Quanta passione in Nuovo Olimpo, il nuovo film di Ferzan Ozpetek
Il regista di Saturno Contro sta per debuttare su Netflix con un melò contemporaneo. Un film libero, forse più del solito, e con una Roma nostalgica, seducente e malinconica
Il cinema di Ferzan Ozpetek (Istanbul, 1959) è stato negli anni – e per molti – una sorta di educazione sentimentale e familiare. Con Nuovo Olimpo, il regista aggiunge qualcosa di nuovo alla sua filmografia e narrazione: il passato, i ricordi, la memoria personale e collettiva. Il film, dal primo novembre su Netflix e presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, mette in primo piano la passione del regista per il cinema, come vita da set, come sala cinematografica, come relazioni, come notorietà ed ossessioni. Nuovo Olimpo vede la collaborazione di Mina con la canzone Povero amore, e Ferzan omaggia la stessa cantante con Titti, il personaggio interpretato da Luisa Ranieri che nell’aspetto le assomiglia in tutto e per tutto. Titti è la persona che tutti noi vorremmo trovare nel nostro cinema di fiducia, una donna che si svela nel film e che da subito diventa confidente.
Ferzan Ozpetek racconta Nuovo Olimpo
“Il punto di partenza del film è una storia vera che mi è successa negli Anni ’70 e che da tanto tempo volevo usare come spunto per fare un film. Avevo però regolarmente rimandato forse perché, pur raccontando sempre in altri film i sentimenti che nascono da dinamiche relazionali, non ho mai dato centralità a una vera e propria storia d’amore”, racconta Ferzan Ozpetek. Il regista dopo essere stato con i suoi film campione di incassi al box office italiano, dopo una serie tv di Disney (Le fate ignoranti), debutta ora con un lungometraggio direttamente in piattaforma sottolineando la grande libertà avuta e sempre affiancato per la produzione da Tilde Corsi e Gianni Romoli, quest’ultimo anche co-sceneggiatore.
Nuovo Olimpo: una storia d’amore
Nuovo Olimpo non è solo una storia di passione cinematografica. È il racconto di un colpo di fulmine, uno di quelli che fanno invidia a chi li osserva e che, indipendentemente da come andrà, sono capaci di segnare in modo profondo il dopo di ogni percorso o incontro. “Iniziando a lavorarci però questa volta mi sono subito accorto che piano piano la storia si allargava comunque, si staccava dal suo nodo iniziale così personale e dilagava verso altre dinamiche e altri temi che non riguardavano più soltanto me. Perché non raccontava solo un amore a due attraverso il tempo ma pure l’amore per il Cinema, come memoria del desiderio e della passione. I confini autobiografici si sono così scoloriti e la storia non è più stata soltanto mia, ma credo anche di tanti altri”, aggiunge.
Guardando il film i più cinefili forse noteranno alcuni richiami ed echi a pellicole del passato come Magnifica ossessione di Douglas Sirk o Un amore splendido di Leo McCarey. Non è certo che Ozpetek abbia pensato a questi né che si ispiri in alcuni momenti a qualcosa di specifico – oltre a fatti della sua vita. Dichiara però: “Quello che parte come un vero e proprio ‘Romance’ (la nascita di un amore dal classico colpo di fulmine) si stempera così, nel corso della narrazione, in un vero e proprio Melò, quando l’amore diventa impossibile perché contrastato dagli eventi della Storia. Non cerco mai però, quando faccio un film, di agganciarmi alle regole di un Genere ma solo a quelle delle emozioni che ogni personaggio, ogni scena e ogni ripresa mi suscitano”.
Il cast di Nuovo Olimpo
Fanno parte del cast anche Aurora Giovinazzo e Greta Scarano, Andrea Di Luigi, Damiano Gavino, Alvise Rigo e per una piccola partecipazione amichevole Jasmine Trinca. Ognuno di loro è corpo e anima del racconto, passando attraverso più decenni, più fatti e più ricordi. Attenzione però, questo non è un film corale nel senso letterale del termine e come Ozpetek ha abituato il suo pubblico. Anche qui e in questo caso Nuovo Olimpo è qualcosa di diverso. Ci sono due uomini attorno ai quali ruotano diversi personaggi che però, in buona parte e in momenti diversi, condividono l’amore per il cinema, per il cibo, per la buona compagnia e per il piacere.
Margherita Bordino
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