A Milano David Cronenberg rilegge le cere anatomiche di uno storico museo fiorentino
Custode della più ampia raccolta al mondo di cere anatomiche del XVIII secolo, La Specola di Firenze è protagonista alla Fondazione Prada di Milano grazie a un lungometraggio del leggendario regista
Alla Fondazione Prada di Milano la mostra Cere anatomiche: La Specola di Firenze | David Cronenberg presenta una piccola ma significativa parte della collezione de La Specola, il Museo di Storia Naturale e del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze. Un museo creato nel 1775, che è momentaneamente chiuso per lavori di ristrutturazione.
Lo spettatore, varcando la soglia della mostra, si trova di fronte a una struttura, in cui è stato ricostruito una sorta di minimale teatro anatomico, in cui è proiettato il cortometraggio che l’ottantenne regista canadese David Cronenberg ha realizzato servendosi di alcune statue di cera dell’antico museo fiorentino. Titolo dell’opera è Four Unloved Women, Adrift on a Purposeless Sea, Experience the Ecstasy of Dissection (Quattro donne mai amate, alla deriva su un mare senza scopo, sperimentano l’estasi della dissezione). Il regista indaga tra i corpi, guarda alle viscere, agli organi per poi proporci una visione che potremmo definire postmoderna, con i corpi collocati su materassini immersi in una fin troppo azzurra piscina.
CRONENBERG TRA STORIA E SCIENZA A MILANO
Dopo il corto si passa alla parte espositiva vera e propria, al piano superiore del Podium, con tredici ceroplastiche del XVIII secolo. L’attenzione è concentrata sulla rappresentazione del corpo femminile in un particolare periodo della storia, in cui si cominciava a dare alla scienza il ruolo che meritava e che merita. Oltre alle opere tridimensionali sono presenti anche tavole disegnate, in cui la cura nei confronti del dettaglio è straordinaria.
È una mostra, questa, che richiede attenzione, concentrazione e che ci porta a un superamento dei singoli contesti e dei diversi linguaggi del sapere. Il cinema digitale di ultima generazione si pone in dialogo con la ceroplastica, una tecnica ormai desueta. Realtà, o presunta tale, e mimesis vengono poste a confronto.
Momenti diversi della storia dell’uomo e di quella della scienza, che nella Specola trova un vertice altissimo: il museo ospita infatti la più ampia raccolta al mondo di cere anatomiche del XVIII secolo e la collezione del ceroplasta siciliano secentesco Gaetano Giulio Zumbo.
Tra le opere presenti a Milano spicca la straordinaria Venere di Clemente Susini, un raro modello con parti scomponibili conosciuto per la sua bellezza e la sua perfezione. La Specola, una parte della quale è oggi a Milano, è forse il museo di questo tipo più conosciuto al mondo, amato e ammirato da scrittori del calibro di Goethe e di Hermann Melville.
Angela Madesani
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