Italo Calvino nelle città: un film sul grande scrittore e i suoi luoghi dell’anima
Arriva al cinema il documentario in cui si inserisce anche un viaggio onirico, che racconta la vita di uno degli scrittori più amati del 900. Ecco il trailer
Il documentario Italo Calvino nelle città ha fatto il suo debutto alla Festa del Cinema di Roma e ora è in sala – dal 28 ottobre 2024 – distribuito da RS Productions in collaborazione con Mirari Vos. Il film è un atto celebrativo dello scrittore, realizzato in occasione del centenario della sua nascita.
Italo Calvino narrato al cinema da Davide Ferrario
Italo Calvino nelle città ha alla regia Davide Ferrario che dopo Umberto Eco – La Biblioteca del mondo e La strada di Levi torna a trattare di letteratura al cinema e lo ha pensato e scritto a quattro mani con Marco Belpoliti adattando i testi dello stesso scrittore.
Italo Calvino nelle città è come fosse diviso in tre atti, ognuno corrispondente ad un periodo della sua vita e con non solo immagini di repertorio o archivio ma anche con una interessante parte di finzione affidata a Filippi Scotti, Alessio Vassallo e Valerio Mastandrea. Accanto a loro, come un filo rosso che lega tutto il documentario, la partecipazione di Violante Placido. Ognuno di questi attori interpreta e legge alcuni dei testi più belli e intensi dello scrittore offrendo allo spettatore più dimensioni del viaggio.
Le città di Italo Calvino
Il documentario ripercorre la vita di Italo Calvino attraverso il tema delle città con una narrazione alternata tra le città “visibili” in cui è cresciuto (Sanremo), ha vissuto e lavorato (Torino, Parigi, Roma) o che lo hanno colpito nei suoi viaggi (New York) e quelle “invisibili” inventate per il famoso libro edito da Einaudi nel 1972.
Italo Calvino paroliere
Italo Calvino nelle città contiene anche una sorpresa speciale in quanto va alla riscoperta di Calvino come paroliere di canzoni. E grazie alla collaborazione con Sugar Music e Caterina Caselli, il film presenta la un pezzo scritto da Calvino per Luciano Berio – Ora mi alzo, tratto dall’azione teatrale Allez-Hop del 1959 – la cui esecuzione è affidata al talento di Raphael Gualazzi che ne trae una cover di straordinaria classe, ambientata a New York.
Margherita Bordino
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati