I Pokémon entrano nel Van Gogh Museum di Amsterdam
Il videogioco Pokémon incontra il mondo e la pittura di Vincent Van Gogh grazie a una collaborazione col Van Gogh Museum di Amsterdam. Un video anticipa l'insolito progetto
The Pokémon Company, la compagnia che riunisce Nintendo, Creatures e Game Freak e gestisce il marchio dei videogiochi Pokémon, ha annunciato una collaborazione con il Van Gogh Museum di Amsterdam.
Il mondo rurale di Van Gogh e Pokémon
C’è, volendo, un qualche collegamento tra il mondo dei videogiochi di Pokémon e quello in cui si muoveva il pittore Vincent Van Gogh: la loro dimensione non tanto urbana quanto rurale. Satoshi Tajiri, creatore di Pokémon e cofondatore di Game Freak, ha preso ispirazione per la serie di videogiochi dalla sua infanzia passata in un Giappone ancora rurale a collezionare insetti catturati nei campi. I videogiochi della serie Pokémon sono un surrogato virtuale delle sensazioni che Tajiri provava all’epoca, un surrogato destinato a una società inurbata in cui una simile attività è sempre più difficile: in essi esploriamo boschi, campi, grotte e fiumi per catturare e collezionare dei mostri, i Pokémon del titolo. Invece per Van Gogh, seguendo le tesi presentate da Carol Zemel in Van Gogh’s Progress: Utopia, Modernity, and Late-Nineteenth-Century Art (University of California Press, 1997), il mondo rurale era parte di una visione utopica “insieme nostalgica e progressista”. “Nei suoi dipinti e nei suoi progetti”, scrive Zemel, la prospettiva di Van Gogh “era antiurbana, anticapitalista e comunitaria. Immaginò una società rurale dove brave persone di classi sociali diverse (comprese quelle che si occupavano di arte) vivessero in modo produttivo soddisfacendo poche necessità”.
Pokémon incontra il Van Gogh Museum di Amsterdam
Il video di presentazione della collaborazione tra Pokémon e il Van Gogh Museum mostra un Pokémon simile a un girasole, Sunflora, rappresentato nello stile della celebre serie Girasoli di Van Gogh. Probabilmente la collaborazione, che inizierà il 28 settembre, farà incontrare le creature di Pokémon con le ambientazioni, i toni e lo stile pittorico di Van Gogh. Chissà se l’anticapitalista Van Gogh avrebbe apprezzato di promuovere uno dei marchi della multinazionale giapponese Nintendo.
Matteo Lupetti
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