Nata per te. Il film che racconta la storia di Luca e Alba Trapanese
Una storia importante che non può far altro che emozionare. Un film che racconta la disabilità non come problema ma come opportunità, e che definisce la famiglia come luogo d’amore incondizionato
Michela Murgia ci ha lasciato un’importante eredità circa il guardare alla vita con un punto di vista altro, un punto di vista che, ristretto nella definizione di ‘famiglia queer’, riguarda amore incondizionato, spiritualità e casa, non tanto come luogo fisico ma come luogo dell’anima. E l’anima di Luca Trapanese è accogliente verso l’altro, e la sua storia ne è una dimostrazione. Nel 2018 ha potuto adottare la piccola Alba, bimba down non riconosciuta dalla madre e lasciata in ospedale. La sua storia è arrivata su tutti i giornali e ha invaso internet. È il primo genitore single di una bambina adottata in Italia, sì è anche omosessuale, ma questo non dovrebbe interessare gli altri. Dopo il successo del libro Nata per te – scritto dallo stesso Trapanese con Luca Mercadante – ora la sua storia arriva sul grande schermo. Nata per te è in sala dal 5 ottobre con Vision Distribution e ha alla regia Fabio Mollo, regista dalla grande grazia, sensibilità e passione.
Nata per te. Un film sull’urgenza dei nostri tempi
“La prima volta che ho sentito la storia di Luca e Alba mi sono emozionato anche perché in essa ho ritrovato alcune mie esperienze personali. La loro storia mi ha dato coraggio, mi ha trasmesso un nuovo slancio di vita”,racconta Fabio Mollo, che ha sentito molta responsabilità verso questo progetto e l’ha vissuto come un grande privilegio. “Io vengo da Reggio Calabria e il cinema mi ha insegnato a crescere e a diventare uomo. Sentivo che questa storia aveva tutto quello che cercavo di raccontare da tanto tempo con un film”. Nata per te è una storia biografica. Racconta il desiderio dell’adozione che nel nostro Paese è ancora troppo ostacolato. Racconta la possibilità di essere famiglia. Di essere riconosciuti come famiglia logica. Nata per teè un film che mostra una storia che riguarda tutti, riguarda un’urgenza personale ma anche universale. Riguarda i tempi che viviamo.
Nata per te. Per Trapanese la disabilità è una possibilità
“La mia vicenda è nata sotto la buona luce da sempre, sin da quando ho scelto di diventare padre. Non potevo sapere quello che sarebbe successo dopo, non immaginavo che questa storia avrebbe iniziato a suscitare una serie di domande”, dice Luca Trapanese, soddisfatto del lavoro fatto da tutto il cast. A vestire i suoi panni è Pierluigi Gigante e accanto a lui ci sono Teresa Saponangelo, Antonia Truppo e Barbora Bobulova. “Perché un figlio disabile fa ancora paura?”, si chiede Trapanese. “Non sono un eroe, sono una persona come tutti gli altri. L’esperienza della malattia mi ha guidato verso la disabilità e quindi sono arrivato pronto come padre”. E aggiunge una cosa importantissima: “la disabilità per me non è un problema. Per me Alba non ha una disabilità, ha un’opportunità”. Luca Trapanese non è un uomo che combatte. Non ha fatto e non fa la battaglia a nessuno. Cerca un dialogo, lo stesso che porta avanti anche con il Presidente del Consiglio Meloni seppur con opinioni abbastanza divergenti. “La comunicazione è fondamentale perché aiuta a rompere gli schemi e gli incasellanti che la società ci ha voluto dare e che non appartengono alla società stessa”, afferma. Ora Alba ha sei anni e Luca Trapanese nella sua città ha iniziato un percorso anche politico: “come assessore, garantisco che non ho trovato una delibera sulla disabilità. C’è una solitudine assoluta. Viviamo in una società che vede i figli come bene proprio senza capire che i figli sono nostri, è la comunità che si prende cura dei figli di tutti. L’Italia è indietro sulla questione della disabilità e non ne faccio una discussione solo politica ma anche culturale”.
Nata per te. Un film che tocca il pubblico più di un comizio elettorale
Io capitano di Matteo Garrone, Il più bel secolo della mia vita di Alessandro Bardani e ora Nata per te di Fabio Mollo sono esempi, vicinissimi per uscita in sala, di film italiani che hanno l’ambizione, e anche la pretesa, di raccontare il nostro presente. Quello che dell’oggi va e non va. Film coraggiosi, neorealisti e forse per questo un po’ alieni. Teresa Saponangelo, che nel film interpreta l’avvocata che aiuta Luca ad avere Alba in adozione, dice lucidamente: “mi ha colpito la possibilità di raccontare oggi dove siamo, a che punto siamo e che potenzialità ha la nostra società. Questo film tocca il pubblico molto più di un comizio elettorale. Dobbiamo far capire che l’adozione e gli affidi devono seguire il cambiamento e l’evoluzione della società”. Nata per te è una storia di dialogo, identità, disabilità. Racconta la realtà senza edulcorare nulla.
Margherita Bordino
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