Torino Film Festival, Giulio Base è il nuovo direttore artistico
Dal 2024 arriverà un nuovo direttore artistico al festival cinematografico torinese, si tratta del regista e attore Giulio Base che seguirà il mandato in scadenza di Steve Dalla Casa
La notizia era nell’aria già da qualche giorno ma ora è ufficiale: l’attore e regista Giulio Base è il nuovo direttore artistico del Torino Film Festival, e subentrerà nel 2024 per dirigere la 42esima edizione (quella che ci sarà nel novembre 2023 è la 41esima e ha a capo Steve Dalla Casa). Il Torino Film Festival – di cui sono stati direttori artistici anche Alberto Barbera, Nanni Moretti e Gianni Amelio -, come si legge dallo stesso sito, “nasce nel 1982 come Festival Internazionale Cinema Giovani, e si propone da subito come un festival metropolitano legato da un lato all’elaborazione critica e dall’altro alle evoluzioni del linguaggio cinematografico”. Questo suo intento è stato mantenuto e portato avanti negli anni con grande dedizione dai vari direttori, tra i quali Emanuela Martini è quella che si è sicuramente distinta lasciando un’impronta decisa. Giulio Base, che è un grande conoscitore del cinema e non solo, sarà sicuramente in grado di perseguire il primario obiettivo del festival, che ricordiamo essere una delle poche rassegne di cinema che in Italia riesce a coinvolgere un numero notevole di cittadini.
Chi è Giulio Base, il nuovo direttore artistico del Torino Film Festival
Nato a Torino nel 1964, Giulio Base ha conseguito due Lauree: la prima in Lettere Moderne (tesi in Storia e Critica del Cinema), la seconda in Teologia; è inoltre diplomato alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman (che ha poi diretto, nell’ultimo film del maestro). Lavora nel cinema da più di 40 anni in qualità di regista, sceneggiatore, produttore, attore. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali firmando la regia di 29 titoli tra lungometraggi usciti nelle sale e/o opere di fiction tv. Come interprete (45 film) ha recitato per grandi nomi del cinema mondiale (fra cui Ridley Scott e Nanni Moretti). È un giurato dei premi David di Donatello; dal 2021 è membro della Commissione di Classificazione Opere Cinematografiche presso il Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema); Alberto Barbera l’ha chiamato a presiedere la giuria della sezione ‘Classici’ durante la Mostra del Cinema di Venezia del 2022.
I film diretti da Giulio Base
Tra il 2020 e oggi sono quattro i film all’attivo per Giulio Base regista. Bar Giuseppe (2020), Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma (2021), Il maledetto (2022) e À la Recherche (in attesa di uscire in sala nel 2023). Bar Giuseppe è la storia di un amore ma è prima di tutto la storia di due esiliati, seppur in modo diverso, che “sopportano le stesse condizioni: l’angoscia di non essere accolti, cosa mangiare, dove abitare, con quale lavoro”; Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma racconta di un gruppo di ragazzi cristiani ed ebrei che attraverso il ritrovamento di una lettera del passato vivono un’esperienza di dolore e di speranza, oltre che di memoria e, come scrive nelle note di regia Giulio Base, “il nostro film vuole restituire la drammaticità di una singola storia, intrecciando e accompagnando lo spettatore in un viaggio introspettivo nella coscienza di un gruppo di adolescenti”; Il maledetto, ovvero un criminale ai margini della mafia pugliese mostra un protagonista e una società contemporanea che nulla hanno da invidiare a certi drammi della grande letteratura del passato. De À la Recherche si sa ben poco. Che le riprese si sono svolte quasi interamente in una villa d’epoca della campagna romana e hanno avuto inizio a dicembre 2022 in occasione del centenario della morte di Marcel Proust e che oltre a essere un evidente omaggio allo stesso, è anche un particolare tributo a Luchino Visconti e al cinema italiano degli anni Settanta.
Margherita Bordino
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati