Un documentario racconta il viaggio della scienziata Marie Curie in Italia
In pochi sanno che la due volte Premio Nobel Marie Curie fu in Italia per studiare la radioattività naturale. Un documentario lo racconta
A novant’anni dalla sua scomparsa, l’Università di Pisa celebra la grande Marie Curie (Varsavia, 1867 – Passy, 1934), prima donna ad essere insignita del Premio Nobel per la Fisica nel 1903, grazie ai suoi studi sulle radiazioni.
Il 18 gennaio, nell’Aula Magna del Dipartimento di Chimica dell’ateneo, verrà infatti proiettato il docufilm Il viaggio di Marie Curie in Italia.
Il soggiorno di Marie Curie in Italia
Nata nella Polonia russa, Maria Salomea Skłodowska si dimostra sin dalla tenera età una studiosa brillante e seriosa, conseguendo facilmente il diploma di ginnasio.
Si trasferì poi a Parigi, in Francia, sua seconda patria, per seguire gli studi di scienze alla Sorbona. Qui conobbe il marito Pierre Curie, fisico e matematico, anch’egli impegnato nello studio della radioattività. Con lui e Antoine Henri Becquerel, ricevette il Premio Nobel per la Fisica cui seguì, nel 1911 quello per la Chimica, grazie alla scoperta del radio e del polonio.
In seguito alla tragica perdita del consorte, nel 1906, subentrerà al suo posto alla guida della cattedra di Fisica Generale alla Sorbona.
Era il 1918, quando la scienziata, doppio premio Nobel, giunse a Pisa su invito di Raffaello Nasini, allora professore di Chimica dell’Università di Pisa. Qui la Curie rimase per tre settimane, insieme a Camillo Porlezza, all’epoca giovane assistente di Nasini.
Lo scopo del suo viaggio fu quello di effettuare sopralluoghi nelle principali sorgenti termali italiane e in alcune miniere, per studiare il fenomeno della radiazione naturale nelle acque termali, nelle fumarole e nelle rocce. Tra le tappe toscane, visitò San Giuliano, Montecatini e Larderello.
Il documentario Il viaggio di Marie Curie in Italia
A differenza di altre produzioni cinematografiche a lei dedicate, il cortometraggio “Il viaggio di Marie Curie in Italia”, diretto da Pawel Cichonski, racconta proprio questo breve ma importante soggiorno della scienziata polacca nel nostro Paese. Sebbene sia ricordato da alcune iscrizioni commemorative nei siti che visitò, in pochi sono a conoscenza di tale soggiorno.
Realizzato grazie ad un’iniziativa congiunta tra Accademia Polacca delle Scienze di Roma, Istuituto di Chimica Organica di Varsavia dell’Accademia Polacca delle Scienze, Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa e Museo biografico di Maria Skłodowska-Curie a Varsavia, il film vuole testimoniare una parentesi delle ricerche della Curie in Italia, poco nota anche a molti scienziati e storici.
Grazie al minuzioso lavoro di Marcin Górecki, ricercatore presso l’accademia polacca delle scienze, sappiamo così che “Da Parigi, Maria Skłodowska-Curie arrivò da sola in treno a Pisa, il 30 luglio 1918 alle 3:30 del mattino” e nel documentario, della durata di 25 minuti, possiamo ripercorrere le analisi e le ricerche che la grande scienziata compì sul nostro territorio.
Roberta Pisa
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