Sguardi del Sud: un archivio raccoglie i film amatoriali delle famiglie meridionali italiane
Si intitola "Sguardi del Sud" la nuova sezione della piattaforma memoryscapes.it. Oltre 400 filmati girati tra gli Anni Trenta e Ottanta del Novecento, che restituiscono uno spaccato del Meridione. Il trailer
Sguardi del Sud documenta il miracolo di San Gennaro e la festa di Sant’Agata, i tarantolati e i funerali della Maga di Serradarce, il mercato della Vucciria e il maestoso teatro di Siracusa, le città e le campagne viste dallo sguardo dell’emigrante che ritorna a casa nello struggente sentimento del nostos, la nostalgia, il desiderio del ritorno.
Il progetto “Sguardi del Sud”
Oltre 400 filmati che coprono un arco temporale di quasi cinquant’anni, dal 1930 al 1987, raccontando l’immagine del Sud attraverso le riprese della popolazione locale, dei turisti e degli antropologi: è il corpus che compone Sguardi del Sud, la nuova sezione di Memoryscapes – Il cinema privato online, la piattaforma di Fondazione Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia che raccoglie i film di famiglia del Novecento suddivisi in sezioni tematiche.
I film delle famiglia del Sud Italia
Messa a segno grazie alla collaborazione con l’Università di Catania, nell’ambito del progetto Archivi del Sud che lo stesso ateneo svolge assieme alle Università della Calabria, di Palermo e “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, la sezione raccoglie numerose riprese prevalentemente amatoriali.
Si tratta di video quasi sempre privati, che raccontano momenti di vita quotidiana, ma che tuttavia rivelano una profonda componente sociale e antropologica. Come nel caso delle riprese del fotografo e cineamatore Enzo Mazzeo, tra le quali si segnalano quelle realizzate a Galatina (in provincia di Lecce) nel 1970, ritraenti una serie di donne e uomini tarantati nelle stradine del paese; o le sorprendenti immagini del funerale di Giuseppina Gonnella, maga guaritrice di Serradarce nel comune di Campagna (Salerno), uccisa in un agguato durante una cerimonia di possessione.
I filmati degli emigrati
Il tema del nostos, della nostalgia, emerge invece dai reperti cinematografici di Nicolò La Colla, giornalista originario di Salemi (Trapani) che si trasferisce a Torino per lavorare alla Gazzetta del popolo, o da quelli di Andrea Cavarretta, emigrato siciliano a New York che nel 1948 torna a Trapani documentando il ritorno e la visita ai parenti italiani, regalandoci alcune straordinarie immagini in 16mm e a colori delle Saline di Trapani dell’epoca.
Alex Urso
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