La leggenda del cinema inglese Maggie Smith è morta a 89 anni
Attrice prolifica e pluripremiata, Smith ha iniziato la sua carriera in teatro, passando dai drammi shakespeariani ai ruoli pop del cinema e della tv, tra Harry Potter e Downton Abbey. Tra i premi, tanti Bafta, Emmy e Oscar
Era l’arcigna ma benevola Violet Crawley di Downton Abbey, l’inossidabile Minerva McGranitt di Harry Potter, e ancora prima la vincitrice di numerosi Bafta, Emmy e premi Oscar. Ci lascia, all’età di 89 anni, la leggenda del cinema inglese Maggie Smith, che si trovava ricoverata al Chelsea and Westminster Hospital di Londra. A comunicarlo sono stati i figli, Toby Stephens e Chris Larkin, con una sentita nota congiunta per la madre, “una persona estremamente riservata” che “è stata con amici e familiari alla fine“.
Muore Maggie Smith, la leggenda del cinema e del teatro
Nata nel 1934, Margaret Natalie Smith è cresciuta a Oxford e ha iniziato a recitare da ragazza al locale teatro Playhouse. Negli Anni Cinquanta, mentre continuava a comparire in scena, cominciò a sperimentare nel cinema, ricevendo già nel 1958 una prima nomination ai Bafta per il thriller Nowhere to Go. Nel 1962 Laurence Olivier la invitò a unirsi alla nascente compagnia del prestigioso National Theatre, nel West End, e l’anno dopo le offrì la parte di Desdemona, da cui fu poi tratto un film con il cast originale: Smith venne candidata all’Oscar.
Tutti i premi di Maggie Smith
La prima statuetta arrivò già nel 1970, come migliore attrice: era la protagonista di The Prime of Miss Jean Brodie, l’adattamento del difficile romanzo di Muriel Spark. Dopo essersi cimentata in produzioni di altissimo livello – come l’Hedda Gabler di Ibsen diretta da Ingmar Bergman al National – venne nominata nuovamente all’Oscar come migliore attrice nel 1973 per l’adattamento di Graham Greene Travels with My Aunt e vinse il suo secondo ultimo Academy Award come migliore attrice non protagonista nel 1979 per California Suite. Seguirono negli Anni Ottanta e Novanta altre nomination, come per il ruolo di Charlotte Bartlett in A Room With a View di Merchant Ivory, così come altri grandi ruoli di cinema – è un esempio il famoso Tè Con Mussolini di Franco Zeffirelli – e di teatro: memorabile la sua Virginia Woolf nell’opera teatrale di Edna O’Brien al canadese Stratford Festival Theatre.
Lo straordinario successo pop di Maggie Smith
Il suo incredibile talento – che le guadagnò il titolo di Dame dalla regina Elisabetta nel 1990 – non la trattenne dal partecipare a produzioni anche molto popolari, come la serie tv e radio Talking Heads, l’animato Gnomeo e Giulietta e il film The Best Exotic Marigold Hotel, ma soprattutto la celebre saga di Harry Potter, cui lavorò per undici anni (anche durante la chemioterapia contro il tumore al seno trovatole a 74 anni), e l’epopea del piccolo schermo Downton Abbey, per cui (di quattro candidature) vinse due Emmy. Ultimo trionfo era stato l’irriverente e memorabile The Lady in the Van, tratto dalle memorie di Alan Bennett sulla donna senzatetto che viveva dentro un furgoncino posteggiato nel suo vialetto.
Giulia Giaume
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