Anita Pallenberg, amata da Schifano e Rolling Stones, protagonista di un documentario
Anita Pallenberg è stata una personalità di rilievo negli anni '70: amata da Mario Schifano e Keith Richards, era uno spirito libero e creativo. La sua vita è ora narrata nel film "Catching Fire: The Story of Anita Pallenberg". Il trailer
“Da Keith e Anita, quanto è bello esistere … era l’estate del 1970” canta Carla Bruni nel brano che descrive l’atmosfera che vivevano Keith Richard e Anita Pallenberg nei loro salotti. Lui chitarrista dei Rolling Stones, lei musa, attrice, modella, stilista: due personaggi che hanno segnato la cultura di quegli anni, non solo con la musica, ma con uno stile di vita rivoluzionario per l’epoca.
La figura di Anita è però quella che emerge: il suo animo inquieto e “di fuoco”, da ragazza ricca e viziata, capace di ammaliare chiunque avesse attorno, si svela ora in un documentario dal titolo Catching Fire: The Story of Anita Pallenberg.
Realizzato grazie ad uno dei due figli della coppia, Marlon Richards, che ha recuperato diari, documenti e lettere della poliedrica madre, il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, città natale della Pallenberg.
Dal prossimo 3 maggio il documentario sarà nelle sale cinematografiche distribuito da Magnolia Pictures.
Anita Pallenberg, da Mario Schifano ai Rolling Stones
Nata a Roma il 6 aprile del 1942, Anita era figlia di un agente del turismo italiano di origine tedesca, Arnoldo Pallenberg, e di Paula Wiederhold, segretaria all’ambasciata tedesca. I suoi nonni e bisnonni erano pittori e anche lei fu iniziata agli studi artistici, ma ripetutamente cacciata per cattiva condotta dagli istituti scolastici.
Ribelle sin da giovanissima, preferiva frequentare il circolo di intellettuali romani del Caffè Rosati, di cui facevano parte tra gli altri Pasolini, Moravia, Fellini. Qui conobbe l’artista Mario Schifano con cui ebbe una relazione: insieme partirono alla volta di New York.
Era il 1962 e la coppia italiana entrò a far parte della Factory di Andy Warhol. In America la bella Anita intraprese la carriera di modella fin quando non conobbe i Rolling Stones. Nel 1965 la ragazza – che coprì diversi ruoli da attrice partecipando a film come Barbarella e Dillinger è morto – si legò al fondatore della rock band Brian Jones, rimasto folgorato dal suo grande carisma. La relazione tra i due finì nel 1967, dopo alcuni ripetuti episodi di violenza da parte di Jones, con ricadute fatali sul destino del famoso gruppo musicale.
Anita si innamorò infatti di un altro membro della band, Keith Richards, con cui fuggì in Marocco. Sull’accaduto il chitarrista dichiarò: “Quella fu l’ultima goccia fra me e Brian. Lui non mi perdonò mai per quello che successe e non lo biasimo, ma, diavolo, così è la vita”.
I due ebbero tre figli: Marlon, Dandelion, detta Angela e Tara, morto subito dopo la nascita. La loro fu una relazione tumultuosa, segnata da gelosie – tra cui il dubbio di un tradimento di Anita con il frontman Mick Jagger durante le riprese di Sadismo e le richiesta di Richards di porre fine alla professione di attrice – oltre che dall’uso smodato di stupefacenti, che volse ben presto al termine.
Dopo un lungo e difficile periodo di disintossicazione, la Pallenberg tornò in attività dedicandosi stavolta alla moda e lavorando per Vivienne Westwood (chi altri del resto?) nel cui entourage figurava la modella inglese Kate Moss, che da sempre ha considerato Anita sua mentore in fatto di stile.
La vita rocambolesca, ricca di aneddoti, incontri e svolte di Anita Pallenberg terminò il 13 giugno 2017 in Inghilterra.
Il film “Catching Fire: The Story of Anita Pallenberg”
I registi Alexis Bloom e Svetlana Zill hanno intrapreso il complesso compito di narrare le vicende biografiche di Anita partendo dai suoi effetti più personali, affidati loro dalle stesse mani del figlio Marlon.
Catching Fire: The Story of Anita Pallenberg non vuole celebrare un mito, ma raccontare la verità di una donna che ha segnato un’epoca e che, come recita la sinossi del film: “in molti momenti della sua vita è stata un titolo di giornale: Anita Pallenberg era una “dea del rock n’ roll”, una “sacerdotessa voodoo” e una “seduttrice malvagia”.
A leggere le parole della protagonista è l’attrice Scarlett Johansson mentre, sebbene non si mostri mai in camera, Keith Richards interviene con i ricordi di quella che fu compagna di un breve ma intenso tratto di vita.
Roberta Pisa
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