Il tappeto verde: un corto di Yuri Ancarani dedicato ai sogni dei bambini

L'artista Yuri Ancarani firma un cortometraggio dedicato ai bambini e ai loro sogni in collaborazione co Juventus e Artissima Junior. Ecco una clip

Juventus e Artissima Junior insieme per il nuovo lavoro di Yuri Ancarani, un corto dal titolo Il tappeto verde che riguarda il valore e la forza dei sogni.

Il tema de “Il tappeto verde”

Una risposta al tema della trentunesima edizione di Artissima (1 – 3 novembre 2024), ovvero The Era of Daydreaming. Il titolo dell’opera di Ancarani ha una duplice veste. Da un lato si ricollega all’immagine del iconico tappeto magico delle fiabe e dall’altro evoca il colore del campo da gioco del calcio, entrambi nell’immaginario grande e magnifico perimetro di possibilità, in cui si possono intrecciare speranze e desideri, emozioni e aspettative.

I sogni per Yuri Ancarani

Ancarani, presente già la scorsa estate al Giffoni Film Festival, ha sottolineato in quell’occasione l’importanza dei sogni, della fantasia e del disegno: “A me piace molto disegnare, ogni bambino dovrebbe disegnare le proprie passioni e attraverso quell’atto dargli vita. Più che un cortometraggio sul calcio è un cortometraggio su cosa rappresenta il calcio per gli altri. Inoltre, è un modo per mostrare una realtà nascosta come la realizzazione di un campo. È proprio questo il compito degli artisti, aiutare gli altri a vedere cose che sono vicine a noi ma che non vediamo davvero se non ci vengono mostrate”.

La partecipazione di Claudio Marchisio

Il cortometraggio Il tappeto verde vede come protagonista l’ex centrocampista della Juventus Claudio Marchisio ed è ambientato all’Allianz Stadium.

Il suo obiettivo è quello di riflettere sull’innata capacità che hanno i più piccoli di sognare in grande, di lasciarsi andare alla leggerezza e al fantastico, ma anche sulla responsabilità affidata loro e agli adulti nel dover difendere, rispettare, sostenere e lasciar crescere questi sogni.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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