Festa del Cinema di Roma numero 18. Con tanti film italiani (e tanta arte!)
Annunciata la line-up della 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma, un festival-festa che diventa ancor più metropolitano e che sceglie film buoni senza pensare a quote di genere
La diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma si svolgerà dal 18 al 29 ottobre 2023 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone coinvolgendo numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale. Dallo scorso anno (e quindi dalla sua nuova era), la Festa del Cinema di Roma è stata ufficialmente riconosciuta come Festival Competitivo dalla FIAPF (Fédération Internationale des Associations de Producteurs de Films) e ha introdotto un Concorso internazionale dal titolo Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani. Lo sciopero di Hollywood si fa ancora sentire, per cui i film internazionali difficilmente saranno accompagnati ma il cinema italiano splende e ha una quota super pop. Saranno presentate qui quattro serie tv (I leoni di Sicilia di Paolo Genovese, Mare Fuori 4 di Ivan Silvestrini, La storia di Francesca Archibugi, Suburraeterna di Ciro D’Emilio e Alessandro Tonda), il nuovo film di Ferzan Ozpetek (Nuovo Olimpo), l’ultimo capitolo della saga dei Manetti dedicata a Diabolik (Diabolik Chi sei?) e diversi saranno gli esordi alla regia come quelli di Margherita Buy con Volare e di Michele Riondino con Palazzina Laf.
Festa del Cinema di Roma 18. I tre film italiani in concorso
Nel Concorso della Festa del Cinema sono da segnalare i tre film italiani. Si parte con il film d’apertura C’è ancora un domani, opera prima di Paola Cortellesi, una storia scritta insieme a Giulia Calenda e Furio Andreotti e ambientata nella Roma popolare della seconda metà degli anni ’40, in bianco e nero, memore del nostro cinema di quegli anni. Protagonisti, con lei, Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli. E poi, Mi fanno male i capelli di Roberta Torre che tratteggia con eleganza, partecipazione e pudore un omaggio a Monica Vitti e alla forza del sogno. Alba Rohrwacher volteggia tra ricordi e illusioni, mentre un Filippo Timi dolente cerca di trattenerla nel nostro mondo. E infine, Holiday di Edoardo Gabbriellini, un noir dalle molte sorprese, dove la generazione Z emerge come di rado si vede al cinema: in tutte le sue velleità e confusioni, incompresa ma anche vittima di stereotipi che è la prima ad alimentare.
L’arte alla Festa del Cinema di Roma 18
Grande attenzione per l’arte in tutte le sue forme: anche in questa edizione della Festa del Cinema ci sono titoli estremamente interessanti che riguardano letteratura, musica, pittura e danza. Giulio Base presenterà À la recherche, un raffinato e sorprendente Kammerspiel recitato interamente in francese, dove i due protagonisti (interpretati da lui stesso e da una bravissima Anne Parillaud) diventano via via più ambigui, imprevedibili e anche oscuri; Daniele Vicari sarà presente con Fela, il mio Dio vivent,che elabora i materiali sul musicista nigeriano Fela Kuti (1938-1997) girati da Michele Avantario, il pionieristico videomaker morto nel 2003, che avrebbe voluto girare un film su di lui; Lola Peploe accompagnerà Grandmother’s Footsteps, la storia di sua nonna Clotilde Brewster Peploe (1915-1997), pittrice che visse tra l’Italia e la Grecia e fu madre degli sceneggiatori e registi Clare e Mark Peploe; Pappi Corsicato con Jeff Koons. Un ritratto privato in cui attraverso le parole di Koons, della sorella, della moglie e dei figli, ma anche di critici e galleristi, entriamo nella mente di un creatore provocatorio e visionario, che è partito dall’amore per l’Italia e per l’arte del Rinascimento. Non mancherà Elisabetta Sgarbi con il suo Nino Migliori. La festa che rovescia il mondo per gioco, in cui fa uscire il grande fotografo nato nel 1926 dalla sua Wunderkammer: e lo porta tra le macchine immaginifiche, surreali e barocche del carnevale di Viareggio, che nel 2023 ha festeggiato il suo centocinquantesimo anniversario. E poi, Sabine Krayenbühl e Zeva Oelbaum con Obsessed With Light – doc su Loïe Fuller, nome d’arte di Marie Louise Fuller: l’attrice e danzatrice americana formatasi nel burlesque, nei circhi e negli spettacoli di varietà che, negli anni ’90 dell’800, scritturata dalle Folies Bergère di Parigi, ne divenne una star -, e JR con Tehachapi,doc sul carcere di massima sicurezza in California, dove lo street artist francese per tre anni ha sviluppato un programma di fotografia coinvolgendo i detenuti ma anche familiari, secondini e persone sopravvissute a crimini.
Festa del Cinema di Roma 18. Premio alla carriera a Isabella Rossellini e Shigeru Umebayashi
Come sempre, due sono i riconoscimenti alla carriera conferiti dalla Festa del Cinema e questa volta vanno a Isabella Rossellini e Shigeru Umebayashi. Isabella Rossellini è un’artista poliedrica e anticonformista, figlia di Ingrid Bergman e di Roberto Rossellini: la Festa celebrerà il suo talento creativo attraverso un incontro con il pubblico e una retrospettiva di opere che l’hanno vista protagonista come filmmaker, sceneggiatrice e attrice. Mentre il compositore giapponese Shigeru Umebayashi è autore di alcune fra le più iconiche colonne sonore della storia del cinema mondiale. La sua opera, che si situa alla confluenza fra musica orientale e occidentale, è unica, vibrante e intensa. Grazie a uno stile originale e assolutamente riconoscibile, Shigeru Umebayashi collabora, fra gli altri, con straordinari cineasti come Wong Kar-wai (In the Mood for Love, 2046, The Grandmaster), Zhāng Yìmóu (La foresta dei pugnali volanti, La città proibita) e Yuen Woo-ping (True Legend, Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny).
Margherita Bordino
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati