Shirley, storia di una donna nera che sfidò la politica statunitense
Una maestra nera di scuola materna sfida il sistema politico statunitense candidandosi alle primarie per le presidenziali del 1972. Lei è Shirley Chisholm e la sua coraggiosa storia è diventata un film. Il trailer
In pieno Black History Month, la piattaforma Netflix lancia il trailer di Shirley: in corsa per la Casa Bianca. Il film, in uscita il 22 marzo, narra l’avvincente storia di Shirley Anita St. Hill Chisholm, prima donna nera eletta al Congresso degli Stati Uniti d’America.
Chi era Shirley Chisholm
Shirley Chisholm era una maestra di scuola materna quando intraprese la carriera politica, incoraggiata già dai suoi insegnanti durante gli studi, nei quali dimostrò grandi doti dialettiche.
Nonostante le umili origini – primogenita di quattro figli, il padre era un operaio della Guyana, e la madre una sarta delle Barbados, immigrati a Brooklyn – Shirley si laureò con lode e conseguì un master presso la Columbia University in educazione della prima infanzia.
Da sempre strenua sostenitrice dell’uguaglianza razziale e di genere, fu attiva nelle sezioni politiche locali e nel 1964 divenne il secondo afroamericano nella legislatura dello Stato di New York. Nel 1968 ottenne invece un seggio alla Camera dei Rappresentanti, divenendo, di fatto, la prima donna nera eletta al Congresso.
Il grande passo lo fece nel 1972, quando si candidò alle Presidenziali, senza riuscire tuttavia ad aggiudicarsi le primarie del Partito Democratico, ma sventando ben tre tentativi di omicidio.
Chisholm si ritirò dal Congresso nel 1983, riprendendo la sua carriera di insegnante presso la Mount Holyoke College e co-fondò il National Political Congress of Black Women.
Ritiratasi in Florida, nel 1993 rifiutò l’incarico di ambasciatrice in Giamaica offertole dal Presidente Clinton. Morirà nel 2005, ricordata come una grande paladina dei diritti umani.
Il film Shirley: in corsa per la Casa Bianca
Il film drammatico Shirley: in corsa per la Casa Bianca, condensa in quasi due ore le vicende salienti che videro al centro una coraggiosa e battagliera Chisholm, il suo entourage politico e l’America intera durante le primarie per le elezioni presidenziali dei primi anni ’70.
A vestire i panni della politica è una meravigliosa Regina King, premio Oscar 2019 per il suo ruolo in Se la strada potesse parlare, mentre nel cast ci sono anche Lance Reddick, in una delle sue ultime interpretazioni prima della scomparsa nel 2023, Brian Stokes Mitchell, Christina Jackson, Dorian Crossmond Missick, Amirah Vann, André Holland e Terrence Howard.
Alla regia del lungometraggio c’è invece John Ridley, che nel 2014 ha vinto il premio Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per 12 anni schiavo.
Roberta Pisa
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