Da MASH ad Hunger Games. Morto l’attore Donald Sutherland, la leggenda
Chi è stato Donald Sutherland? Quale rilevanza ha avuto nel cinema internazionale? Per quale ruolo sarà maggiormente ricordato? Un ritratto
All’età di 88 anni è morto Donald Sutherland, attore canadese e vera leggenda del cinema di Hollywood che ha lavorato con i grandi autori della settima arte inclusi i nostri Federico Fellini (Il Casanova), Bernardo Bertolucci (Novecento), Paolo Virzì (Ella & John – The Leisure Seeker) e Giuseppe Capotondi (La tela dell’inganno). A dare l’annuncio della sua scomparsa è stato il figlio Kiefer sui social, con un post di grande affetto e stima: “Con il cuore pesante, vi dico che mio padre, Donald Sutherland, è morto. Personalmente lo ritengo uno degli attori più importanti della storia del cinema. Mai scoraggiato da un ruolo, buono, cattivo o brutto. Amava ciò che faceva e faceva ciò che amava, e non si può mai chiedere di più. Una vita ben vissuta“.
Da giovane disc-jockey a grande attore
Chi è stato Donald Sutherland? Quale rilevanza ha avuto nel cinema internazionale? Per quale ruolo sarà maggiormente ricordato? Tutte domande corrette… ma in quanti sanno che prima di arrivare al successo sul grande schermo è stato disc-jockey, ha letto i notiziari, ha studiato ingegneria all’Università di Toronto e proprio in quegli anni, attraverso la passione per il teatro, ha scoperto la sua vera vocazione? E all’Italia Donald Sutherland era profondamente legato, oltre che grato. Il suo esordio cinematografico è avvenuto proprio da noi con Il castello dei morti vivi (1964) di Luciano Ricci e Lorenzo Sabatini. Ma è nel 1970 che Donald Sutherland raggiunge la prima notorietà. Il film in questione è M*A*S*H diretto da Robert Altman, tratto dal romanzo di Richard Hooke, Palma d’Oro al 23esimo Festival di Cannes e premio Oscar alla Migliore sceneggiatura non originale, in cui Sutherland interpreta il capitano Benjamin Franklin. Da lì in poi la sua strada cinematografica è stata in discesa. Tra i film più noti (in tutto circa 200 progetti) a cui ha preso parte ci sono indubbiamente Animal House (1978), Terrore dallo spazio profondo (1981), JFK – Un caso ancora aperto (1991), Virus letale (1995), Fuoco assassino (1991), Space Cowboys (2000), The Italian Job (2003), Cold Mountain – Storie di guerra e di passione (2003), Lord of War (2005), Orgoglio e pregiudizio (2005) e The Haunting – Esperimenti demoniaci (2009).
Da Fellini alla saga di Hunger Games
Sul Casanova e il lavoro con Fellini, in più di un’occasione, Donald Sutherland ha ribadito che non è stata una passeggiata ma una grande esperienza professionale che lo ha arricchito come uomo e artista: “Fellini aveva disegnato il film sulla mia faccia, quella di un Casanova al tramonto ossessionato dall’età e dagli acciacchi, all’ombra di una fama di grande amatore”. E seppur ha lavorato con altri grandissimi come Oliver Stone, Clint Eastwood e Robert Redford, a renderlo popolare nel nostro tempo sono stati la saga dedicata ad Hunger Games e il personaggio del dittatore e cattivo Snow. E pensare che “neanche mi avevano offerto la parte. Lessi il copione per caso. Mi piacque così tanto che mandai cinque pagine di commenti sul personaggio che tra l’altro all’epoca aveva praticamente solo una battuta. Per interpretarlo mi sono ispirato a uomini reali: uno è il Presidente siriano Assad”, come dichiarato da lui stesso in un’intervista a La Stampa del 2018.
Sutherland in Ella & John e The Undoing
Tra le opere recenti in cui Sutherland è stato coinvolto e per cui ha lasciato un segno indelebile ci sono il film Ella & John – The Leisure Seeker, che ha accompagnato alla prima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia – città che ha amato al punto da accarezzare l’idea di acquistare una piccola casa, sogno mai realizzato! – e la serie The Undoing diretta da Susanne Bier. Se Ella & John, affiancato da Helen Mirren, è un anziano professore di letteratura con disturbi della memoria, innamorato di Ernest Hemingway; nella serie HBO invece interpreta il ricco padre della protagonista, interpretata da Nicole Kidman alle prese con il marito (Hugh Grant) accusato di omicidio. Qui nulla di tenero, anzi. ma una profonda ricerca della verità: “la verità del personaggio e la gioia di scoprirla, è stata questa la grande felicità della mia vita, e in ogni progetto”. Questi due racconti, del tutto differenti, mostrano l’immensa versatilità di Donald Sutherland che nel passare dalla commedia al dramma, dal romantico al crime, in tutta la sua carriera, ha messo sempre professionalità, leggerezza, lucidità e passione.
Margherita Bordino
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