Tra cult ed evergreen. 7 film da vedere durante le vacanze di Natale
Da “Tutti insieme appassionatamente” a “L’amore non va in vacanza”, per poi passare dai famigerati “Gremlins” al tenebroso “The Nightmare before Christmas”: ecco i film che consigliamo di vedere durante questi giorni di festa e relax
Si avvicina il momento dei regali sotto l’albero ma se invece dei soliti maglioni, pigiami e calzini ci fossero dei film, quali vorreste? Noi di Artribune ci abbiamo pensato e abbiamo stilato una selezione di 7 titoli iconici da vedere e rivedere in questo periodo dell’anno.
1 / 7
Tutti insieme appassionatamente (1965) di Robert Wise
2 / 7
Vacanze di Natale (1983) di Carlo Vanzina
3 / 7
Gremlins (1984) di Joe Dante
4 / 7
Mamma, ho perso l’aereo (1990) di Chris Columbus
5 / 7
Parenti serpenti (1992) di Mario Monicelli
6 / 7
The Nightmare before Christmas (1993) di Henry Selick
7 / 7
L’amore non va in vacanza (2006) di Nancy Meyers
Tratto dalla celebre commedia musicale teatrale The Sound of Music di Rodgers e Hammerstein, Tutti insieme appassionatamente è a sua volta ispirato a La famiglia Trapp (The Story of the Trapp Family Singers), romanzo autobiografico di Maria Augusta von Trapp. Un film che, oltre ad aver vinto ben 5 Premi Oscar, ha consacrato definitivamente Julie Andrews, protagonista della celebre Mary Poppins. In Tutti insieme appassionatamente il ruolo dell’attrice non è molto diverso ma di certo più complesso, vestendo i panni di un’istitutrice dei sette figli del comandante Von Trapp. Infine, il successo riscosso dal film nel 1965 ha salvato la 20th Century Fox dopo il disastro economico generato dal film Cleopatra nel 1963.
Proprio in questi giorni si celebrano i 40 anni di Vacanze di Natale. Definito fin da subito come il primo Instant movie del cinema italiano, poiché ambientato nello stesso periodo d’uscita nelle sale, il film è diventato un vero e proprio cult, nonché precursore di un fortunato filone cinematografico comico a tema natalizio, denominato successivamente “cinepanettone”. Diretto da Carlo Vanzina e scritto dal fratello Enrico, Vacanze di Natale è il ritratto di un gruppo di italiani in vacanza a Cortina nel 1983. Vizi, frivolezze, intrighi e mode raccontati con ironia, ma anche con attenzione nel fotografare i linguaggi e la vita della gioventù di quegli anni.
Piccole creature con lunghe orecchie a punta: sono questi i Gremlins che danno titolo al film di Joe Dante. Il regista si lancia in una vera avventura cinematografica, portando sul grande schermo molto della sua infanzia e tantissimo della paura di ogni bambino. Gremlins è un film che passa da una scena comica ad una spaventosa, senza troppi scrupoli, ed è per questo che è definito “un horror per famiglie”. Fonte di ispirazione è The Gremlins, scritto da Roald Dahl nel 1943, e prima di Joe Dante si era pensata la regia di Tim Burton. Un ruolo importante nella realizzazione del film lo ebbe il produttore esecutivo Steven Spielberg, lo stesso che nel film si regala un piccolo e veloce cameo vestendo i panni di uno degli inventori “colleghi” del padre del giovane protagonista.
La storia è nota: una numerosa famiglia americana, i McCallister, decide di trascorrere il Natale a Parigi ma dimentica a casa il più piccolo dei loro figli, Kevin (Macaulay Culkin), continuamente deriso e rimproverato da tutti.
Umorismo, avventura e sentimento sono l’asso vincente di Mamma ho perso l’aereo. Tra le scene più iconiche del film, la reazione di Kevin all’utilizzo del dopobarba è stata improvvisata dal giovane Culkin durante la prima giornata di riprese, mostrando chiaramente a tutti che era un bambino prodigio della recitazione. Inoltre, è il film commedia con maggior incasso di tutti i tempi negli Stati Uniti fino al 2011, quando nelle sale è arrivato Una notte da leoni 2.
Ridere con amarezza? Sì, è possibile e la dimostrazione è proprio Parenti serpenti di Mario Monicelli. Il film non ebbe subito successo. Prima di tutto, non uscì in sala durante il periodo natalizio ma solo a marzo, e grazie ai più passaggi televisivi pian piano ha conquistato una vera e meritatissima popolarità. Commedia all’italiana e humor nero di stampo inglese sono la chiave di tanto successo. La sceneggiatura del film è di Carmine Amoroso, lo stesso che in un’intervista ha raccontato che “la mia idea iniziale, da cinico e un po’ cattivo quale sono, era quella di raccontare una maniera dolce, senza atti brutali, per sterminare la propria famiglia. In quegli anni, nei primi anni ’90, era salito alla ribalta delle cronache lo scandalo del vino al metanolo, che in Italia aveva causato diverse vittime. Mi sembrò un metodo fantastico per assassinare qualcuno senza lasciare traccia: una versione originalissima del delitto perfetto”. Il racconto di Amoroso era arrivato finalista ad un premio per soggetti e tra le conoscenze dello sceneggiatore c’era Luigi De Laurentiis, che apprezzò molto il soggetto e gli disse: “l’unico che potrebbe fare questo film è Monicelli”. Il resto è storia.
Il film d’animazione, nato dalla mente di Tim Burton ma diretto da Henry Selick, è un musical dark realizzato in stop-motion, amato dal pubblico e dalla critica. La genesi di questo film è assai singolare: Tim Burton, affascinato sin da piccolo dal clima che si crea durante le vacanze di Halloween e di Natale, agli inizi degli anni Ottanta scrive una poesia di tre pagine intitolata The Nightmare Before Christmas. Pensava di adattarla come speciale televisivo con una voce narrante, o come un libro per bambini, quindi, diede forma al concept art, allo storyboard e ai modellini dei personaggi. Al tempo lavorava per la Disney che fermò lo sviluppo del progetto perché troppo cupo e strano. Dal 1984, Burton proseguì la sua carriera altrove ma continuava a pensare al progetto di cui la Disney ne possedeva ancora i diritti. Nel mentre, grazie all’enorme successo di Batman ed Edward mani di forbice, potè far ripartire lo sviluppo del film d’animazione, per cui decise di affidarela regia all’amico Henry Selick (anche perché impegnato in Batman – Il ritorno). Una lunga gestazione che arrivò sino al 1993, anno del debutto in sala di The Nightmare Before Christmas e del suo inevitabile successo…
“Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano“, scrive Shakespeare e questo è ciò che avviene in L’amore non va in vacanza. Una produttrice americana ed una giornalista inglese, entrambe deluse dalle rispettive storie d’amore, decidono (pur non conoscendosi) di scambiarsi gli appartamenti via internet. Questa decisione abbastanza bizzarra – almeno per inizio 2000 – è l’occasione per entrambe di fare nuove scoperte e conoscenze. Il successo di questo film non si deve cercare solo nella sceneggiatura brillante e negli ottimi dialoghi – Nancy Meyers è la stessa di Tutto può succedere e Book Club –, ma anche nella forte chimica ed empatia tra gli attori che portano in scena i protagonisti: Kate Winslet, Cameron Diaz, Jack Black e Jude Law. Ci sarà un sequel? È di questo che si parla da (troppo) tempo…
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Tutti insieme appassionatamente (1965) di Robert Wise
2 / 7
Vacanze di Natale (1983) di Carlo Vanzina
3 / 7
Gremlins (1984) di Joe Dante
4 / 7
Mamma, ho perso l’aereo (1990) di Chris Columbus
5 / 7
Parenti serpenti (1992) di Mario Monicelli
6 / 7
The Nightmare before Christmas (1993) di Henry Selick
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L’amore non va in vacanza (2006) di Nancy Meyers
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Margherita Bordino
Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…