Once Upon a Studio: 545 personaggi Disney in un unico corto animato
Topolino, Aladino, Biancaneve. Tutti i personaggi creati dalla Disney dal 1923 a oggi, si ritrovano in un esilarante corto animato. Un film che celebra la storia dell'azienda a cento anni dalla sua fondazione
Una grande foto di famiglia, con oltre cinquecento personaggi ripescati da Disney dall’anno della fondazione degli Studios a oggi. È questo l’effetto di Once Upon a Studio, il corto animato lanciato lo scorso ottobre su Disney+ e finalmente disponibile online, gratuitamente e in versione integrale.
L’obiettivo del film è celebrare la storica casa di produzione americana, chiamando a raccolta tutti – o quasi – i protagonisti dell’azienda più amata (e criticata) del cinema per l’infanzia.
Cento anni di Disney
È il 16 ottobre 1923 quando Walt Disney e suo fratello Roy, dopo diverse esperienze più o meno fortunate nell’ambito dell’animazione, decidono di fondare i Disney Brothers Cartoon Studios, cambiando successivamente il nome in Walt Disney Productions.
Accomunati dalla volontà di dare vita a cartoni animati per bambini, cavalcando il crescente interesse intorno alla nuova arte cinematografica, i due ragazzi si affermano sulla scena americana prima con cortometraggi e serie animate principalmente ispirati alle fiabe popolari (su tutti Alice Comedies, che rimanda alla storia di Lewis Carroll), poi, negli anni Trenta e Quaranta, con lungometraggi più maturi e autoriali: da Biancaneve e i sette nani a Bongo e i tre avventurieri, passando per il mitico Topolino.
Inizia così il monopolio dell’azienda californiana, che nel corso dei decenni a venire si sarebbe ampliata affiancando alla produzione di opere filmiche anche la creazione di parchi a tema e, più in generale, di un merchandising che avrebbe stravolto l’immaginario di intere generazioni.
Il cortometraggio Once Upon a Studio
Il cortometraggio Once Upon a Studio, di circa nove minuti, si inserisce nelle celebrazioni per i cento anni degli Studios, ripercorrendo i personaggi e i film che hanno segnato la storia del colosso americano. Lanciato lo scorso 16 ottobre sulla piattaforma di streaming Disney+, e da qualche giorno disponibile gratuitamente in Rete, il breve filmato è ambientato negli studi Disney di Burbank, in California.
Spente le luci dell’edificio e svuotate le stanze a conclusione della giornata lavorativa, Topolino salta fuori da un quadro appeso alla parete chiamando a raccolta tutti i suoi “colleghi” per una foto celebrativa. È così che i vari personaggi creati dalla matita degli animatori Disney nel corso degli ultimi cento anni, prendono vita dirigendosi sul luogo dello scatto, con brevi gag e citazioni che rimandano ai propri film di riferimento.
Il futuro della Walt Disney Company
Diretto e sceneggiato da Dan Abraham e Trent Correy, il cortometraggio è un virtuoso esempio di integrazione fra animazione 2D, animazione 3D e riprese dal vero. I creatori del video hanno inoltre dichiarato che la maggior parte delle animazioni è stata realizzata a mano – una tecnica a cui la Disney sembra aver rinunciato da tempo, vista la scelta dominante di fare ricorso a tecniche più moderne.
Il risultato è un prodotto impressionante per qualità e rispetto, che se da una parte celebra degnamente (e con un pizzico di nostalgia) la storia dell’azienda, dall’altra non riesce a nascondere i dubbi legati al suo futuro.
In preda a una profonda crisi economica e con poche idee in grado di rilanciare gli Studios, la società fondata da Walt e Roy boccheggia ormai da anni. Restano gli enormi punti interrogativi sulle possibili evoluzioni di un brand che naviga nell’incertezza.
Alex Urso
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati