Arriva al cinema “La Chimera” di Alice Rohrwacher. Il trailer

Scritto e diretto da Alice Rohrwacher, "La Chimera" esce al cinema il 23 novembre. Il film racconta l'originale storia di un archeologo inglese che si unisce ad una banda di tombaroli. Il trailer

Si intitola “La Chimera” il nuovo film scritto e diretto da Alice Rohrwacher. Presentato al Festival di Cannes, sarà nelle sale cinematografiche dal 23 novembre con 01 Distribution.

La Chimera: un film libero con un cast “circense”

Si tratta di un film fatto di pieni e vuoti, presenze e assenze, eventi e ricordi, vita e morte: La Chimera è un lavoro fuori dagli schemi, che esprime al meglio il talento della sua regista. La Rohrwacher, che ne firma regia e sceneggiatura, ammette: “Volevo fare un film libero. Il cinema deve essere libero”, riferendosi alla scelta di una storia insolita e stramba, forse poco di appeal per i produttori, che però ha saputo raccogliere il contributo di un cast davvero eccezionale.

Il protagonista Arthur è interpretato da Josh O’Connor – già giovane re Carlo nella serie Netflix The Crown -, ma figurano anche la sorella Alba Rohrwacher, Carol Duarte, Vincenzo Nemolato e la mitica Isabella Rossellini, tutti concordi nel definire il team una “famiglia di circensi”. E in effetti, a guardare il trailer e le clip diffuse in anteprima, l’idea che salta alla mente è proprio quella di un gruppo ben amalgamato, all’interno del quale ogni attore porta il suo estro.

https://www.youtube.com/watch?v=MnLr-oN1oWc

Il tema del traffico di reperti archeologici

Ma di cosa parla La Chimera? La sinossi ufficiale così recita: “Ognuno insegue la sua chimera, senza mai riuscire ad afferrarla. Per alcuni è il sogno del guadagno facile, per altri la ricerca di un amore ideale… Di ritorno in una piccola città sul mar Tirreno, Arthur ritrova la sua sciagurata banda di tombaroli, ladri di corredi etruschi e di meraviglie archeologiche. Arthur ha un dono che mette al servizio della banda: sente il vuoto.

Il vuoto della terra nella quale si trovano le vestigia di un mondo passato. Lo stesso vuoto che ha lasciato in lui il ricordo del suo amore perduto, Beniamina. In un viaggio avventuroso tra vivi e morti, tra boschi e città, tra feste e solitudini, si svolgono i destini intrecciati di questi personaggi, tutti alla ricerca della Chimera”.

Emerge dunque un altro tema centrale nel film, che riguarda tanto l’Italia, quanto molti altri paesi culle di antiche civiltà: si tratta del mercato illegale dei reperti archeologici, alimentato dall’incuria in cui tanti siti disseminati sul territorio sono spesso lasciati. A questo si intreccia la questione del sacro e profano, del rispetto della solennità della morte nelle civiltà antiche e della bramosia del benessere materiale per quella odierna.

Passato e presente si intrecciano dunque in questa stramba pellicola in cui tuttavia, secondo la regista: “la cosa più importante è, come dentro un caleidoscopio, riuscire a rintracciare nella storia di un uomo la storia degli uomini, e ritrovarci tutti insieme attorno ad un film a chiederci che cosa disgraziata e buffa, che cosa commovente e violenta sia l’umanità”.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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