Su Sky Arte: la storia dell’uomo che vendette la sua pelle

Un giovane in fuga dal suo Paese in guerra e il tatuaggio di un artista controverso: sono questi gli ingredienti della pellicola in onda su Sky Arte domenica 18 giugno

L’idea per ‘L’uomo che vendette la sua pelle’ è nata nel 2012. Ero al Louvre di Parigi, all’epoca dedicava una retrospettiva all’artista belga Wim Delvoye. Là ho visto, negli appartamenti di Napoleone III, l’opera d’arte vivente ‘Tim’ (2006-08). Delvoye aveva tatuato la schiena di Tim Steiner, che stava seduto su una poltrona senza maglietta e mostrava il disegno dell’artista. Da quel momento questa immagine singolare e trasgressiva non mi ha abbandonata”. Con queste parole la regista Kaouther Ben Hania descrive le origini della pellicola L’uomo che vendette la sua pelle, in onda su Sky Arte domenica 18 giugno.

LA PELLICOLA DI KAOUTHER BEN HANIA

A essere narrata è la vicenda di Sam Ali, un giovane siriano sensibile e impulsivo che lascia il suo Paese alla volta del Libano per sfuggire agli orrori della guerra. Per poter viaggiare in Europa e raggiungere l’amore della sua vita, accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più controversi del mondo. Trasformando il suo corpo in una straordinaria opera d’arte, Sam finisce per rendersi conto che la sua decisione potrebbe significare tutt’altro che libertà.

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Redazione

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