Bestiari, erbari, lapidari. In tour per l’Italia l’enciclopedia di D’Anolfi e Parenti

Dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia 81, il nuovo dettagliato e grande progetto dei registi de L’infinita fabbrica del Duomo è pronto a svelarsi al grande pubblico attraverso più tappe in giro per l’Italia

Un lavoro lungo quattro anni ha permesso a Massimo D’Anolfi e Martina Parenti di realizzare il loro nuovo film dal titolo Bestiari, erbari, lapidari, presentato in anteprima Fuori concorso all’81 esima Mostra del Cinema di Venezia.

Cultura, scienza e arte in un progetto cinematografico che è una vera e propria enciclopedia per immagini. Bestiari, erbari, lapidari nasce da una grande ambizione ed è stato realizzato attraverso tre dispositivi diversi di messa in scena quali i filmati d’archivio, il film poetico, quello di osservazione industriale e sentimentale.

Questo progetto, ultra dettagliato ed enorme della coppia dei registi, è ora pronto ad iniziare il suo viaggio nelle sale cinematografiche del Paese, distribuito dal 5 ottobre da Luce Cinecittà

Animali, vegetali e minerali sono i protagonisti del film 

Il documentario Bestiari, erbari, lapidari ha una struttura lineare (diviso in tre macro capitoli) ma ha un’accurata ricerca alle spalle degna di nota. Basti pensare che quello che viene proposto allo spettatore non è solo frutto di un’attenta elaborazione di immagini, vecchie e nuove, ma anche una riflessione riguardo il vecchio continente e i suoi mutamenti attraverso testi di letteratura.

Tra tutti, il capitolo iniziale del film, prende spunto dal saggio Perché guardiamo gli animali? di John Berger. Animali, vegetali e minerali sono i protagonisti di questa grande storia per immagini, di questa indagine che riguarda l’esistenza di coloro che abitano e vivono la terra insieme a noi. 

Le dichiarazioni dei registi di “Bestiari, erbari, lapidari” 

“A scuola nel Medioevo tra una lezione di grammatica e una di retorica si studiavano bestiari, erbari e lapidari. Dai primi si imparava, per esempio, che le tigri s’incantano davanti alla loro immagine riflessa in uno specchio (e non mancava lo studio di animali particolari, sulla cui esistenza nessuno nutriva dubbi, come draghi e ippogrifi), dai secondi si cercavano cure, rimedi e afrodisiaci, mentre dai terzi si estraeva quanto c’era da sapere sugli influssi che le stelle hanno su ogni singola pietra preziosa e sulle loro virtù magiche.

Così, alla stregua della tradizione europea condivisa, Bestiari, Erbari, Lapidari è il luogo in cui animali, piante e pietre, convivono con le persone che di essi quotidianamente si occupano, ma è anche l’occasione per raccogliere i racconti, le storie, le riflessioni su noi umani”, dichiarano i due registi. “A ogni spettatore il compito di arricchire il film con il proprio bagaglio di esperienze, interessi, letture o visioni cinematografiche”

Le tappe del tour cinematografico 

Un mese intenso per Bestiari, erbari, lapidari. L’uscita in sala è infatti accompagnata da un tour nei cinema alla presenza della coppia di documentaristi che prende il via sabato 5 ottobre a Milano presso Fondazione Prada.

Le proiezioni seguiranno nelle sale di tutta Italia per tutto il mese, fino ad arrivare sabato 26 ottobre ad Aosta dove il documentario aprirà FrontDoc, Festival Internazionale del Cinema di Frontiera

Margherita Bordino 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

Scopri di più