Berlinale 73, l’Orso d’Oro va a On the adamant
Un po’ di coraggio dalla giuria della Berlinale 2023 guidata da Kristen Stewart. L’Orso d’oro va ad un documentario che riguarda la salute mentale e che parla di inclusione e diversità. Sono questi i film di cui abbiamo bisogno!
“Questa è la vostra serata. Di voi tutti registi, produttori, gente di cinema”. È con queste parole che inizia la cerimonia della 73esima Berlinale, un festival che anche in questa edizione ha mantenuto la promessa di creare incontri e discussioni. La Berlinale ha dato spazio a quanto sta avvenendo in Iran, alla guerra in Ucraina e invaso il red carpet a sostegno delle donne, della parità e della libertà. In questa edizione importante ma non brillante per grande qualità cinematografica, trionfa il documentario On the adamant.
ON THE ADAMANT, UN FILM SULLA SALUTE MENTALE
Diversità, unicità. Sono queste le parole chiave della Berlinale 2023. “Siete matti o cosa?“, dice il regista del film Nicolas Philibert. On the adamant, Orso d’Oro 2023, parla di una struttura galleggiante sulla Senna, a Parigi, che accoglie adulti affetti da disturbi mentali. Un film che vuole abbattere i pregiudizi e le barriere, che vuole abbracciare l’umanità e l’inclusione. On the adamant offre uno spazio importante a persone fragili e conquista la giuria delle Berlinale presieduta da Kristen Stewart. Trionfa quindi un film illuminante che, come suggerisce una paziente ripreso nel documentario, ci ricorda che possiamo decidere al mattino se avere o meno una buona giornata. Il Gran premio della giuria va invece a Afire di Christian Petzold, regista amato alla Berlinale che commenta: “Una storia sul desiderio e sul bisogno di raccontare storie“. Per l’unico film italiano in concorso c’è l’Orso d’argento per il miglior contributo artistico a Hélène Louvart, direttrice della fotografia del film Disco Boy diretto da Giacomo Abbruzzese.
TUTTI I PREMI DELLA 73. BERLINALE
The Golden Bear Best Film a “On the Adamant” (Sur l’Adamant) di Nicolas Philibert e prodotto da Céline Loiseau, Gilles Sacuto, Miléna Poylo
The Silver Bear Grand Jury Prize a “Afire” (Roter Himmel) di Christian Petzold.
The Silver Bear Jury Prize a “Bad Living” (Mal Viver) di Joᾶo Canijo
The Silver Bear for Best Director a Philippe Garrel per “The Plough” (Le Grand Chariot)
The Silver Bear for Best Leading Performance a Sofía Ortero in “20,000 Species of Bees” (20.000 especies de abejas) di Estibaliz Urresola Solaguren
The Silver Bear for Best Supporting Performance a Thea Ehre per “Till the End of the Night” (Bis ans Ende der Nacht) di Christoph Hochhäusler
The Silver Bear for Best Screenplay a Angela Schanelec per “Music”
The Silver Bear for Outstanding Artistic Contribution a Hélène Louvart per “Disco Boy” di Giacomo Abbruzzese
The Special Jury Award of the Encounters Jury a “Orlando, My Political Biography” by Paul B ex aequo con “Samsara” by Lois Patiño
The Encounters Jury presented the award for Best Film a “Here” by Bas Devos
The Silver Bear Jury Prize (Short Film) a “Dipped in Black” (Marungka tjalatjunu) di Matthew Thorne and Derik Lynch
The International Short Film Jury awarded the Golden Bear for Best Short Film a “Les chenilles” di Michelle Keserwany and Noel Keserwany
The GWFF Best First Feature Award, Special Mention a “The Bride” di Myriam U. Birara
The Berlinale Documentary Award a “The Echo” (El eco) di Tatiana Huezo.
The Special Mention by the International Short Film Jury a “It’s a Date” di Nadia Parfan
The GWFF Best First Feature Award a “The Klezmer Project”
The GWFF Best First Feature Award, Special Mention a “The Bride” di Myriam U. Birara
Margherita Bordino
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