Diamanti: le prime immagini del nuovo film di Ferzan Ozpetek  

Il nuovo film del regista turco è tutto dedicato alle donne, con un cast ampio ed eccezionale. Ecco le prime immagini di “Diamanti”

Il regista di Nuovo Olimpo e Napoli Velata svela le prime immagini del suo nuovo progetto. Il titolo del nuovo film di Ferzan Ozpetek, nelle sale dal 19 dicembre 2024 con Vision Distribution, è Diamanti, e si tratta del suo quindicesimo lavoro dietro la macchina da presa.

Il cast di “Diamanti” di Ozpetek

Per questa nuova prova – forse il film italiano più atteso del 2024 – ha scelto un cast straordinario composto da ben 18 attrici italiane. Fanno parte di questo film: Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, insieme a, in ordine alfabetico, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Lorenzo Franzin, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Antonio Iorio, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Tony Morelli, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic.

Un viaggio nella Roma degli Anni ‘70

Ambientato nel presente e negli Anni ‘70, il film racconta fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle tanto diverse quanto legate.

Prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi, Faros Film e Vision Distribution, in collaborazione con Sky, Diamanti è stato girato interamente a Roma e ha una sceneggiatura firmata da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e dallo stesso Ferzan Ozpetek.

Il Direttore della fotografia è Gian Filippo Corticelli, la scenografia è di Deniz Kobanbay, i costumi sono di Stefano Ciammitti, il montaggio è curato da Pietro Morana e le musiche da Giuliano Taviani e Carmelo Travia.

Diamanti
Diamanti

La storia di “Diamanti”

Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne, ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume.

Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile.

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Redazione

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