Io, noi e Gaber. Perché del Signor G abbiamo ancora bisogno
A vent'anni dalla morte di Giorgio Gaber, un documentario di Riccardo Milani ne ripercorre la vita e la carriera musicale. Ecco il trailer
Riccardo Milani non è solo il regista delle commedie italiani più popolari degli ultimi anni, con milioni di incasso al box office. È anche l’autore che con dedizione, ricerca e anche divertimento appena può abbraccia il documentario. Lo ha fatto poco tempo
fa con Nel nostro cielo un rombo di tuono e ora con Io, noi e Gaber presentato durante la 18esima Festa del Cinema di Roma.
Già il titolo di questo progetto è assai esplicativo. Oltre ad essere un omaggio a Giorgio Gaber, si rivolge a tutti noi, noi che anche se non lo sappiamo abbiamo tanto, ma tanto bisogno di Gaber e che attraverso le sue canzoni possiamo trovare ancora profezie, rimproveri, ritratti del nostro Paese così bello ma turbolento.
Viaggio nella vita di Gaber
Il Signor G è stato protagonista di una delle pagine culturali più intense e preziose dell’Italia. Io, noi e Gaber propone un ritratto affettuoso, nostalgico e nostrano. Girato tra Milano e Viareggio, nei luoghi cari a Gaber, è un viaggio visivo e musicale che
attraversa tutte le fasi della carriera artistica del suo protagonista.
Ci sono i primissimi esordi nei locali di Milano, il rock con Adriano Celentano, il sodalizio artistico e surreale con l’amico Jannacci, gli iconici duetti con Mina, le canzoni con Maria Monti. Ci sono gli anni della popolarità televisiva e quelli del teatro, o meglio, quelli del Teatro Canzone, piena espressione del suo impegno totale sia politico che culturale.
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Il mondo di Gaber attraverso Riccardo Milani
“Se io penso a Gaber penso all’onestà intellettuale con cui ha osservato il mondo e questa è una funzione etica e sociale enorme” ha detto Riccardo Milani. “Un uomo importante per la mia formazione, io sono nato nel 1958, ero un bambino quando Gaber cantava canzoni leggere e molto divertenti che rimanevano in testa. Poi è diventato altro, un uomo di teatro, ha inventato un genere e ci ha detto delle cose importanti”.
Mentre il commento di Dalia Gaber davanti a questo documentario sul papà è stato: “Mi colpisce la qualità del racconto di Riccardo e l’approccio, che non è scontato. Per il 20° anniversario della scomparsa di Gaber abbiamo pensato di creare un documentario importante ma non potevamo sperare che andasse così. Abbiamo contattato delle persone prima di una struttura produttiva e Riccardo per me si è rivelato la migliore mano in cui poteva finire mio papà”.
Io, noi e Gaber al cinema
Io, noi e Gaber sarà disponibile nelle sale cinematografiche il 6, 7 e 8 novembre. Le prevendite sono disponibili su ionoiegaberalcinema.it. Promosso dalla Fondazione Gaber, il docufilm è prodotto da Atomic in coproduzione con RAI Documentari e Luce Cinecittà e distribuito da Lucky Red.
Attraverso la voce di familiari e amici, Riccardo Milani traccia un ritratto intimo e appassionato di Gaber, che include ad un tempo la sua storia personale -attraverso le parole della figlia Dalia e delle persone storicamente a lui più vicine- e una sinfonia di voci di colleghi e artisti che lo hanno vissuto e amato. Il docufilm vede la partecipazione speciale di Gianfranco Aiolfi, Massimo Bernardini, Pier Luigi Bersani, Claudio Bisio, Mario Capanna, Francesco Centorame, Lorenzo Jovanotti Cherubini, Ombretta Colli, Paolo Dal Bon, Fabio Fazio, Ivano Fossati, Dalia Gaberscik, Ricky Gianco, Gino e Michele, Guido Harari, Paolo Jannacci, Lorenzo Luporini, Roberto Luporini, Sandro Luporini, Mercedes Martini, Vincenzo Mollica, Gianni Morandi, Massimiliano Pani, Giulio Rapetti – Mogol, Michele Serra.
Margherita Bordino
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