Rien à foutre, il film sulla generazione vittima del precariato
Non fa sconti a nessuno la pellicola diretta nel 2021 da Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre. Un ritratto impietoso di un fenomeno dai risvolti drammatici
Cassandre, giovane assistente di volo di una compagnia aerea low-cost, viaggia in continuazione da una località turistica all’altra, servendo caffè, vendendo snack e promuovendo prodotti di consumo. Ogni sera la ragazza rientra a Lanzarote, in un appartamento fornito dalla compagnia aerea e condiviso con alcune colleghe. Le sue notti sono all’insegna del divertimento più sfrenato, dell’abuso di alcool e del sesso occasionale. La sua routine viene però interrotta da un piccolo errore sul lavoro, che mette in pericolo il rinnovo del suo contratto e la fa rientrare per qualche giorno nella sua città d’origine.
IL FILM “RIEN À FOUTRE”
Primo lungometraggio di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre, Rien à foutre è uno spaccato brutale e impietoso di una generazione disorientata tra precariato lavorativo e instabilità emotiva. Costantemente soggiogata dalle dure regole social dell’apparire, sommersa dai ritmi sincopati di un mercato del lavoro omologato e disumano, Cassandre (un’eccellente Adèle Exarchopoulos) si nasconde dietro un fatalismo rassegnato, soccombe impotente di fronte alle assurde richieste dei suoi superiori, alle politiche di divisione interna della compagnia, alla totale mancanza di empatia e solidarietà. La cinepresa a mano la incalza, inquadrandola da vicino, sottolineando i fugaci momenti in cui la maschera sorridente dell’assistente di volo si sgretola per lasciare spazio a un’insondabile tristezza, alla consapevole mancanza di desiderio e prospettiva. Dopo tre anni di assenza, un piccolo intoppo professionale spezza finalmente il ritmo, interrompe la sua fuga, riportandola a casa dove un padre e una sorella la aspettano, ancora in lutto per l’improvvisa morte della madre.
Attraverso un registro lento e ripetitivo e un’estetica quasi documentaristica, Rien à foutre fotografa una contemporaneità vuota e ostile, dove i legami sono visti come fardelli e i sentimenti come debolezze. Senza giudizi, pretese o soluzioni, i due giovani registi raccontano del disagio esistenziale di un’umanità disorientata, afflitta e profondamente sola.
Giulia Pezzoli
Rien à foutre (Generazione Low Cost)
Belgio – Francia, 2021
REGIA: Julie Lecoustre, Emmanuel Marre
SCENEGGIATURA: Emmanuel Marre, Julie Lecoustre, Mariette Desert
GENERE: drammatico
CAST: Adèle Exarchopoulos, Mara Taquin, Alexandre Perrier, Arthur Egloff, Tamara Al Saadi
DURATA: 115′
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #71
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