Leonardo da Vinci protagonista di un film in stop motion
Si intitola The Inventor l’ambizioso film d’animazione che racconta gli ultimi, intensi anni francesi di Leonardo da Vinci. La creazione del lungometraggio, una produzione franco-americana, è anche al centro di una mostra ad Amboise
Riaprirà il 15 giugno, al termine di due anni e mezzo di lavori di restauro, la cappella di Saint Hubert nel Castello Reale di Amboise, al cui interno si trova la tomba di Leonardo da Vinci. L’artista italiano arriva nella valle della Loira nel 1516, chiamato da Francesco I di Francia, portando con sé tre famosi dipinti (la Gioconda, il San Giovanni Battista, la Vergine col Bambino e Sant’Anna) e soggiornerà per tre anni al Clos Lucé, a poche centinaia di metri dal castello, dedicandosi ai suoi studi e alle sue invenzioni.
Proprio all’ultimo periodo francese della vita del genio toscano (che proprio ad Amboise morirà nel 1519) è dedicato il film in stop motion The Inventor (Léo nella versione francese uscita nelle sale il 31 gennaio, presto in distribuzione in altri paesi europei). Realizzato da Jim Capobianco con la collaborazione di Pierre-Luc Granjon, The Inventor è stato presentato a ottobre in anteprima nella sezione “Alice nelle città” alla 18a Festa del cinema di Roma.
The Inventor: una cooperazione franco-americana
Jim Capobianco, ex Disney e Pixar, è stato il co-sceneggiatore di Ratatouille (2007), collaborazione che gli ha meritato una nomination agli Oscar. Nel curriculum di Capobianco ci sono anche altri titoli importanti, come Il Re Leone, Alla ricerca di Nemo, Vice-Versa, Wall-E, Coco. Il film è stato girato negli studi di animazione Foliascope di Bourg-les-Valence, con sede nella valle del Rodano, a sud di Lione. La società diretta da Ilan Urroz e Nicolas Flory, in grado di produrre sia in animazione 2D sia in stop motion, ha già contribuito alla realizzazione di tre lungometraggi tra cui Manodopera (Interdit aux chiens et aux Italiens, Premio della giuria al festival di Annecy 2022), il bel film di Alain Ughetto uscito lo scorso anno nelle sale italiane.
Destinato alle famiglie, The Inventor racconta lo spirito umanista e rinascimentale che anima Leonardo, nominato da Francesco I “primo pittore, ingegnere e architetto” del Regno. Sistematosi al Clos Lucé, ha piena libertà di sperimentare, proseguire le sue ricerche e applicarsi alle sue visionarie invenzioni. Circondato da personaggi come Margherita di Navarra, sorella di Francesco I, e Luisa di Savoia, madre del re, Leonardo osserva la luna, sogna di volare come un uccello, scopre i segreti del corpo umano. Non mancano situazioni umoristiche e il tono si mantiene leggero puntando a stimolare la curiosità dei ragazzi di fronte alla creatività dell’inventore italiano. Nelle sale francesi il doppiaggio è stato affidato ad attori molto noti come Marion Cotillard (Luisa di Savoia), Juliette Armanet (Margherita), André Dussolier (Leonardo) e Gauthier Battoue (Francesco I). L’edizione americana si è avvalsa delle voci di Daisy Ridley, Stephen Fry e Matt Berry.
Le maquette del film in mostra ad Amboise
“Leonardo da Vinci è stato un genio, un creatore e un inventore straordinario e ho voluto raccontare e far scoprire a un pubblico più vasto chi è stato questo artista le cui idee fantastiche hanno cambiato il mondo” ha dichiarato Jim Capobianco che aveva già dedicato all’autore della Gioconda un cortometraggio in 2D uscito nel 2009.
Contemporaneamente all’uscita in Francia di Léo, il Castello reale di Amboise ha organizzato (fino al 21 aprile) l’esposizione di una dozzina di maquette originali utilizzare per la realizzazione del film. In alcune delle sale più belle del castello si possono scoprire i micro-scenari realizzati dagli artigiani di Foliascope: le strade del centro storico di Amboise, il ponte sulla Loira, la sala del Consiglio e l’entrata principale del castello, le torri e le mura del maniero. Ciascuna maquette è completata da personaggi ed elementi di scenario come carrozze, armi, bandiere utilizzati nel corso delle riprese.
Raccontare Leonardo da Vinci con lo stop motion
Ancora più ricca di contenuti la mostra allestita al Clos Lucé fino al 12 maggio che propone ai visitatori, in cinque sezioni, un percorso fra i segreti di un film di animazione in stop motion. Dai primi disegni che abbozzano i personaggi fino alla diffusione del film su grande schermo, vengono messe in luce e spiegate le varie professionalità, dagli storyboarder agli artigiani decoratori, dai costruttori dei pupazzi ai montatori. Per The Inventor, sono stati costruiti 87 pupazzi: i personaggi principali come Leonardo o Francesco I addirittura in 5 copie per poter girare più scene nello stesso tempo.
Complessivamente si tratta di un lavoro titanico che comprende centinaia di persone: la media di produzione giornaliera si aggira sui 4 secondi di filmato. C’è anche una parte di film girata in 2D: un esplicito omaggio a Leonardo come disegnatore: il suo codice sul volo degli uccelli, in cui il movimento è scomposto in una serie di disegni, ne fa – agli occhi degli autori – un precursore del disegno animato.
L’ultima sezione dell’esposizione è dedicata all’importanza della musica e della sonorizzazione in un film di animazione. Si scopre il lavoro di sincronizzazione delle voci, insieme a quello dei doppiatori e dei rumoristi. Filmati e postazioni multimedia illustrano ai visitatori questa fase finale della produzione.
Il percorso si chiude con la proiezione dei primi minuti del film che si svolgono a Roma nel Palazzo del Belvedere, poco prima della partenza di Leonardo per la Francia.
Dario Bragaglia
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