The Shrouds: morte e tecnologia nel nuovo film di David Cronenberg
“The Shrouds” è il titolo della nuova opera di David Cronenberg con Vincent Cassel e Diane Kruger. Il film narra una storia inquietante dove l’ossessione per la tecnologia è ancora una volta protagonista. Ecco il trailer
Lo avevamo lasciato nel 2022 con Crimes of the Future e adesso, alla veneranda età di ben 81 anni, l’instancabile David Cronenberg ritorna dietro la macchina da presa per restituirci un nuovissimo incubo esistenzialista in alta definizione.
Di cosa stiamo parlando? Di The Shrouds, il suo ventitreesimo film che è stato presentato in concorso alla 77esima edizione del Festival di Cannes.
La trama di The Shrouds, il nuovo film di David Cronenberg
Come ogni buona opera cronenberghiana che si rispetti, anche la trama di The Shrouds ruota intorno a una nuova tecnologia realizzata dall’uomo per dare vita alle proprie ossessioni.
Al centro della pellicola vi è infatti l’ingegno di Karsh (interpretato da Vincent Cassel), un uomo d’affari di mezza età che, devastato dalla morte della moglie, progetta e produce GraveTech: un sistema rivoluzionario in grado di monitorare i cadaveri dei propri cari nei rispettivi sudari.
Seppure in maniera controversa, tutto sembra aver trovato un equilibrio nella vita dell’imprenditore, fino a quando, una notte, la tomba della sua ex consorte viene profanata insieme a quelle di altri. Da quel momento Karsh si metterà alla ricerca dei responsabili.
Fantascienza e biografia nell’ultimo film di Cronenberg
Interpretato inoltre da Diane Kruger, Sandrine Holt e Guy Pierce, The Shrouds attinge tanto da un romanzo di fantascienza quale Ubik, di Philip K. Dick, quanto dalla vita privata del regista.
A detta dello stesso Cronenberg infatti, il film sarebbe ispirato anche dalla morte della moglie avvenuta il 5 luglio del 2017. La voglia impulsiva di spingersi oltre il concepibile è sempre stato un tema centrale nella filmografia di Cronenberg, un filo conduttore che spesso vede come protagonisti degli scienziati alle prese con esperimenti innovativi, tenuti in piedi dall’ossessione per la vita, per il sesso e – in un certo senso – per l’immortalità.
Ciononostante quest’ultimo sembra essere il lavoro più intimo del cineasta canadese che, forse non a caso, è anche il più lungo della sua carriera (119 minuti). E se le date di uscita del film in Italia non sono ancora note, possiamo però anticipare che The Shrouds arriverà nelle sale cinematografiche francesi dal 25 settembre.
Valerio Veneruso
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