L’estate dei record al cinema: in meno di tre mesi 13 milioni di persone in sala
Merito dei grandi titoli come 'Barbie' e 'Oppenheimer', ma anche dell'iniziativa ministeriale "a prezzi calmierati" di Cinema Revolution. Che porta l'incasso nei mesi estivi a 90 milioni di euro
Un’estate come questa, nelle sale italiane, non s’era mai vista. Tredici milioni di persone sono andate al cinema nel periodo tra giugno e agosto (per la precisione, dall’11 giugno al 27 agosto), portando l’incasso a lievitare fino a 90 milioni di euro l’incasso. Il merito? Di produzioni di grande qualità come Barbie (diventato il film più redditizio della storia di Warner Bros.) e Oppenheimer – entrambi in odore di Oscar – ma anche di Cinema Revolution, l’iniziativa targata Ministero della Cultura e Cinecittà che ha visto il prezzo dei biglietti di film italiani, europei e internazionali calmierati a 3,50 euro.
I dati dell’estate 2023 al cinema
I dati di Cinetel, presentati all’Italian Pavillion nell’ambito dell’80. Mostra del cinema di Venezia dalla sottosegretaria del Mic Lucia Borgonzoni, sono davvero lusinghieri, e sembrano farsi testimoni della luce in fondo al tetro tunnel della pandemia: rispetto al 2019 ci sono il +13,6% di presenze e il + 21,8% di incassi; mentre guardando al triennio 2017-2019 si sale addirittura al +40,0% di presenze e il +52,8% di incassi. Un luglio migliore di questo c’era stato solo nel 2011. Con una costanza che quest’anno è ancora maggiore: gli incassi da gennaio ad aprile 2023 sono quasi eguagliati da quelli da maggio ad agosto. Guardando alle due produzioni protagoniste dell’estate, poi, l’Italia sta al passo con l’Europa, e a tratti la stacca: Barbie ha avuto in Italia il terzo miglior debutto europeo (7,7 milioni di euro), dietro la Francia (8,4 milioni); mentre Oppenheimer è stato in Italia il secondo miglior esordio europeo (8,9 milioni) dopo UK e Irlanda, superando Francia (6 milioni), Germania (5,9 milioni) e Spagna (2,7 milioni).
Cinema Revolution: un successo (da ripetere)
Forte la soddisfazione della compagine governativa per l’evidente successo dell’iniziativa, supportata con 20 milioni di euro. “È stata una estate eccezionale, le sale hanno fatto record, numeri che non ci sono mai stati, anche grazie al taglio del biglietto d’ingresso scelto dal governo, agli operatori e ai lavoratori che non hanno mai mollato“, ha commentato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. “Ci sono 10mila posti di lavoro che con l’indotto arrivano a 20mila in questo settore e la fantasia umana è insostituibile rispetto all’intelligenza artificiale. Ci tenevo ad esserci, a ringraziare l’intero settore e siccome c’è una manovra di bilancio alle porte, conto che il cinema italiano possa avere quello che si merita e crescere quanto si merita. Lunga vita al cinema, alle sale italiane“.
“Grande soddisfazione per i dati del cinema in sala“, ha aggiunto il presidente di Anica – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali Francesco Rutelli, che ha sottolineato come “un secondo quadrimestre che eguaglia il primo non era mai accaduto. I dati sono inequivocabilmente positivi, con successi delle major e un risultato buono per il cinema italiano ed europeo che deve prepararsi con una programmazione di livello anche in vista dell’estate 2024“. Cosa presto confermata da Borgonzoni, che ha anticipato una nuova edizione dell’iniziativa (che si chiuderà per il 2023 la terza settimana di settembre), con una maggiore attenzione da riservarsi al cinema italiano. “Nulla come l’esperienza in sala regala emozioni uniche allo spegnersi delle luci. In molti territori, le sale rappresentano l’unico presidio sociale e culturale presente. Dobbiamo assicurarci che queste attività abbiano un futuro solido, non solo per l’economia del nostro Paese, ma anche per mantenere vive le nostre comunità. I dati positivi riportati da Cinetel dimostrano un costante interesse del pubblico, e un contributo significativo alla vitalità dell’industria cinematografica, per questo la nostra intenzione è quella di riproporre l’iniziativa “Cinema Revolution” anche per la prossima estate“.
Ora non resta che sperare in un’altra buona stagione di film italiani e che, oltreoceano, le case di produzione statunitensi offrano un giusto accordo ai sindacati di attori e sceneggiatori in sciopero, facendo ripartire le grandi produzioni in serenità.
Giulia Giaume
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