Da “Supersex” a “La vita che volevi”. Tutti i ruoli trasformativi dell’attore Francesco Pellegrino

Diventato noto a livello globale interpretando il fratello di Rocco Siffredi nella serie “Supersex”, Francesco Pellegrino racconta ad Artribune il suo lavoro di attore, soffermandosi sul ruolo da lui incarnato nella serie di prossima uscita “La vita che volevi”

Emergendo come uno dei talenti più promettenti nel panorama cinematografico italiano, Francesco Pellegrino (Santa Maria Capua Vetere, 1998) si è guadagnato attenzione internazionale con il suo ruolo in Supersex, la serie Netflix ispirata alla vita di Rocco Siffredi. Classe 1998, Pellegrino interpreta il giovane Tommaso Tano, il fratello maggiore e idolo di Rocco Siffredi. Con un debutto cinematografico nel 2017 e una serie di ruoli significativi all’attivo, tra cui l’ultima apparizione in La santa piccola del 2022, Pellegrino continua a dimostrare la sua versatilità. A breve lo vedremo anche nella serie La vita che volevi di Ivan Cotroneo, dove interpreta Gloria esplorando temi di transizione e identità. Abbiamo incontrato Pellegrino in un contenuto nato in collaborazione con gli studenti del corso Undergraduate Fashion Styling Polimoda.

Intervista all’attore Francesco Pellegrino

Interpretare Tommaso Tano in Supersex, il fratello di una leggenda vivente come Rocco Siffredi, ha richiesto un approccio attento e dettagliato. Cosa ti ha affascinato in particolare di questo personaggio?
Una delle cose che mi ha colpito della sceneggiatura è l’intensità con cui il personaggio brucia la sua vita: è un fuoco che arde velocissimo e poi si spegne improvvisamente. L’impulsività di Tommaso mi ha affascinato, non tanto per il tratto in sé, quanto per la sincerità con cui vive le sue emozioni. Inoltre, il suo profondo senso di colpa, persistente per tutta la narrazione, è stato un elemento che mi ha profondamente coinvolto. Ne ho parlato con Adriano Giannini, che interpreta Tommaso adulto, e condividiamo la stessa visione.

Quali sono stati i passaggi più significativi nella tua preparazione, sia a livello di ricerca personale sia nell’esplorazione delle dinamiche familiari?
Nel creare un personaggio, attingo da esperienze personali e osservazioni quotidiane. Il dialogo con Rocco Siffredi è stato cruciale per comprendere la complessità dei rapporti fraterni all’interno di una famiglia problematica. Tommaso, in un certo senso, potrebbe essere chiunque, potrebbe essere ovunque.

La serie Supersex ha riscosso un grande interesse a livello internazionale. Qual è stata la tua reazione di fronte al successo globale e come pensi che questo impatto abbia influenzato la percezione del tuo lavoro?
Vedere un progetto a cui ho lavorato raggiungere un pubblico globale è gratificante, ma nel mio campo un singolo successo non è sufficiente. Nonostante Supersex sia stato trasmesso in 190 paesi, continuo a cercare nuove storie da raccontare, senza mai adagiarmi sugli allori.

L’attore Francesco Pellegrino nella serie “La vita che volevi”

Nella serie La vita che volevi, di prossima uscita, interpreti Gloria da giovane, un profilo complesso in un momento cruciale della sua vita. Come hai tradotto autenticamente le sfide e le emozioni di una persona in transizione?
Quando Ivan Cotroneo mi chiamò per il provino, ero intimidito e incerto su come approcciare Gloria. La troupe, inclusi Edoardo Rey, l’aiuto-regista, Maurizio Fazzini al trucco e Rossano per i costumi, mi ha sostenuto incredibilmente, guidandomi passo dopo passo nel comprendere e vivere Gloria. Loro hanno reso possibile il mio successo nel ruolo.

Quanto tempo hai lavorato su questo personaggio?
Il processo di trasformazione in Gloria ha richiesto tre mesi intensi, durante i quali ho anche perso massa corporea, passando da circa 80 kg a 68-69 kg, per incarnare al meglio la femminilità del personaggio.

Osservando l’orizzonte della tua carriera, ci illustri le tematiche o i contesti narrativi che aspiri a esplorare nei tuoi futuri progetti?
Il teatro mi appassiona profondamente; lì mi sento veramente vivo. Al Teatro Sanità di Napoli stiamo sviluppando progetti innovativi. Mi impegno inoltre a promuovere temi etici e, in particolare, voglio essere una voce per le persone transessuali in Italia, che ancora lottano per trovare spazio e riconoscimento. Il pregiudizio che ho sperimentato personalmente durante le riprese mi ha molto colpito e rafforzato il mio impegno contro la discriminazione di genere.

Alessia Caliendo

Photographer Antonio Giancaspro – @agf_281
Project coordinator Alessia Caliendo – @AlessiaCaliendo

Styling curated by the students of the Undergraduate Fashion Styling course at Polimoda @polimodafirenze

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Alessia Caliendo

Alessia Caliendo

Alessia Caliendo è giornalista, producer e style e visual curator. Formatasi allo IED di Roma, si è poi trasferita a Londra per specializzarsi in Fashion Styling, Art Direction e Fashion Journalism alla Central Saint Martins. Ha al suo attivo numerose…

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