Castellitto nuovo presidente del CSC. Una vittoria della destra italiana?
L’attore e regista Sergio Castellitto è stato scelto come nuovo presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia. La sua nomina, voluta dal ministro Gennaro Sangiuliano, arriva dopo un periodo di contestazione da parte degli studenti del Centro. È così che inizia una nuova era?
L’attore e regista Sergio Castellitto è il nuovo presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia. Nell’ambiente cinematografico il rumor circolava già da settimane e si attendeva solo una conferma… La sua nomina arriva dopo le dimissioni di Marta Donzelli (a capo del CSC da marzo 2021), avvenute nei primi di agosto insieme alle consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti. E arriva dopo mesi caldi, fatti di contestazioni e dispiaceri. Qualcuno ricorderà che gli studenti del Csc, nel mese di luglio, si erano mobilitati, con tanto di sostegno anche di esponenti del cinema italiano tra cui Sorrentino, Bellocchio e Moretti, contro l’emendamento della Lega al decreto Giubileo che modifica la governance dell’Istituto con la soppressione della figura del direttore generale ponendo il Comitato Scientifico alle dirette dipendenze dei ministeri della Cultura, dell’Istruzione e del Mef? Una contestazione che in termini spicci rappresentava il diritto di libertà della cultura e, nel caso specifico, della formazione cinematografica. Con la nomina di Castellitto ha inizio quindi una nuova era del Csc da osservare con cautela e a cui guardare con curiosità ed estrema attenzione. È o non è un nuovo colpo di mano della destra al Governo?
La nota del MiC sulla nuova presidenza del CSC
Nella nota ufficiale diffusa dal MiC si legge che il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha designato Sergio Castellitto alla presidenza del Centro Sperimentale di Cinematografia. Pupi Avati, Giancarlo Giannini, Cristiana Massaro, Andrea Minuz, Santino Vincenzo Mannino e Mauro Carlo Ciampotti sono stati designati componenti del Consiglio di Amministrazione. I primi tre sono stati scelti e nominati direttamente dal ministro, gli altri sono nominati su proposta degli altri ministri. “La designazione di un Cda di così alto profilo guidato da una personalità di assoluta qualità umana e professionale come Sergio Castellitto e composto da nomi prestigiosissimi, ci fa capire quanto le polemiche dei mesi scorsi fossero pretestuose. Volevamo elevare la qualità e lo abbiamo fatto”, è il commento di Sangiuliano il quale ha trasmesso la comunicazione alle Commissioni Cultura di Camera e Senato che dovranno esprimere il proprio parere entro 20 giorni.
Una nuova era per il CSC?
L’iter delle nuove nomine deve completarsi. Infatti, trasmessi oggi i nomi, le commissioni Cultura di Camera e Senato dovranno esprimere il proprio parere entro 20 giorni. Intanto, inutile nasconderlo, si attendono le dichiarazioni di Castellitto che per il momento tace. Certo, sulla competenza del profilo designato nulla da ridire anzi… Sergio Castellitto è brillante come attore e come regista, ed anche come sceneggiatore. Un uomo di cultura riconosciuto anche a livello internazionale (forse principalmente europeo). Con lui potrebbe iniziare una nuova era del Centro Sperimentale di Cinematografia. Un’era che si spera possa continuare con libertà culturale e intellettiva. Certo va detto che, essere scelto dalla destra per questo nuovo ruolo è un po’ come togliersi un sassolino dalla scarpa verso quella sinistra che lui stesso, in una vecchia intervista al Corriere della Sera, accusava di essere snob e di aver preferito al suo Fortunata, verso una possibile corsa agli Oscar, A Ciambra di Jonas Campignano…
Margherita Bordino
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