Barbie vs Oppenheimer: gli effetti del cinema sui trend della moda nel 2023
Sono stati i due film blockbuster dell’estate 2023, e anche la moda ne è stata vittima. In chiusura d’anno ripercorriamo le tendenze di stile generate dall’incredibile successo al botteghino di Barbie e Oppenheimer
In chiusura d’anno, non possiamo che sancire il successo di due film molto attesi, che non hanno smentito le previsioni: Barbie e Oppenheimer hanno catalizzato le preferenze del pubblico, finendo per giocare un ruolo non marginale anche nel determinare le tendenze della moda. E questi trend – chissà se destinati a durare nel tempo – analizziamo di seguito per rilevare quanto abbiano influenzato e come abbiano indirizzato le vendite degli ultimi mesi. Tra i fenomeni più discussi, il cosiddetto Barbiecore ha catapultato il colore rosa al centro della scena, ben prima dell’uscita del blockbuster di Greta Gerwig, con la complicità di celebrità e fan, che hanno sfoggiato accessori e look fucsia ispirati all’iconica bambola. Per contro, Oppenheimer – il biopic incentrato sulla figura del fisico inventore della bomba atomica, dai toni sicuramente più cupi – ha aperto la strada al nero, innescando lo “scontro” tra la rappresentazione di un mondo di spensierata fantasia e il dramma della storia reale. Questa convergenza di influenze ha portato alla nascita del termine Barbenheimer, sottolineando l’incisiva influenza di entrambi i film sulla cultura e sulla moda contemporanea.
Cos’è il fenomeno Barbenheimer
Tutto parte da un concetto: i colori rosa pastello di Barbie e quelli scuri e austeri di Oppenheimer (il cosiddetto Oppenheimercore)creano una contrapposizione talmente netta da ispirare un mix tra le parti, a propria volta riscontrabile in capi e accessori diventati di moda. Da questa fusione nasce il fenomeno del Barbenheimer. I fan dei due film, per primi, hanno creato audaci abbinamenti, combinando elementi dal guardaroba di Oppenheimer come panciotti, cappelli fedora e pantaloni gessati con accessori scintillanti e rosa tipici dell’estetica Barbiecore. Un incontro tra due mondi presto riportato sui social, dove il binomio rosa-nero è stato a lungo l’abbinamento più in voga.
Le influenze di Barbie su trend e vendite
Cosa mai potrebbe accomunare questi due film? Nonostante le evidenti differenze di stile, estetica e tipologia cinematografica (commedia contro biopic), le due pellicole presentano elementi che li accomunano. Sia Barbie sia Oppenheimer hanno contribuito a plasmare un’estetica digitale ben definita e duratura; basti considerare che elementi propri del Barbiecore hanno cominciato ad essere citati mesi prima dell’arrivo del film nelle sale cinematografiche attraverso il Valentino Pink PP, la nuance realizzata da Valentino in collaborazione con Pantone nel 2022. Un altro elemento che accomuna i due film è la loro forte influenza sul mercato, che ha fatto impennare la vendita di abiti e accessori come le calzature Birkenstock mostrate nel film Barbie – una conferma arriva dalla piattaforma di consumi e ricerche dei consumatori Lyst, che ha calcolatoun aumento del 110% delle calzature tedesche nei mesi concomitanti all’uscita del film. Per non parlare dell’incremento di accessori e abbigliamento rosa, proposti anche da numerosi brand nelle Fashion Week del 2023. Secondo alcuni dati del marketplace Stileo, i click sui prodotti con il tag “Barbie” presenti sulla piattaforma hanno registrato un aumento del 450% negli ultimi mesi; mentre, in contemporanea con l’uscita del film, la ricerca di abiti e accessori di colore rosa ha registrato un aumento del 9.1% in tutte le categorie.
Le influenze di Oppenheimer su trend e vendite
Anche il film Oppenheimer ha dimostrato un notevole impatto sul mercato, suscitando un certo interesse nel pubblico per diversi accessori iconici del protagonista. In particolare, l’orologio da polso Hamilton con cinturino in pelle ha generato un aumento delle ricerche online e nelle vendite. A questo si aggiunge quanto riportato dal The Guardian: l’uscita di Oppenheimer è stata accompagnata da un balzo del 21% nelle vendite di fedora, il cappello indossato da Cillian Murphy nel film. E anche l’azienda londinese Herbert Johnson, specializzata in cappelli a tesa larga, ha registrato un aumento nella domanda, soprattutto da parte della fascia demografica più giovane. Poi il “severe style“, promosso dal film, ha influenzato in modo interessante le tendenze per l’autunno-inverno 2024, in cui dominano le sfumature di grigio che portano a un’eleganza sobria e austera. Marchi affermati e nuovi protagonisti del settore hanno proposto uno stile minimalista in una vasta gamma di tonalità grigie, che spaziano dal tortora fino al perla, al cenere e al fumo. Questo stile raffinato e discreto sembra destinato a definire il panorama della moda per la prossima stagione, e così i film Barbie e Oppenheimer emergono come esempi virtuosi della collaborazione tra moda e cinema rappresentando un rapporto costruttivo tra due mondi, a dimostrazione che entrambi i settori potrebbero sostenersi in un periodo di sfide economiche.
Lara Gastaldi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati