Oscar 2023. Il miglior film è Everything Everywhere all at once

Il multiverso dei fratelli Daniels trionfa alla 95esima edizione dei Premi Oscar. Restano a mani vuote grandi film come Gli spiriti dell’isola e Tàr

Essere il film più odiato ed amato dell’anno è di certo un primato. E per Everything Everywhere all at once è andata così tra chi l’ha osannato e chi lo ha sbeffeggiato, chi ne ha riconosciuto un racconto cinematografico sorprendente e chi lo ha trovato un giocattolo in mano a due grandi registi, i Daniels. Era inevitabile vederlo trionfare perché, comunque la si pensi, Everything Everywhere all at once è il Miglior Film del 2022 già solo per la volontà di un multiverso inclusivo, vulnerabile, terrorifico e surreale in cui tutti possono trovare, nel bene o nel male, la loro dimensione. In tutto sono 6 le statuette che Everywhere all at once si porta a casa durante la Notte degli Oscar e con molta probabilità lo vedremo nuovamente al cinema nelle nostre sale distribuito da I Wonder Pictures.

OSCAR 2023. KIMMEL PROVOCATORE AMATISSIMO

A condurre la serata è stato Jimmy Kimmel, attore, comico e presentatore, che aveva già condotto la serata nell’edizione del 2017 e del 2018. Famoso soprattutto per il suo programma Jimmy Kimmel Live, a lui si deve una delle battute più taglienti a poche ore dall’inizio della cerimonia e riguardante la scelta della Academy di trasformare il tappeto rosso in color champagne. “La gente continua a chiedermi, ci sarà violenza quest’anno? Spero certamente di no. La decisione di scegliere un tappeto color champagne al posto di uno rosso mostra come l’Academy sia sicura che non ci sarà spargimento di sangue”, ha scherzato Kimmel, lo stesso che ha aperto la cerimonia della 95esima edizione paracadutandosi letteralmente sul palco. Forse è proprio vero, dopo lo schiaffo di Will Smith e Chris Rock, alla 95esima notte degli Oscar erano pronti a tutto, e quindi iniziare con un briciolo di adrenalina era sicuramente la migliore soluzione possibile per rompere il ghiaccio. Purtroppo per l’organizzazione però: una cerimonia ritmata ma estremamente noiosa.

OSCAR 2023. LE PAROLE CHE NON DIMENTICHEREMO

Si dice sempre che gli Oscar siano un premio politico, ma è meglio dire che è il palco degli Oscar ad essere uno spazio politico, e proprio per questo ogni edizione porta con sé la memoria di brevi discorsi e parole memorabili. Della 95esima edizione cosa ricorderemo? L’emozione di Ke Huy Quan che nel ritirare il premio come Migliore attore non protagonista ha ricordato la sua provenienza e il traguardo raggiunto solo ora, dopo tantissimo tempo: “il mio viaggio è cominciato su una barca di profughi, in qualche modo sono finito qui, a Hollywood. Non sono storie di cinema, sono storie reali: è questo il vero sogno americano”. Mentre Michelle Yeoh, con il suo premio alla Migliore attrice protagonista, si è inserita meritatamente nella storia del cinema – era dal 2002 che non vinceva questo riconoscimento un’attrice non bianca – e ha affermato: “dedico questo premio a tutti i ragazzini e le ragazze che si rivedono in me questa sera. Questa è la prova che i sogni si avverano. E signore, non lasciate che nessuno vi dica che avete superato il vostro apice”.

OSCAR 2023. NAVALNY, UNA VITTORIA ANNUNCIATA

E parlando sempre di aspetti politici e attualissimi, il Miglior Documentario, come previsto, è andato a Navalny di Daniel Roher. Il film mostra il complesso percorso umano e politico dell’omonimo attivista che dal 2007 ha guidato il movimento di dissidenza contro l’autoritarismo di Putin. Un documentario che parte dal suo tentato avvelenamento avvenuto nel 2020 e che costruisce non solo il ritratto del suo protagonista ma di un sistema assurdo di investigazione e comunicazione. Navalny mostra in modo chiaro l’emblematico sistema di mediatizzazione politica. Julija Navalnaja, la moglie di Alexey Navalny, sul palco del Dolby Theatre ha dichiarato: “mio marito è in carcere solo perché ha difeso la libertà e la democrazia. Io sogno il giorno in cui lui sarà libero, sogno il giorno in cui sarà libero il mio Paese”.

Margherita Bordino

TUTTI I PREMI DELLA 95ESIMA EDIZIONE DEI PREMI OSCAR

Miglior Film
Everything Everywhere All at Once

Miglior Regia
Everything Everywhere All at Once – Daniel Kwan e Daniel Scheinert

Miglior Attrice protagonista
Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once

Miglior Attore protagonista
Brendan Fraser – The Whale

Miglior Attore non protagonista
Ke Huy Quan – Everything Everywhere All at Once

Miglior Attrice non protagonista
Jamie Lee Curtis – EveryThing Everywhere All At Once

Miglior Sceneggiatura originale
Everything Everywhere All at Once

Miglior Sceneggiatura non originale
Women Talking

Miglior Film Internazionale
Niente di nuovo sul fronte occidentale – Germania

Miglior Film d’animazione
Pinocchio

Miglior Montaggio
Everything Everywhere All at Once

Miglior Scenografia
Niente di nuovo sul fronte occidentale

Miglior Fotografia
Niente di nuovo sul fronte occidentale

Migliori Costumi
Black Panther Wakanda Forever

Miglior Trucco e acconciature
The Whale

Migliori Effetti visivi
Avatar: La via dell’acqua

Miglior sonoro
Top Gun: Maverick

Miglior Colonna sonora originale
Niente di nuovo sul fronte occidentale

Miglior Canzone Originale
“Naatu Naatu” – RRR

Miglior Documentario
Navalny

Miglior Cortometraggio documentario
The Elephant Whisperers

Miglior Cortometraggio
An Irish Goodbye

Miglior cortometraggio d’animazione
The Boy, the Mole, the Fox and the Horse

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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