Here” di Bas Devos
“In the Blind Spot” di Ayse Polat
“The Cage is Looking for a Bird” di Malika Musaeva
“The Echo” di Tatiana Huezo
“My Worst Enemy” di Mehran Tamadon
“White Plastic Sky” di Tibor Banoczki, Sarolta Szabo
“In Water” di Hong Sangsoo
“Family Time” di Tia Kuovo
“The Walls of Bergamo” di Stefano Savona
“Orlando, My Political Biography” di Paul B. Preciado
“Samsara” di Lois Patino
“Eastern Front” di Vitaly Mansky, Yevhen Titarenko
“Living Bad” di Joao Canijo
“Absence” di Wu Lang 

BERLINALE SPECIAL FILM

“Infinity Pool” di Brandon Cronenberg
“Kill Bok-soon” di Byun Sung-hyun
“Laggiù qualcuno mi ama” di Mario Martone
“Loriots große Trickfilmrevue” di Peter Geyer
“#Manhole” di Kazuyoshi Kumakiri
“Ming On” di Pou-Soi Cheang
“Talk to Me” di Danny e Michael Philippou
“Der vermessene Mensch” di Lars Kraume 

BERLINALE SERIES

“Agent” di Nikolaj Lie Kaas
“Arkitekten” di Kerren Lumer-Klabbers
“Bad Behaviour” di Corrie Chen
“Dahaad” di Reema Kagti e Ruchika Oberoi
“The Good Mothers” di Julian Jarrold e Elisa Amoruso
“Spy/Master” di Christopher Smith
“Why Try to Change Me Now” di Dalei Zhang 

BERLINALE SPECIAL GALA

“Golda” di Guy Nattiv
“Seneca – On the Creation of Earthquakes” di Robert Schwentke
“She Came to Me” di Rebecca Miller
“Sonne und Beton” di David Wnendt
“Tár” di Todd Field
“L’ultima notte di Amore” di Andrea Di Stefano
“Untitled Boris Becker Documentary” di Alex Gibney

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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